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Abbonamento, canone o tassa di possesso?

30 Gennaio 2013 da Emilio Conti

Quello che segue è un ulteriore esempio di come noi cittadini italiani veniamo trattati, ovvero da perfetti imbecilli! Siamo alla fine di gennaio ed è in scadenza il cosiddetto canone TV. Non sempre, però, per questa tassa viene usato il vocabolo “canone” a volte si usa il termine “abbonamento”.  Come nel caso del sito internet della stessa RAI (vedi qui) in cui si parla esplicitamente di “Abbonamenti Ordinari” e “Abbonamenti Speciali”.

Ma cos’è un “abbonamento”? Stando a Wikipedia (ma non solo) l’abbonamento è “una clausola di una convenzione (contratto) che un cliente contrae con un fornitore di servizi o beni al fine di poter accedere, per un certo periodo, a multipli di essi secondo una tariffa stabilita” (cliccate qui per la definizione completa). Gli esempi più noti di abbonamento sono quelli riferiti ai mezzi pubblici (abbonamento al treno, all’autobus, ecc.) o ai giornali (abbonamento a un quotidiano, a un settimanale, a un mensile, ecc.). Essendo una clausola che un cliente contrae, il cliente può sempre, passato il periodo contrattuale, non rinnovare l’abbonamento: il treno non mi serve più quotidianamente? Quando mi servirà comprerò il biglietto. Un giornale non mi interessa più? Non rinnovo l’abbonamento e lo compro, se mi va e quando mi va, all’edicola. La tassa della RAI corrisponde ad una simile definizione? A mio giudizio no, perché, mentre con gli abbonamenti normali basta semplicemente il mancato rinnovo per farli decadere, per quello televisivo bisogna dare una disdetta esplicita. Disdetta che, però, vi impedirà l’uso dell’apparecchio televisivo e vi impedirà di vedere i programmi delle TV commerciali. Quindi chiamarlo abbonamento è sbagliato. Però sul sito ufficiale RAI si parla di “Abbonamento”.  E vero che assieme alla parola “Abbonamento si parla anche di “Canone”.

Ma cos’è un “Canone”? Il Canone è una somma da pagare periodicamente per un servizio ricevuto. In sostanza, con canone ci si riferisce all’ “importo” da pagare.  L’esempio più comunemente noto di canone è quello di locazione (affitto). Il proprietario di un immobile ve ne fa usufruire dietro pagamento di una somma di denaro (il canone, appunto). Si può quindi anche parlare di “canone di abbonamento” per indicare la somma pagata per sottoscrivere un abbonamento. Ma se è sbagliato parlare, con riferimento alla RAI, di abbonamento è altrettanto sbagliato usare la parola canone. Ed infatti, quando qualcuno ha fatto notare queste particolarità, subito ci hanno detto che, appunto, non di abbonamento si tratta, non di canone si tratta, ma di “tassa di possesso” riferita all’apparecchio televisivo. Vale a dire che si paga semplicemente perché si è possessori di un televisore, per cui se voi, come è successo nella nostra provincia, per qualche motivo, non potete per un certo periodo vedere i programmi televisivi, non potete reclamare un danno e la restituzione di un corrispettivo in denaro perché si tratta di “tassa di possesso”!

Ma, anche in questo caso, è corretto parlare di “tassa di possesso”? Tralasciando che per il Diritto civile c’è differenza tra proprietà e possesso, mentre invece comunemente vengono usati come fossero sinonimi, se vogliamo chiamarla “tassa di possesso/proprietà”, bisognerà convenire che di ben strana tassa si tratta! Qual’è, infatti, la tassa di possesso/proprietà più conosciuta e che a buon diritto può definirsi tale? Il bollo auto! Si tratta, a tutti gli effetti, di tassa di possesso/proprietà perché si paga su ciascun automezzo posseduto. Ho una macchina? Pago un bollo! Ne ho cinque, pago cinque bolli. Non solo, ma è una tassa proporzionale alla potenza dell’automezzo: ho una seicento? Pago X, ho il Ferrari pago Y (che è molto più grande di X). Possiamo dire lo stesso per gli apparecchi televisivi? Che voi abbiate un solo televisore o che ne abbiate cinque, la cifra non cambia. Non solo, ma la famiglia poco abbiente che possiede un solo televisore da 17 pollici paga esattamente la stessa cifra del riccone che ha 5 (o più) televisori al plasma (o LCD) da 60 pollici! E questa secondo voi sarebbe una tassa di possesso/proprietà?

Come dicevo all’inizio, siamo di fronte all’ennesima beffa a danno dei cittadini, dove una stessa cosa si chiama in modo diverso a seconda della convenienza: una melma giuridica obbrobriosa! E non è finita, perché questo stupefacente cosiddetto “Stato di diritto” fa pagare pure il pizzo sulla tassa, nella forma delle varie commissioni che si devono “devolvere” a tabaccai, banche, poste e taxtel. Poi qualcuno si arrabbia se qualcun altro paragona il nostro Stato alla mafia!

Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!

29 Gennaio 2013 da Emilio Conti

Su La Provincia Pavese di oggi, nell’apposita rubrica dedicata alle lettere dei lettori, viene pubblicata la lettera, a firma Fabio Zucca – sindaco di Belgioioso, Andrea Staniscia – assessore all’ambiente e Antonio Rogato – assessore al bilancio, sotto al titolo “I conti del Comune e il gassificatore” con la quale i suddetti tre firmatari controbattono ad una lettera pubblicata, con il titolo “Gassificatore la solita scusa“,  nella stessa rubrica in data 22 gennaio 2013 scritta dal Sig. Giuseppe Fraschini.

In quella lettera il Fraschini contestava le scuse addotte dalla nostra amministrazione per giustificare il mancato rispetto del patto di stabilità. Scuse che vengono immancabilmente e stucchevolmente reiterate anche nella lettera di risposta dei tre amministratori. Scuse, per altro, ormai stranote in paese e a cui nessuno dà alcun credito.

Ma non è su questo che vorrei soffermarmi, ma su un passaggio particolare della lettera dei “magnifici tre” che testualmente recita: “L’ex assessore di Belgioioso (riferimento al Fraschini [N.d.R.]), persona normalmente informata dei meccanismi della pubblica amministrazione, appare infatti (con riferimento alla lettera del Fraschini [N.d.R.]), a chi lo conosce, come scritta da altri anche perché fotocopia di analoga interpellanza presentata dall’altro ex assessore Flavio Polloni: che vi sia comunanza di intenti?“. Come dire: “la lettera mica l’avrebbe scritta il Fraschini; forse l’ha scritta il Polloni e l’ha fatta firmare al Fraschini per non apparire come il vero artefice della missiva”. In pratica, questi signori, vorrebbero instillare nell’opinione pubblica belgioiosina che, forse, il Fraschini sarebbe una marionetta manovrata dal Polloni.

La cosa appare piuttosto strana anche perché in paese è diffusa la voce che tutte le lettere inviate a La Provincia Pavese che prendono le difese del nostro sindaco, o che ne magnificano le azioni, firmate dalle più disparate persone, siano in realtà scritte dal sindaco stesso. Noi non abbiamo la prova che ciò sia vero, registriamo semplicemente ciò che la gente “mormora”.  Ma proprio la lettera firmata dai tre amministratori potrebbe far luce sul mistero.

La lettera, infatti, inizia così. “Leggo con sconcerto (…)“. Ora, se ricordo bene quel po’ di grammatica della lingua italiana imparata alle elementari e alle medie, il soggetto di “leggo” è la prima persona singolare, cioè “io”.  Non vi sembra strano iniziare una lettera sottoscritta da tre persone che ha come soggetto “io”? Se veramente quella lettera l’avessero scritta i tre che l’hanno firmata, avrebbe dovuto avere come soggetto la prima persona plurale, cioè “noi”, ed iniziare, quindi,  con: “Leggiamo con sconcerto (…)”.

Allora sorge una domanda: chi dei tre si cela dietro a quell’io? Mistero visconteo? Oppure la conferma di quello che si vocifera nel paesello? Ma come recita il proverbio: “Il diavolo fa le pentole ecc. ecc.”

Lega la Lega

28 Gennaio 2013 da bsìa

I “conti in bilico” e i “cattivoni”

27 Gennaio 2013 da sgur_di_tri

Da un articolo apparso sulla stampa locale1 abbiamo appreso che il Comune di Belgioioso, per via dello “sforamento” del patto di stabilità, avrebbe i conti in “bilico”.

Così siamo venuti a sapere che gli amministratori viscontei, in conseguenza di ciò, non solo starebbero per ridurre le indennità del 40% e i gettoni di presenza del 30%, ma sarebbero in procinto di convocare una riunione di maggioranza perindividuare le prossime mosse amministrative”.

Quali siano queste “mosse amministrative” ovviamente noi non lo sappiamo, ragion per cui aspettiamo quello che deciderà la maggioranza Pd, Udc e altri.Cercheremo di limitare il più possibile le conseguenze per i cittadiniha dichiarato il Sindaco Prof. Zucca.

Per il momento quello che possiamo fare è chiederci: chi (o cosa) ha portato i conti del Comune ad essere in “bilico”?

E su questo leggiamo le parole del Sindaco, il quale ha testualmente affermato:Se le tasse aumenteranno, la colpa è della minoranza, che ha ostacolato l’operato della Giunta, e del consigliere Polloni, che non ha svolto il suo dovere quando era assessore. Insisto nel ricordare che ha impedito di far entrare nella casse del Comune i soldi stanziati dalla Ely, come era previsto dalla convenzione.

Ah! Ecco di chi sarebbe la colpa (politica) di questa spiacevole situazione! Ecco i “cattivoni” che, con il loro comportamento, hanno impedito agli amministratori viscontei di far sentire ai belgioiosini i benéfici effetti del loro agire: la minoranza, che insiste a fare la minoranza, e il consigliere Polloni, che si è messo di traverso sul progetto del gassificatore!

Ma non è finita qui, perché, oltre al Sindaco, a parlare è stato anche l’Assessore al bilancio (targato Pd) Antonio Rogato, il quale, dopo aver detto chei conti sono in ordine(ci mancherebbe che non lo siano!) e che ci sono un sacco di soldi sul conto corrente, ha dichiarato che l’amministrazione vantacrediti per un milione di euro con Regione Lombardia, fondazioni, Aipo e Provincia di Pavia.

Insomma, altri “cattivoni” sulla strada degli amministratori viscontei? Giudicate voi!

  1. Vedi la Provincia Pavese del 24.01.2013 – “Belgioioso, conti in bilico. Indennità ridotte del 40% []

Interpellanze al Comune

26 Gennaio 2013 da Emilio Conti

I consiglieri Polloni, Bianchi e Giuzzi, in data 18 gennaio 2013, hanno presentato le due interpellanze seguenti:

INTERPELLANZA

I sottoscritti consiglieri comunali chiedono all’assessore al Bilancio, Antonio Rogato, di relazionare sui motivi per cui anche nel 2012  non è stato rispettato il Patto di stabilità, quali sono le conseguenze che tale mancato rispetto comporta per l’Amministrazione comunale, a quanto ammonta l’importo che non ha permesso al Comune  di rispettare il Patto e se il capitolo spese correnti ha registrato situazioni di sofferenza.

Si chiede altresì se l’Ufficio di Ragioneria, responsabile del servizio, ha attestato l’incompatibilità  monetaria degli impegni che si andavano assumendo e se ha provveduto a fare adeguata segnalazione  alla Corte dei conti dello sforamento del Patto e se il revisore ha monitorato e segnalato la criticità dei conti.

Belgioioso 18 gennaio 2013

INTERPELLANZA

I sottoscritti consiglieri comunali chiedono all’Assessore allo Sport Andrea Staniscia i motivi per cui l’Amministrazione comunale non è intervenuta tempestivamente per recuperare le rate del canone d’appalto  per la gestione del bar degli impianti sportivi che la Cooperativa sociale disabilità attiva  avrebbe dovuto versare sin dall’ottobre 2010 accumulando in tal modo un debito di 71.096, 00 euro. Se alla stipula del contratto di affitto era stata chiesta una fideiussione o una  qualunque forma di garanzia e se nelle spettanze sono stati calcolati gli interessi del debito. Quali garanzie patrimoniali e personali sono state offerte  ora dalla Cooperativa per onorare tale debito  e quali provvedimenti l’Amministrazione comunale intenderebbe adottare nei confronti della stessa cooperativa debitrice in caso di mancato rispetto dell’impegno assunto. Si chiede inoltre se a parere dello stesso assessore non vi sono state negligenze da parte dell’Ufficio proposto visto il ritardo (il canone non viene pagato dall’ottobre 2010) accumulato per contestare alla Cooperativa sociale disabilità attiva il mancato rispetto di quanto stabilito dalla concessione ad appena  poco più di un anno dalla stipula del contratto d’appalto del bar degli impianti sportivi.

Belgioioso 18 gennaio 2013

W il prete!

25 Gennaio 2013 da Emilio Conti

Opportunismo e dignità

23 Gennaio 2013 da Emilio Conti

Cimitero vs castello

21 Gennaio 2013 da Emilio Conti

Buongiorno Sig. Conti,
una amica di Belgioioso mi ha portato a conoscenza di una strana delibera della vostra amministrazione comunale, la n. 10 della recente Giunta tenutasi lo scorso mercoledì 16 gennaio 2013, con la quale si dà atto della non più necessaria realizzazione dei loculi ed ossari al cimitero comunale, finanziati con mutuo per circa 300.000 euro, e contestualmente si individua di destinare tale sussidio, per il medesimo importo, alla ristrutturazione di una porzione del castello.

Sorge spontanea una domanda: a Belgioioso è improvvisamente aumentata l’aspettativa di vita dei vostri concittadini con esponenziale diminuzione delle dipartite? O forse in quanto cittadini di serie A, o meglio concittadini del Visconte Zucca I°, verrete tutti tumulati come si conviene a tale rango, sotto le pavimentazioni delle stanze del maniero ristrutturato?

Dando un’occhiata agli articoli ed alle dichiarazioni del vostro primo cittadino sui quotidiani locali mi sembra che lo stesso abbia sempre dichiarato con forza che la ristrutturazione del castello di Belgioioso non avesse costi per il Comune, ma tutte le opere venivano finanziate dalla regione Lombardia, dalla fondazione Cariplo e da mecenati privati. Quindi qualcosa non mi torna, molto probabilmente erano solo proclami da campagna elettorale perenne. Mi sembra lampante, da attenta esaminatrice dei fatti, che per continuare i lavori già appaltati senza le dovute e sicure coperture finanziarie, il vostro “IMPERATOR” è costretto a raschiare il barile dirottando i fondi, destinati alle strade (in vergognose condizioni) ed alle opere IMPORTANTI ED ESSENZIALI per una comunità civile, alla sua sontuosa dimora viscontea.
Esemplare immagine di oculata amministrazione dei soldi altrui.

Saluti
fata_morgana

C’è un prestito qua devo metterlo lààà!

21 Gennaio 2013 da sgur_di_tri

Nei giorni scorsi la Giunta comunale di Belgioioso ha approvato una Delibera che ci ha incuriosito non poco: si tratta della Delibera n. 10 del 16 gennaio 2013 avente il seguente oggetto:Conferma rinuncia lavori di ampliamento cimitero comunale Lotto IV a favore dei lavori di restauro della facciata est del cortile sud est del Castello di Belgioioso.

Con questo atto, l’Amministrazione viscontea comunica dirinunciare alla realizzazione dei lavori di ampliamento del cimitero comunale realizzazione di loculi e ossari Lotto IV per il quale era stato assunto precedentemente un mutuo presso la Cassa Depositi e prestiti per un importo di Euro 286.999,94e nel contempo di inoltrare richiesta, sempre alla Cassa Depositi e Prestiti, per ladiversa evoluzionedello stesso mutuo, allo scopo difinanziare i lavori di restauro del castellorelativi al lotto 5.

Abbiamo capito bene? Si vorrebbe rinunciare a fare dei lavori già programmati (e già finanziati con un prestito chiesto un anno prima – vedi la Determina n. 94 del 23 novembre 2011 per farne altri di tutt’altro tipo, utilizzando lo stesso prestito? E così facendo, al posto di ampliare il cimitero (con loculi e ossari nuovi), si vorrebbe restaurare parte del castello?

Se così è, ci “scappano” alcune domande: cosa può aver spinto l’Amministrazione guidata dal Prof. Zucca ha prendere una decisione così insolita? Vuol forse dire che c’è stato un precedente errore di valutazione nel calcolare le necessità di ossari e loculi? O invece i lavori di restauro del castello sono diventati così impellenti da avere la priorità su tutto il resto? Mistero visconteo!

Tempus fugit

20 Gennaio 2013 da Emilio Conti

Come passa il tempo! Sembrava ieri quando il nostro sindaco, con il suo usuale stile, annunciava ai sudditi del reame visconteo le sue strabilianti doti di oculato amministratore del bilancio comunale contro le indegne malelingue che osavano criticarlo. Guardate con che determinazione controbatteva agli stolti sudditi (cliccateci sopra per ingrandire):

patto_stabilita_2007

Ma il tempo passa inesorabile e veloce, e adesso, e per ben due anni consecutivi, il patto di stabilità non è stato rispettato, come ci ha informati la stampa locale qualche giorno fa.1 Ma lui non si rassegna e dice che la colpa non è la sua (questa non è nuova), ma, nell’ordine, di Regione e Provincia nonché di quell’ingrato di Polloni che si ostina a mettere i bastoni tra le ruote alla realizzazione del gassificatore e ai 400 mila euro che la Ely avrebbe dovuto versare al Comune. Ma non basta perché sul conto corrente, sempre parole sue, ci sarebbero ben due milioni e ottocentomila euro. Sarà vero? Oppure si tratta di una balla? Sarebbe semplice dimostrarlo: pubblichi, sul sito del Comune, il suddetto estratto conto che, in quanto attinente ad un ente pubblico, non dovrebbe godere di alcun segreto.

Lo farà? Ci dimostrerà, una volta per tutte, che siamo una manica di malfidenti? Vedremo. Ma il tempo passa inesorabile e veloce, forse le verità salteranno fuori tra poco più di un anno. Non dovremo aspettare ancora molto.

  1. Belgioioso, cartellino rosso per il Comune” – La Provincia PAVESE – 17.01.2013 – pag. 19 []