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C’è chi il sale ce l’ha e chi no!

8 Ottobre 2013 da bsìa

Non sto parlando del sale da cucina, fino o grosso che sia, ma di quello che, comunemente, dovrebbe stare in testa (avrei voluto usare la parola “zucca” ma sarebbe stato eccessivo :mrgreen: ) alle persone, vale a dire il sale come sinonimo di “buon senso”. In sostanza, c’è chi il buon senso ce l’ha e chi invece ne difetta assai.

Come tutte le persone che il sale in testa ce l’hanno, il nostro boss si è incazzato come una belva alla notizia della clamorosa cagata partorita dall’amministrazione provinciale che sembra formata da persone con teste completamente insipide. Nel post Il danno e la beffa sottolineava come la suddetta amministrazione scaricava le proprie incapacità sulle spalle dei cittadini imponendo loro, con i metodi di un signorotto feudale, di dotare i propri autoveicoli di gomme termiche o di catene da neve, perché loro di soldi per pulire le strade non ne hanno. Riassumendo: nevica? Cazzi vostri! E vi costerà pure caro! Pagherete caro, pagherete tutto! 👿

Oggi leggo che anche ad altri stanno girando gli zebedei: “”Petizione del sindaco contro l’obbligo di gomme antineve“.1 Il sindaco di San Genesio è andato anche lui fuori dai gangheri e sta promuovendo una petizione contro l’ordinanza della Provincia ottenendo la solidarietà, per il momento, del sindaco di Marzano. Vuoi che non ci siano i commenti favorevoli dei soliti laudatores italici? Scontata quella dell’assessore ai lavori pubblici: vorrei vedere che se ne uscisse a dire che ha fatto una cazzata. E poi i sindaci di Zeccone, Certosa e, sorpresa, Albuzzano! La Canini mi ha letteralmente stupefatto: si capisce che la vicinanza di certi personaggi sta incominciando a devastare l’ambiente! Forse che costoro, i laudatores intendo, appartengono alla stessa area politica dell’amministrazione provinciale? Ah, saperlo!

Speriamo, comunque, che l’iniziativa del sindaco di San Genesio abbia successo. Come si soleva dire? “Chi ha buon senso lo usi”? Il sale, gente, il sale!

P.S. Scorrendo il quotidiano in nota, a pagina 43 mi sono imbattuto in una recensione di un libro nella quale compariva la fotografia di un tizio pelato  in aria sognante davanti a un microfono. Stava forse cantando, assorto, una canzone di Apicella? La canzone napoletana sta prendendo piede nella Bassa? Ah, saperlo! 😆

  1. La Provincia PAVESE – 8.10.2013 -pag. 24 []

Il danno e la beffa

5 Ottobre 2013 da Emilio Conti

Mi chiedo quando arriverà il momento in cui i cittadini si decideranno a dire “BASTA” e incominceranno ad inc… “arrabbiarsi” di brutto contro questa classe politica di incapaci. Ormai, per quanto riguarda la Provincia di Pavia, siamo alla presa in giro totale (per non dir di peggio).

Gli automobilisti, poi, sono quelli più angariati: strade da far schifo, multavelox dappertutto, limiti di velocità cervellotici e rosso stop assurdi (e molto spesso non a norma). E adesso, come se non bastasse, arriviamo alla farsa. Apprendo infatti dalla stampa locale di oggi la notizia che, se fossimo in un paese di cittadini normali, avrebbe dovuto scatenare una rivolta, titolo: “Prossima neve, obbligo catene” sottotitolo “L’amministrazione provinciale dimezza i fondi per pulire le strade. Multe fino a 335 euro”1

Veniamo a sapere che la Provincia non avrebbe più fondi per far fronte alla pulizia delle strade in caso di nevicate. Nonostante i notevoli incassi derivati dalle multe a raffica elevate tramite gli autovelox, questi signori ci vengono a dire che non hanno soldi. E allora che fanno? Quello che fanno sempre i politici italiani: gli scarica_barile: “Vi obbligo a mettere le catene da neve o gli pneumatici termici”. Che grandi amministratori. E lo dicono senza vergognarsi, senza arrossire. E guai a noi se non lo facciamo, perché si rischiamo multe fino a 335 euro. E sono gli stessi che non essendo in grado di riparare il fondo ultra sconnesso di una strada provinciale non han trovato di meglio che imporre il limite di velocità dei 30 all’ora SU UNA STRADA EXTRA URBANA!!!!

Tu lavori una vista come lavoratore dipendente, paghi le tasse fino all’ultimo centesimo, poi vai in pensione e ricominci a pagare le tasse fino all’ultimo centesimo: ma perché si pagano le tasse? Forse per avere dei servizi? E no, caro mio, tu le paghi per farti prendere per i fondelli! Sono sempre stato ferocemente contrario agli evasori fiscali, ma di fronte a questi provvedimenti chi può fa benissimo ad evadere. Non solo quindi non ti danno i servizi che ti spettano, ma ti puniscono pure se non ti adegui alle scempiaggini che partoriscono.

Mai una volta che li ho sentiti dire: “Ci han tagliato i fondi e non abbiamo più soldi per le nostre indennità”: MAI! Per quelle i soldi ci sono sempre.

E’ da tempo che questo blog chiede le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici della Provincia perché non è in grado di svolgere adeguatamente il suo compito istituzionale. Addirittura le aveva preannunciate lui stesso se non gli avessero consentito di riparare le strade della provincia che versano in condizioni disastrose. Le strade sono ancora lì e adesso salta fuori pure questa ennesima stangata. Ma dimettersi no, vero?

Chiudo rivolgendo a questi “signori” una domanda: perché se voi non avete i soldi per quale motivo dovrebbero averli  i cittadini per acquistare pneumatici termici o catene? La crisi c’è solo per gli enti pubblici?

Fateci un favore:

ANDATEVENE!!!!

  1. La Provincia PAVESE – 5.10.2013 – pag. 21 []

Per chi ama il bello e la montagna

5 Ottobre 2013 da Emilio Conti

Un’ora di piacere per l’udito e la vista!

 

Lupanare è bello!

2 Ottobre 2013 da Emilio Conti

Lo confesso: non leggo il “Vivi BELGIOIOSO“. Non perché non ne sia in possesso, ho sempre qualcuno che me ne procura una copia, ma per il semplice fatto, dettato dall’esperienza, che non lo considero un giornaletto degno di chiamarsi tale, ma semplicemente un organo di pura propaganda per il sindaco in stile leninista-maoista.

Questa doverosa precisazione è necessaria a spiegare il fatto che non mi sia accorto che nell’editoriale del sindaco nell’ultimo numero del suddetto giornaletto, come ho appreso leggendo il post di sgur_di_trì, ci fosse il passaggio: “(…) sono stati inventati blog utilizzando in modo fraudolento il nome della città di Belgioioso per attrarre “clienti” come sulle facciate degli antichi lupanari romani. (…)”

Questa semplice frase merita alcune considerazioni. Innanzitutto non ci risulta che un nome di una località (sia esso di paese, città o altro) o di un qualsiasi termine geografico sia sottoposto a copyright. Solo così potrebbe giustificarsi l’uso dell’aggettivo “fraudolento”. Infatti  tale termine viene definito, secondo la Piccola Treccani, nel seguente modo: “agg. [dal lat. fraudolentus, der. di fraus fraudis «frode»]. – Di cosa, che è fatta o attuata con frode, che tende a frodare o che costituisce frode: (…)”.1 Se, allora, fraudolento significa “una cosa attuata con frode” occorre anche specificare il significato di frode che, sempre secondo la suddetta enciclopedia, viene definita come: “(…) Atto o comportamento diretto a ledere con l’inganno un diritto altrui (…)”2

Ora, non vogliamo affatto apparire irriguardosi, maleducati o supponenti, doti che siamo lieti di riconoscere ad altri, ma forse qualcuno si dimentica che l’italiano lo conosciamo benino anche noi, per cui non è molto facile turlupinarci. Secondo il sindaco, quindi, chi utilizza il nome di Belgioioso, commetterebbe una frode, cioè a dire si comporterebbe per ledere, con l’inganno, un diritto altrui”.

Ma, di grazia, se qualcuno usa il nome Belgioioso inserito in una testata di un blog, di un sito internet o un giornale che inganno attuerebbe, visto la loro natura pubblica? Basta questo per affermare come l’uso dell’aggettivo “fraudolento” sia completamente sbagliato e fuori luogo. Rimarrebbe la presunta lesione di un diritto altrui. Ma chi possiede il diritto di utilizzo del nome Belgioioso? Solo il sindaco di tale paese? Oppure i suoi assessori? Gli abitanti? E quelli della Bassa? Ecc. ecc. ecc. Forse il sindaco non sa che per i nomi “geografici” non esiste nessun copyright. Perché se esistesse, lo stesso ragionamento che fa per i blog dovrebbe valere anche per il suo giornalino. Non si chiama forse “Vivi BELGIOIOSO“?

Molto interessante anche il paragone che fa tra l’uso della parola “Belgioioso” con la pubblicità dei lupanari dell’antica Roma. Ma i lupanari si facevano concorrenza e sarebbe veramente illogico farsela usando un identico slogan. Ogni lupanare ne avrà adottato uno suo: ad esempio “Venite a provare Demetra la vogliosa”; un altro “Provate le gioie di Fabia la lussuriosa” e un altro ancora “Sperimentate le labbra roventi di Emilia”, ecc. Ma se tutti i lupanari avessero scelto un’unica pubblicità, ad esempio “Provate le gioie di Fabia la lussuriosa”, quanti clienti avrebbero accalappiato? Perché è esattamente questo a cui porta l’illogico ragionamento dell’uso della parola “Belgioioso” nei blog per attirare “clienti”.

In ventiquattro parole, quindi, abbiamo avuto la dimostrazione di: a) una conoscenza dell’italiano piuttosto raffazzonata; b) una conoscenza del diritto approssimativa e c) un’assoluta mancanza di un ragionamento logico. Un bella media, non c’è che dire!

Dovremmo poi offenderci per essere paragonati a dei lupanari? Ma i lupanari erano luoghi di piacere e godimento. Se chi segue i blog prova lo stesso piacere e godimento come il frequentare un lupanare, noi ne saremmo estremamente felici. E i responsabili di questi blog sarebbero, agli occhi di chi sembra non conoscere molto bene la lingua italiana, il diritto e la logica, i tenutari dei suddetti lupanari? Ebbene, per quanto mi riguarda, cosa ci sarebbe di male? Sempre meglio che fare il sindaco!

  1. Vol. IV – DREP- GAMB pag.916 []
  2. Stesso volume pag. 945 []

Un editoriale da “fine mandato”

1 Ottobre 2013 da sgur_di_tri

Ho appena terminato di leggere l’editoriale del Sindaco della città di Belgioioso, Prof. Zucca, pubblicato sul nuovo numero del “Vivi BELGIOIOSO“, da qualche giorno in distribuzione in città. Un’editoriale da cui traspare come il primo cittadino (ormai “in dirittura d’arrivo“) sia un pochino preoccupato per l’esito delle prossime elezioni amministrative.

Lo scritto infatti, a mio parere , è un insieme eterogeneo di temi di cui, sinceramente, non sono riuscito a cogliere l’ideale filo conduttore. Ma ripercorriamolo insieme.

Per prima cosa il Sindaco ha voluto far sapere ai suoi cittadini che lui legge la rivista dei gesuiti “Civiltà cattolica“, per cui inizia l’editoriale con una lunga riflessione sull’intervista che Papa Francesco ha rilasciato proprio pochissimi giorni fa al periodico cattolico (vedi qui il numero 3918 del 19 settembre 2013 della rivista).

E così, riprendendo “papale papale” le parole del Pontefice, ci dice, fra l’altro, che occorre cambiare atteggiamento perché Dio nella creazione ci rende liberi, sottolineando il primato del Vangelo sulla dottrina che è strumento. E qui ci scappa una domanda: forse che, dopo le svolte politiche, siamo vicini ad una svolta religiosa in questo scampolo di fine mandato? Chissà! Vedremo!

Poi, improvvisamente, ecco che cambia argomento per “volare” in Germania, ed avventurarsi in considerazioni politiche sulle recenti elezioni tedesche, con un azzardato paragone tra il sistema partitico di quel paese e quello italiano .

Eccolo poi, con un balzo repentino, valicare a ritroso le Alpi e “atterrare” nuovamente in Italia, ed in particolare nelle Terre viscontee. E lo fa per dirci che nei dieci anni della sua amministrazione le opposizioni in Consiglio Comunale gli hanno sempre fatto opposizione. Che stranezze succedono mai in politica, l’opposizione che fa l’opposizione! Bah!?

E non è finita qui, perché, oltre che con l’opposizione, il Prof. Zucca se la prende anche con alcuni che si sono inventati blog utilizzando in modo fraudolento (sic!) il nome della città di Belgioioso per attrarre clienti come sulle facciate degli antichi lupanari romani (doppio sic!). Ragazzi, che raffinato paragone!

In conclusione, il Prof. Zucca si commiata dai lettori rivolgendo loro una domanda: Avremmo potuto fare di più oppure no? A voi giudicare.

Conclusione perfettamente condivisibile, perché è proprio ai cittadini di Belgioioso che spetta il giudizio su questa Amministrazione! Meditate gente, meditate!

Com’è bello fare sport in città – seconda parte

30 Settembre 2013 da Emilio Conti

Qui la prima parte

Eccoci alla seconda serie di foto. Come nel precedente post, nessun commento. Ognuno giudichi con la sua testa.

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Delinquente

28 Settembre 2013 da bsìa

Berlusconi: un vero delinquente!!

La gloriosa imprenditoria italiana. Perfino peggio della politica

27 Settembre 2013 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – www.alessandrorobecchi.it

Tanti anni fa portavo i pantaloni corti, andavo in bici e facevo la raccolta delle figurine. E intorno a me era tutto un tuonare minaccioso: “Lo Stato non deve fare i panettoni!”. “Lo Stato non deve fare le automobili!”. “Lo Stato non deve fare l’acciaio!”. Poi sono diventato grande e mi hanno spiegato che a fare l’economia devono essere gli imprenditori, questi eroi moderni che rischiano del loro e possono pure vincere, se sono bravi. Ora, giorni nostri, non so i panettoni, ma le macchine le fa (?) Marchionne, l’acciaio lo fanno i Riva (!), le telecomunicazioni Tronchetti Provera, la compagnia aerea di bandiera Corrado Passera, Colaninno e alcuni coraggiosi imprenditori italiani che ci hanno spalato dentro una valanga di soldi (nostri), e ora la vendono ai francesi a meno di quanto offrivano cinque anni fa. Gli spagnoli si prendono Telecom, i francesi si prendono Alitalia, parlandone da viva, i marchi del lusso vanno anche loro verso la Francia, le fabbrichette vanno in Polonia durante le vacanze degli operai. Ce n’è abbastanza per denunciare un grave caso di strabismo: tutto questo parlar male della politica e dei politici ha messo in secondo piano le gloriose capacità dell’imprenditoria italiana che rappresenta l’altra metà delle corruzione. In termini generali, certo, a grandi linee: dove passa una mazzetta c’è un politico da un lato e un imprenditore dall’altro. E questo quando gli imprenditori non sono direttamente un’espressione politica, come furono i padroni “patrioti” che “salvarono” Alitalia, spinti da un Berlusconi in fregola elettorale e dalla speranza di futuri favori e contropartite. Ora si vede com’è andata a finire, con tanti saluti all’”italianità”, parola che echeggiò forte e chiara su tutti i giornali e che adesso potete archiviare forever. Quanto alle telecomunicazioni, potete mettere in fila tutte le volte che ne avete sentito parlare come settore strategico, asset irrinunciabile, motore della modernità del paese eccetera eccetera, e anche quello potete archiviarlo per sempre, dato che con la vendita di Telecom tutti i maggiori operatori telefonici che operano in Italia sono stranieri. A questo punto, il vero problema non è la spagnolità di Telecom o la francesità di Alitalia, ma l’italianità dell’Italia. Conosco l’obiezione: fare impresa in Italia è difficile, ma pare che sia difficile per gli italiani, perché se fosse difficile per tutti non verrebbero qui a comprare a man bassa. Poi, certo, possiamo fare collezione di belle frasi sulla casta, sulla politica, sui cialtroni che ci governano e che non spariscono mai e stanno sempre lì. Perché invece i Colaninno, i Bernabé, i Tronchetti Provera, i Passera spariscono? Non pare: saltano da un consiglio di amministrazione all’altro come usignoli sui rami, quasi sempre lasciandosi dietro disastri epocali e balzando a combinarne di nuovi. Sempre salutati come salvatori della patria, coraggiosi innovatori, costruttori di ardite strategie accolte dalla òla dei commentatori che dopo due, tre, quattro anni si esercitano a demolire quelle costruzioni. Pure loro (i commentatori) non se ne vanno mai: il loro passare dagli applausi (evviva, si salvaguarda l’italianità di Alitalia!) ai fischi (ma che avete fatto! Dovevate vendere subito ai francesi!) nello stesso film, addirittura nella stessa scena, è garanzia di durata. Il concetto di responsabilità (ho detto/fatto/pensato una cazzata, me ne vado) non è contemplato, chi rompe non paga, non porta via nemmeno i cocci, e si prepara a nuovi mirabolanti successi.

Eppur si muove?

25 Settembre 2013 da Emilio Conti

Apprendo oggi dalla stampa locale1  che la Provincia con un ordinanza bloccherà ai mezzi pesanti, dalle 7 alle 9, il traffico sull’ex statale dei Giovi nel tratto passante per Cava Manara a seguito dell’elevato inquinamento registrato da Arpa. Il blocco partirà dal 7 ottobre e terminerà il 10 giugno (evidentemente del 2014).

E’ lecito sperare che una misura simile venga adottata anche per l’ex statale 234 nel tratto passante per Belgioioso? Oppure l’inquinamento registrato non sarà a livelli tali da giustificare l’intervento?

  1. Cava, ex statale vietata ai camion dalle 7 alle 9” – La Provincia PAVESE – 25.09.2013 – pag. 20 []

Com’è bello fare sport in città – prima parte

24 Settembre 2013 da Emilio Conti

Stamane mi è capitato tra le mani il giornaletto “Pavia in tasca”. In copertina una giovane fanciulla intenta a sollevare un peso. Il titolo recitava: “A.A.A. ATTIVITA’ SPORTIVA CERCASI”. E come sottotitolo “Pavia fa il pieno di sport”. Che lo sport, fatto in modo corretto, faccia bene è una verità assodata. Ma per fare sport occorrono anche impianti adeguati.

Qui sotto troverete una prima serie di foto, la prima parte, (cliccateci sopra per ingrandire) di come appaiono alcuni ambienti degli impianti sportivi della nostra “città”. Non voglio fare commenti. Ognuno giudichi da sé.

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Qui la seconda parte.