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Perché siamo fottuti!

27 Aprile 2019 da Emilio Conti

Intanto inizio subito con lo scusarmi per il titolo del post, ma, come dicono a Roma, quanno cce vò, cce vò!

A cosa mi riferisco? Al mio pallino fisso che, però, trova continue conferme sul fatto che finché l’italiano medio continuerà a comportarsi da tifoso e non da cittadino consapevole, per noi non ci sarà scampo. E parto proprio, come esempio, dalle elezioni comunali nel nostro Comune.

Vorrei iniziare con un elogio sperticato (non sto facendo assolutamente dell’ironia) alla sindaca uscente che è riuscita a fare una lista che io amo chiamare “lista inciucione”. Dentro ci sono Forza Italia, PD (o parti di essi) e persino, udite udite, qualche grillino (o presunto tale). Stracciato il sogno di Renzi alle ultime elezioni nazionali, con Rosatellum annesso,10 a zero. E questo conferma un’altra mia opinione: che Belgioioso si comporta in modo antitetico rispetto a quello che succede a livello nazionale. Per non parlare della Lega che da noi è letteralmente scomparsa, dispersa in vari rivoli mentre a livello nazionale furoreggia.

Qualcuno dirà “Ma non eri proprio tu e proprio su questo blog a sostenere che nelle elezioni locali non si dovrebbe guardare all’appartenenza politica ma la “bontà” dei partecipanti?” Certo che sì. Ma questa premessa mi serve ad introdurre il nocciolo della questione.

Pochi giorni fa Noi per Belgioioso ha pubblicato su Facebook  quanto segue:

LA CAPORETTO FINANZIARIA DEL COMUNE DI BELGIOIOSO

* 1 gennaio 2015: disavanzo di amministrazione di euro 338.705,56
* 1 gennaio 2016: disavanzo di amministrazione di euro 455.509,52
* somme che il Comune non è riuscito ad incassare alla data del 31 dicembre 2017: euro 3.048.697,05 (si, avete letto bene, più di tre milioni di euro)
* altri crediti che il Comune non è riuscito ad incassare:
– euro 111.000 per multe
– euro 50.000 per canone servizio gas
– euro 280.000 dalla Società che gestisce gli impianti sportivi
– euro 453.000 per canoni acquedotto
– euro 60.000 per canoni di locazione delle antenne per i telefoni cellulari
* somme che il Comune non è riuscito ad incassare alla data del 31 dicembre 2018: euro 3.710.000,00 ( cioè, 662.000 euro in più rispetto al 2017).

[…]

Questi sono gli importi contenuti nella ennesima ‘bacchettata’ che la Corte dei Conti ha dato al Comune di Belgioioso pochi giorni fa.

Di fronte a una simile dichiarazione ci poteva stare un’unica e sola risposta da parte degli amministratori: “sono tutte balle“. Ma ciò non è stato fatto per cui, questo allocco che sta scrivendo, presume che quanto elencato corrisponda a verità. Interessante anche le reazioni al post: chi fa divagazioni calcistiche e chi invece vorrebbe sapere qualcosa per il futuro e non continuare a menarla con le cose del passato, come se 3 milioni e spiccioli di mancati incassi non graveranno sulle scelte future di qualsiasi sindaco venga eletto. Basterebbe questo per ridurre ai minimi termini le liste (sono due) che hanno portato a questo straordinario risultato.

E invece, ci scommetto, il tifoso se ne fregherà altamente di un fatto così importante e visto che ha già fatto la propria scelta (basta guardare certi like e pollici alzati in certe liste) si doterà, come al solito, di poderosi paraocchi e ficcando la testa sotto la sabbia, sport di cui siamo campioni, proseguirà felice e beato per la sua strada.

E qui siamo arrivati al punto di partenza: finché c’è tifo non c’è speranza.

Campagna elettorale e gestione acqua

7 Aprile 2019 da Emilio Conti

Devo riconoscerlo: la questione del passaggio della gestione dell’acqua potabile da Broni-Stradella a Pavia Acque, avvenuta ad inizio del corrente anno, mi era completamente sfuggita. Adesso che è iniziata la campagna elettorale l’argomento è stato messo in luce soprattutto per quanto riguarda il probabile, e per alcuni esorbitante, aumento del prezzo dell’utenza.

Non c’è bisogno di dire che di fronte a queste obiezioni la lista Crescere Insieme del sindaco uscente Rogato si sia sentita in dovere di intervenire (si ricorda che il passaggio da Broni-Stradella a Pavia-Acque è stato fatto dall’attuale amministrazione) con un volantino con il quale si invitava la popolazione belgioiosina ad un’assemblea chiarificatrice e nello stesso tempo si denunciavano le presunte falsità messe in circolazione.

Dichiaro subito di non aver partecipato a quell’assemblea tenutasi il 4 aprile scorso perché andare a sentire la parte in causa, vale a dire Pavia-Acque in evidente conflitto d’interessi, lo trovo un esercizio al limite del masochismo. C’è qualcuno veramente in buona fede che pensa che Pavia-Acque potesse mettere in evidenza eventuali aspetti negativi?

Più interessante mi sembra invece l’analisi del volantino (il cui recto potete vedere qui e il verso qui) dove si denunciano quelle che dovrebbero essere verità e/o falsità. Una delle principali falsità enunciate sarebbe quella del “raddoppio del costo”. Ora per testimonianza diretta di un mio parente che abita in un comune dove il servizio è gestito proprio da Pavia-Acque vi posso assicurare che quegli abitanti non sono troppo contenti (e uso un eufemismo) e che comunque il servizio è piuttosto caro. Magari non raddoppierà ma l’aumento verosimilmente ci sarà e lo si può dedurre leggendo tra le righe quanto spiegato nel volantino che cito testualmente “E’ VERO che: da oggi, l’applicazione delle tariffe scaglionate1 agevolerà i bassi consumi, mentre il bonus idrico andrà in soccorso alle utenze disagiate, consentendo di ridurre i costi rispetto alla gestione precedente“. Prima domanda: in che misura il bonus idrico inciderà sulle utenze più disagiate?  Seconda: con quale criterio si individueranno tali categorie? Ma la vera questione sta nell’aggettivo scaglionato: quanti scaglioni, quali saranno i mc. per ciascun scaglione e, soprattutto, qual è il costo al mc. per ogni scaglione? Un piccolo spazio per una tabella sul volantino ci sarebbe stato sicuramente. Ora, premesso che personalmente questi giochi di parole li considero armi di distrazione di massa, supponiamo che tutto ciò sia fatto per il bene del cittadino, lo scaglionamento dei consumi risulta essere discriminante.

Infatti, per poter gestire coerentemente il proprio consumo idrico è necessario che l’utente disponga di un proprio contatore e ciò è possibile solo nelle abitazioni indipendenti o semi-indipendenti o nei condomini costruiti recentemente dove ogni appartamento è dotato del proprio contatore. Ma nei condomini più datati, come in quello dove abito, esiste un solo contatore generale e la ripartizione dei costi per i vari appartamenti avviene con varie metodologie che però non permettono al condomino il controllo diretto sul suo consumo e di adeguare di conseguenza il proprio comportamento. Presumibilmente, in base a quanto affermato nel volantino, io sarei un utente che beneficerebbe dello scaglionamento tariffario, infatti, per più di sei mesi quindi più del 50% del tempo, non lo passo a Belgioioso e, oltretutto quando ci abito, è da alcuni anni che non uso l’acqua dell’acquedotto per cucinare (per i noti motivi di inquinamento delle falde). Per i motivi sopra esposti, sicuramente io apparterrei alla categoria dei consumatori virtuosi . . . solo che non lo posso dimostrare. Cosa farà Pavia-Acque? Verrà ad installarmi un paio di contatori in appartamento accollandosi le spese di muratura? Qualcuno dirà che potrei essere un’eccezione e che quindi non appartenendo alla “maggioranza” saranno ben cavoli miei. Solo che nelle mie condizioni ci sono diverse persone. E per queste la discriminazione c’è.

Ma c’è un’altra questione ben più rilevante che la maggioranza dei Comuni italiani sembra dimenticare e che anche la nostra amministrazione s’è scordata. La memoria corta dei politici locali sembra essersi scordata, salvo rare eccezioni che menzionerò, che qualche anno fa c’è stato un referendum che ha sancito che l’acqua è un BENE PUBBLICO e come tale deve essere gestito. E non occorre necessariamente che ci sia una legge dello Stato per la sua attuazione perché, ad esempio, il Comune di Baceno (Valle Antigorio) l’acqua se la gestisce in proprio con molta soddisfazione dei sui abitanti che pagano un utenza bassa con invidia degli abitanti del Comune limitrofo, Crodo e non so se mi spiego, dove il servizio è gestito da una società del varesotto con tariffe decisamente più elevate. Noto che anche a Belgioioso questo è un tema tabù tanto che nessun’altra lista in competizione ne parla.

  1. La sottolineatura è mia []

Ci siamo!

2 Aprile 2019 da Emilio Conti

E’ partita ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni comunali. Qualche avvisaglia c’era stata con un articolo apparso sulla stampa locale e che era stato oggetto di un  mio post dal titolo Pronti? Via! Il primo ai nastri di partenza, però, (almeno che io sappia) è stato lo Staniscia con un video pubblicato su Facebook seguito, poco tempo dopo, da un altro sempre su FB. Ovviamente poteva colui che ha sempre dichiarato l’inutilità della rete esimersi dal seguirne l’esempio? Ed ecco il video dello Zucca le cui riprese sono state effettuate nella location a lui più congeniale: il SUO castello. Naturalmente anch’esso pubblicato nella, a suo dire, deprecabilissima rete.

Ma dal momento che non tutti i cittadini vanno su Facebook ecco che il mezzo tradizionale non può essere tralasciato. Ed infatti qualche giorno fa i belgioiosini si sono trovati nella cassetta delle lettere la missiva dello Zucca con la quale ci informa che frotte di cittadini l’hanno pregato, in ginocchio e con le lacrime agli occhi, di ricandidarsi riconoscendogli gli strepitosi successi da lui conseguiti e dettagliatamente elencati (anche con qualche fandonia).1 Non c’è bisogno di dire che i numerosi insuccessi sono stati opportunamente “dimenticati” e poiché per votare occorre anche avere la memoria un po’ lunga, l’elenco delle sue débâcle lo potete trovare rileggendovi il post Bentornato Luigi.

Per quanto riguarda invece la lista del sindaco uscente, e che si ricandida vale a dire “CRESCERE INSIEME”, c’è la questione della gestione dell’acqua che merita un post a parte.

  1. Chi non avesse ricevuto la lettera o l’avesse “erroneamente” cestinata la può vedere qui []