Too Cool for Internet Explorer

Ciao Margherita

30 Giugno 2013 da Emilio Conti

Per il ricordo di una grande Donna utilizzo il pensiero di un amico della lista tecnica. “Big Fava” non ne avrà a male sicuramente.  😉

Ha tagliato la corda la Hack.
Mi rode abbastanza il culo; pensavo fosse eterna o giù di li’.
Pensare che contemporaneamente, invece, continuano a campare, e sprecare risorse, individui ed individue ignobili, comincia a pesarmi.

Dio avrà il suo daffare a tenerla buona….

La storia si ri-ripete

28 Giugno 2013 da Emilio Conti

Eccoci ancora una volta a raccontare della mancata pubblicazione da parte de La Provincia PAVESE di una lettera. Dopo il sottoscritto, dopo il Fraschini, adesso è toccata la stessa sorte al Gianmario Pacchiarotti. Come sempre, reputando che l’informazione sia importante, siamo lieti di ospitare la lettera di Pacchiarotti mai pubblicata.

— §§§ —

Con riferimento a quanto pubblicato lunedì 17 giugno u.s. sulla Provincia Pavese, volevo rassicurare il sindaco sul fatto che non esistono, a Belgioioso, strane e trasversali alleanze politiche che hanno l’obiettivo di distruggere, non ci sono vecchi o nuovi partiti o vecchi politici coalizzati né tanto meno centri di potere.
Queste cose le lascio volentieri a Zucca, che ha fatto della politica un “mestiere” e che sa bene quali siano i vecchi partiti o i centri di potere da cavalcare in funzione dell’opportunità elettorale offerta al momento.
Personalmente faccio altro e nel poco tempo libero che la mia attività professionale mi concede, provo ad occuparmi di politica, senza grandi ambizioni né mire particolari, ma solo per attenzione verso il mio territorio e verso la gente che lo abita.
Ho assistito qualche volta al consiglio comunale di Belgioioso, ed ho visto uno “spettacolo” indegno ed incivile, dove consiglieri comunali ed assessori non fanno che litigare su qualunque cosa, impedendo ogni forma di dialogo e di proposta costruttiva.
Leggo sulla Provincia del 18 giugno la proposta del segretario cittadino del PD Marco Greppi, di istituire un’apposita commissione per stilare il regolamento sui referendum, dichiarandosi pronto ad iniziative pubbliche in caso di ulteriori ritardi. …… Bene !!!! Lo aspettiamo in piazza!!!
E leggo che anche il Sindaco si dice “favorevole”. Ma allora non si poteva approvare la mozione sui referendum proposta dalle minoranze nello scorso consiglio ???
Mi sembra che la volontà di “distruggere” a prescindere sia di qualcun altro. La tattica di fare grandi polveroni per distrarre l’attenzione dai problemi reali non paga più.
Lascio comunque ai lettori ed elettori belgioiosini l’ardua sentenza…….

Gianmario Pacchiarotti
Coordinatore PDL di Belgioioso

E al fin giugno arrivò!

17 Giugno 2013 da bsìa

Ve la ricordate la promessa? No? A già, voi solo alle feste e ai bagordi pensate, vero? Manica di debosciati, devo ricordarvi tutto io? 😈

Cosa aveva detto il nostro vispo assessore provinciale ai lavori pubblici a proposito delle condizioni orrende delle nostre strade? Su, sforzatevi, tanto l’ernia non vi viene e manco il “büdé cülàt” ne soffrirà. Vabbè, dai, come al solito ve lo devo ricordare io.

Come a suo tempo dichiarato, il vispo assessore aveva promesso che a giugno sarebbero partiti i lavori per la sistemazione delle strade provinciali, ridotte in condizioni miserevoli da anni e anni di mancata manutenzione. Ora, pare, siamo ormai oltre la metà di giugno e di lavori in giro manco l’ombra. Va bene, alla fine del mese mancano ancora tredici giorni, per cui … speriamo (occhio alla diarrea).

A meno che non del giugno di quest’anno faceva riferimento il vispo assessore, ma di quello del 2168, quando finalmente avranno inventato il congegno antigravità e delle strade non sapranno più che farsene perché in giro ci saranno solo oggettini volanti.

Teniamo duro!

Un popolo di sudditi che si ribella solo al bar

10 Giugno 2013 da Emilio Conti

di Massimo Fini – http://www.massimofini.it/articoli/blog

A Istanbul, città particolarmente priva di spazi verdi, il premier Erdogan vuole togliere di mezzo il Parco Gezi, abbattendo 600 alberi, per sostituirlo con un grande centro commerciale, con tutti gli annessi e i connessi, simbolo, secondo lui, di una Turchia che corre felice verso lo sviluppo e la modernizzazione. La gente della città si è ribellata, ha occupato il parco, lo ha circondato, si è scontrata duramente con una delle polizie più feroci del Medio Oriente (qualcuno ricorderà, forse, ‘Fuga di mezzanotte’). Poi la rivolta è virata in senso politico, contro gli abusi e le violenze dell’ ‘amico Erdogan’ come lo chiama Berlusconi. Ma resta il fatto che è cominciata per la difesa di un parco che i cittadini di Istanbul amano.

A Milano, nell’area della ex stazione delle Varesine, era nato spontaneamente un bosco, un vero bosco, non l’odioso verde, aiulato e regolamentato, che non puoi nemmeno calpestare, pena multe salatissime da parte di vigili assatanati che hanno l’ordine di raccattar quattrini da cittadini già esausti. Miracolo a Milano. Un piccolo polmone verde quasi nel cuore della città. E’ stato raso al suolo in una sola notte e in poco più di un anno sono stati costruiti quattro o cinque ecomostri, costruzioni orribili che nulla hanno a che vedere con quell’opera d’arte che è il grattacielo Pirelli di Gio’ Ponti e Pier Luigi Nervi. Sull’area dell’ex Fiera Campionaria, dove da bambini i genitori ci portavano a fare il pic-nic, è successa più o meno la stessa cosa. A nessuno è venuto in mente di utilizzarla a verde (gli architetti si salvano la coscienza con i cosidetti ‘boschi verticali’ , figuriamoci, poco più della vecchia edera che scende giù dalle facciate). Eppure anche Milano, come Istanbul, è quasi priva di parchi. Come hanno reagito i milanesi? Con un ricorso al Tar.

In Tunisia  Ben Ali’ (gran protettore dell’ ‘esule’ Craxi) e la sua cricca sono stati spazzati via in due giorni con una rivolta violenta, anche se disarmata. Noi invece tolleriamo che partiti che hanno governato il Paese per vent’anni, portandolo sull’orlo del baratro, continuino a farlo, sotto la guida di un quasi novantenne, che non ha fatto un solo giorno di lavoro in vita sua, che nella sua lunga esistenza non ha mai preso non dico una posizione (sulla rivolta ungherese del ’56, sull’invasione russa della Cecoslovacchia del ’68), ma non ha mai espresso un’opinione men che banale e che, per la sua inesistenza, era definito dai suoi stessi compagni «un coniglio bianco in campo bianco» e che quando era giovane, si fa per dire, lo scrittore Luigi Compagnone descrisse come «nu guaglione fatt’a vecchio».

E’ che noi italiani abbiamo perso ogni vitalità. Siamo un popolo di vecchi. L’età media dei tunisini è di 32 anni, la nostra è di 44,5. Siamo sudditi e ci facciamo trattare da sudditi perchè ci comportiamo da sudditi. Subiamo tutto. La rivolta la facciamo solo a chiacchiera, nei bar: «Sono qui. Attendo solo un segnale». Ma va là.

Altro che Parco Gezi. Noi dovremmo tenere sotto assedio permanente il Parlamento e tampinare questi topi di chiavica in strada, per fargli sentire il nostro disgusto e il nostro disprezzo (senza toccarli, per carità, una sacrosanta sventola a Capezzone è un reato più grave dell’aver corrotto un paio di giudici e di testimoni per aggiustarsi le sentenze). E invece stiamo a guardarli in Tv, questi mascheroni, intervistati da giornalisti compiacenti e complici, in programmi manovrati da conduttori paraculi, di sinistra e di destra, il cui principale obiettivo è mantenere quelle decennali rendite di posizione che si sono accaparrati in un sistema in cui stanno incistati, come topi nel formaggio. E se per caso, per sfinimento, ti cade il telecomando, lei subito strilla: «Non l’avrai mica rotto!». C’è ben altro da rompere, in Italia.

Un nuovo Pinocchio è tra noi

6 Giugno 2013 da bsìa

La conoscete tutti, vero, la favola del Collodi? Quelli che non dovessero conoscerla sono dei debosciati. OK, quella favola lì, insomma. Ce l’avete presente no? Ecco, non parliamo di quella!!! 😈 Embè, e allora che cacchio parlo di Pinocchio a fare? Parlo perché pare, ma qui non ne sapeva un cazzo nessuno, che sia stato attuato un “Progetto Pinocchio”, ovverosia un laboratorio didattico su temi ambientali indirizzato agli studenti del comprensorio di Belgioioso. I Comuni che avessero voluto parteciparvi avrebbero dovuto contribuire con dei fondi.  Il tutto, però, basato su un lieve ricatto: se un Comune non contribuiva gli alunni di quello stesso Comune non avrebbero potuto partecipare. Ah, birbantello (indovinate un po’ chi è 😆 )!

Orbene pare che sia nelle lettere di invito che nella locandina ci sia stata una lieve (ooops) dimenticanza. Sembra che siano scomparsi alcuni nomi di Comuni che all’iniziativa hanno partecipato e, quindi, finanziato il progetto.1 Tra gli “scordati” c’è anche Albuzzano la cui sindaco, donna tosta e che merita tutta la nostra considerazione per il semplice fatto che sta sui coglioni a sua_santità, si è incazzata un cicinin e nell’articolo in nota le ha cantate al sire delle terre viscontee.

Ma cosa risponde il suddetto sire? Con la solita sesquipedale minchiata, c’est à dire, “nella locandina non c’era più spazio”!!! Ahahhahahah 😯 E la Canini è stata una signora a non rispondergli “ma va a cagà”!

Ritorniamo a Collodi e alla sua favola. Se ricordate, quando il burattino mentiva gli si allungava il naso. Qui invece c’è qualcuno che quando mente gli cadono i capelli. Se continua così tra poco sparirà anche il cuoio capelluto: tanto che ci sta a fare? 😀

  1. Belgioioso così sottovaluta Albuzzano” – La Provincia PAVESE – 6.06.2013 – pag. 20 []