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Chi mena come un fabbro vuol far la pace con chi le ha sempre prese

10 Maggio 2013 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – www.alessandrorobecchi.it

Fare la pace è una bella cosa. Diciamolo: il calumet, le strette di mano, il sorriso dell’amicizia là dove c’era il ringhio dell’odio, la comprensione dove c’era distanza, la disponibilità al dialogo dove c’erano risentiti silenzi e accuse reciproche. Poi, mentre con il trasporto della pacificazione abbracci con calore il tuo antico nemico… quello ti stacca un orecchio a morsi. Insomma: mi hai rigato la macchina, hai insidiato mia moglie, mi hai investito il cane, ora ti presenti sorridente e disponibile con una rosa… e me la ficchi in un occhio, spine comprese. Se mi lamento, eccomi “sinistra capace solo di odio”. Se porgo l’altro occhio non esiterai a infilarci una pianta grassa. Il tutto, naturalmente, non nell’indifferenza generale, ma mentre milioni di persone chi ti hanno votato nonostante tutto gridano: “Non farlo! Non fidarti! Attento!”.
Ecco, il primo governo Berlusconi non presieduto da Berlusconi è esattamente così: uno che fa la vittima e mena come un fabbro, e l’altro “capace solo di odio” che le prende di santa ragione. Un rapporto sado-maso della miglior scuola con qualche interessante variante sul tema: tra il torturatore e il torturato il pubblico prova simpatia, compassione e affetto per il primo, mentre schifa il secondo. I sondaggi confermano.
Dunque, converrà, prima che qualcuno si faccia davvero male, analizzare un po’ più nel dettaglio questa strana idea asimmetrica di “pacificazione”. E, nel caso, tentare di agevolarla il più possibile. Un buon esempio potrebbe essere la Commissione Finanze della Camera. Metterci Capezzone è pacificazione. Mettere Matteoli, ex ministro di Berlusconi, alle Comunicazioni, è pacificazione. Mantenere i processi a Milano è odio e rancore. Togliere l’Imu è pacificazione. Parlare di conflitto di interessi è acredine e carognaggine estrema. Negare a un imputato di prostituzione minorile già condannato in primo grado per frode fiscale di presiedere la Convenzione che scriverà la nuova Costituzione è odio viscerale indotto da pregiudizio.
Naturalmente è solo l’inizio. Nuove entusiasmanti pacificazioni verranno richieste nelle prossime settimane. E antichi odii verranno solennemente denunciati. Legge sulla corruzione (odio). Nuova legge elettorale (dipende: se apre le porte a un presidenzialismo con Berlusconi presidente è pacificazione, se no è astio e ostilità). Come dicono alcuni tra i più acuti osservatori, perché stupirsi? Se fai un governo insieme a Berlusconi qualche piacere a Berlusconi dovrai farlo, no? Giusto. Pacificazione. La cosa non funziona in senso inverso: dopotutto, anche Berlusconi fa un governo col centrosinistra, e qualche concessione al centrosinistra dovrà farla, no? No! Livore e risentimento. Ora, è chiaro a tutti che un gatto che si mangia un’aringa sarà soddisfatto e pacificato, su questo sono d’accordo tutti. Che sia d’accordo anche l’aringa è un inedito assoluto nella vasta storia del mondo. Del resto, il combinato disposto tra vittimismo (mi odiano!) e aggressione (datemi quello che voglio o faccio saltare tutto) pare difficile da combattere, e il centrosinistra si ostina a chiedere scusa per ogni scudisciata ricevuta. “E’ per il bene del Paese”, dicono, orgogliosi del nobile compito. Poi, come già non è difficile intuire, il Paese piegato agli interessi di uno solo non sarà salvato per niente e loro, incerottati, diranno di aver agito per senso di responsabilità e chiederanno al loro elettorato di crederci ancora. Fino, diciamo così, ad esaurimento scorte.

Borghezio a casa!

5 Maggio 2013 da Emilio Conti

Borghezio è un parlamentare europeo che non perde occasione per farci vergognare (vedi anche il post Un parlamentare europeo di cui andare fieri?). L’ultima sua uscita è stata contro il neo ministro dell’integrazione Kyenge. E’ ora che qualcuno dica basta a questo “signore”. Tutte le persone con un minimo di intelligenza sono invitate a firmare la petizione Fuori Borghezio dal parlamento europeo che potete effettuare cliccando qui. Sono consapevole che queste raccolte firme hanno un valore simbolico. Ma proprio per questo servono anche a dimostrare che c’è una parte della cittadinanza che non ne può più di tollerare ulteriormente uscite razziste di squallidi personaggi, soprattutto quando costoro siedono in un parlamento.

Banchetto anti gassificatore

5 Maggio 2013 da Emilio Conti

Quest’oggi in piazza ci sarà il banchetto contro il gassificatore: ecco il volantino (cliccateci sopra per ingrandire).

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Un fantasy porno soft

3 Maggio 2013 da bsìa

Se ne sconsiglia la lettura ai minori di 14 anni!

Qualcuno che legge i miei post se ne sarà già accorto, adesso lo confesso pubblicamente: sono un patito dei telefilm (ora li chiamano serial) americani. Di qualsiasi genere, per la maggior parte polizieschi, ma anche fantascienza, soprannaturale, ecc. Sono un patito un po’ perché sono fatti molto bene e in modo professionale (trama a parte) e un po’ perché non so che cacchio d’altro guardare in TV, da cui non riesci più a salvarti da “fiction” italiane, con recitazioni da far cagare; da partite di quello sport corrotto che si chiama calcio e da quella fogna che da vent’anni a questa parte sono diventati i cosiddetti “talk show” di politica, nient’altro che una perenne campagna elettorale dove i nostri “politici” non fanno altro che andarsi sulla voce, rinfacciarsi colpe, ridire “bisogna fare questo, bisogna fare quest’altro, ecc”, e in vent’anni non hanno fatto un beato cazzo. Per cui, ben vengano tutti i telefilm.

Seguo anche con molto interesse una rubrica che viene trasmessa su Rai4 che si chiama Wonderland che tratta di telefilm (guarda caso) in modo veloce ed esaustivo, proponendo spezzoni anche di serie che in Italia non sono mai state trasmesse (ce ne sono di molto interessanti ed è un vero peccato che non siano state doppiate). Ed è appunto una sera di circa dieci giorni fa che ho assistito ad una puntata dove si spiegavano le ragioni per cui alcune serie avevano avuto scarso successo, mentre per altre il successo era stato clamoroso. Tra queste ultime veniva citato “Il Trono di Spade“. Da quello che capii la serie era già stata trasmessa in Italia. Il cast è strepitoso, è presente anche Sean Bean noto attore e uno degli interpreti de “Il signore degli anelli”. Al che mi chiesi: “Come mai me la son persa?” Dopo di che dimenticai la faccenda.

Fino a ieri. Come sapete, ieri i giornali non sono usciti per la festività del 1° maggio. Le copie del giorno precedente la “gentile” suocera li aveva già impacchettati per farli confluire nella raccolta differenziata per cui non sapevo che cavolo di programmi ci fossero per la serata. Ma chissenefrega, c’è internet. Entro nel portale della Rai e scorro i programmi della serata di tutti i suoi canali e … sorpresa!!!! Su Rai4 sono in programmazione in prima serata i primi due episodi della prima serie del suddetto telefilm. Che c’è d’altro? La solita partita, il solito Verdone, il solito “talk”, qualche altra caccola minore e Servizio pubblico su La7. Vado a vedere quali sono gli ospiti di Santoro e … NOOOOOOOOO, Sallusti NOOOOOOOO!!! Quello pseudo giornalista, condannato per aver coperto un diffamatore e graziato, caso più unico che raro, dall’ottantottenne appena rieletto. Un giornalista che, se fossimo in un paese veramente democratico, verrebbe impalato al volo! 😆 Beh, e allora vediamoci ‘sto “Trono di Spade”.

Ieri sera, dunque, eccomi alle 21,10, come da palinsesto, davanti al televisore sintonizzato su Rai4. Primo giramento di coglioni: mai che un programma inizi all’ora stabilita. Qui si parte ben dieci minuti dopo. Secondo giramento di coglioni: il titolo inglese originale è Game of Thrones” vale a dire un titolo che evoca una competizione (la parola Game che in inglese significa Gioco, Partita) che viene tradotto, seguendo la cervellotica traduzione del romanzo, in Trono di Spade (al che non sai mai se chi fa le traduzioni sia un poeta, con relativa licenza, o un tizio che non conosce l’inglese). All’inizio, inoltre, compare una scritta che avverte i telespettatori che gli episodi che stanno per essere trasmessi sono stati “rieditati” per la fascia oraria di prima serata (che significa che hanno fatto dei tagli a delle scene troppo crude) e che la versione integrale verrà trasmessa stasera in seconda serata con inizio alle 23,10, sempre su Rai4.

Lo spettacolo inizia e trovo che ci sia un cast veramente notevole con un’ambientazione ottima, ma con un innesto di numerosi personaggi che rendono il ricordarseli tutti piuttosto complicato. Ma il bello parte subito dall’inizio: un villaggio assalito e i corpi dei suoi abitanti fatti a pezzi e sparsi in cerchio: cominciamo bene. Subito dopo una bella decapitazione, tanto per tenere vivo l’interesse. E poi, nudi e sesso, pure incestuoso, a volontà: tette e culi al vento di giovani donzelle (ma anche un bel culo maschile, tanto per far felici anche le appartenenti al gentil sesso) e in una scena pure una bella bernardina depilata con gusto, e poi coiti alla pecorina a go-go. E io che penso: “Per fortuna che erano stati ‘rieditati’!” Non che a me ‘ste cose turbino, anzi 😛 Però eravamo in prima serata. Ma se la versione “rieditata” era questa, cosa ci sarà in quella integrale? Non resta che aspettare stasera e vedere.

Conclusione: so anch’io, adesso, perché questo telefilm ha avuto cosi grande successo!! 😉

P.S. A tutti coloro che dovessero scandalizzarsi per il linguaggio che ho usato in questo post sono pregati gentilmente di riascoltare i dialoghi del suddetto telefilm.

La Repubblica (s)fondata sul lavoro

1 Maggio 2013 da Emilio Conti

da www.maurobiani.it

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