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Alla buon’ora?

28 Novembre 2012 da Emilio Conti

Durante il mio giornaliero girovagare tra i diversi blog, stamane sono capitato su NoiBelgioioso dove, in bella mostra e fresco di giornata, compare il post dal titolo “Il sindaco Fabio Zucca nel direttivo dell’associazione che appoggia Gabriele Albertini“. Il primo pensiero che mi è balenato alla mente è stato: “Adesso se ne accorgono?”

Sì, perché questo blog ne aveva già dato notizia più di un mese fa (esattamente il 23 ottobre) con il post La destra è vicina nel quale erano segnalati anche tutti i link necessari a completare il quadro dell’associazione che appoggia Albertini. Non dico questo per rivendicare una “primogenitura” della notizia che rappresenterebbe una rivalsa da asilo infantile, ma perché leggendo il post del NoiBelgioioso mi attendevo qualcosa di più dello scarno “È d’obbligo quindi prendere atto della scelta del nostro sindaco (…)” e basta.

Il mio post sopra citato, infatti, aveva suscitato alcuni commenti tra i quali quello di Moraschini che è uno dei tre componenti del Comitato editoriale del NoiBelgioioso. Quindi Moraschini era a conoscenza già da tempo della notizia, per cui risulta incomprensibile la sua (della notizia) riproposizione a distanza di un mese (anche se io sono per il repetita juvant). Non solo, ma io concludevo il post con una serie di domande sulle posizioni che avrebbero preso in merito:  Giuzzi, i due assessori targati Pd in consiglio comunale e il Greppi in qualità di responsabile della sezione di Belgioioso del Pd.

Dal momento che anche il Greppi fa parte del Comitato editoriale del NoiBelgioioso in quel post avrebbe potuto benissimo esprimere il proprio parere in merito, ovviamente a titolo personale in quanto NoiBelgioioso non è il blog della sezione locale del  Pd.

Credo sia stata persa un’occasione di chiarezza.

Si fa in salita la tangenziale di Belgioioso?

27 Novembre 2012 da sgur_di_tri

Lo sappiamo, siamo in pianura e, a parte quella del Mulino, non ci sono altre salite a Belgioioso! Ovviamente il titolo del post è solo un modo per dire che, a quanto sembra, la tanto agognata Tangenziale di Belgioioso (o della Bassa, che dir si voglia!) non sembra più così sicura come appariva solo qualche mese fa: sembra che siano sorti degli intoppi!

L’allarme ci viene dato da un brevissimo articolo apparso a pag. 20 della “Provincia Pavese” di Domenica 25 novembre scorso (vedi qui), nel quale ci dice che la Tangenziale di Belgioioso sarebbe stata “solo parzialmente inserita” nella “variante” del Pctp (Piano di coordinamento territoriale provinciale) che in queste settimane è all’esame dell’Amministrazione Provinciale.1

Il trafiletto non dice altro, non spiega cosa intendesse dire con quel “parzialmente inserita”, ed è lo stesso Sindaco di Belgioioso, Prof. Zucca, ad evidenziare questa novità (negativa) dell’ultima ora, affermando che per la realizzazione della Tangenziale “ci sono delle criticità” (senza specificare quali) e che l’amministrazione comunale viscontea si prepara a presentare “alcune osservazioni in Provincia”.

Sta di fatto che la ormai mitica Tangenziale di Belgioioso, che solo un anno fa sembrava così vicina che quasi si toccava con mano (vi ricordate il famoso “Protocollo d’intesa” firmato nell’ottobre 2011 dal Comune di Belgioioso e dalla Provincia di Pavia, con tanto di foto di rito con il Dr. Bosone ed il Prof. Zucca?), sembra abbia trovato degli ostacoli sul suo cammino burocratico!

Sarà forse colpa della crisi che “morde” le risorse finanziarie? Ci sono forse altre priorità a livello territoriale? Cercheremo di scoprirlo nei prossimi giorni!

  1. Per chi non lo sapesse il Pctp costituisce “il quadro di riferimento e lo strumento di coordinamento di scelte e politiche territoriali di livello sovra comunale degli enti operanti sul territorio” []

Italia funebre!

23 Novembre 2012 da Emilio Conti

Diritto alla salute?

23 Novembre 2012 da Emilio Conti

La nostra Costituzione all’articolo 32, al primo comma, recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

Due sono quindi gli aspetti enunciati: innanzitutto che la salute DEVE essere tutelata in quanto DIRITTO FONDAMENTALE di ogni individuo; secondariamente che lo Stato (meglio la Repubblica) deve garantire cure gratuite agli indigenti. E qui sorge il primo problema: come viene stabilito il livello di indigenza? In un periodo in cui gli italiani si stanno velocemente impoverendo questo limite verrà aggiornato oppure rimarrà invariato così da escludere fasce sempre più ampie di cittadini?

Che la nostra Costituzione sia da tempo svillaneggiata proprio da coloro che per primi dovrebbero osservarla, se non altro per dare l’esempio al cittadino comune, ormai è un dato di fatto. Per cui perché dovremmo ancora meravigliarci o indignarci?

Perché, a mio avviso, ci sono aspetti che proprio non riesco a digerire e che, a parere di un inesperto di diritto pubblico come il sottoscritto, violerebbero la Costituzione. Alcuni giorni fa, il Fatto Quotidiano del Lunedì (che è un’edizione completamente diversa da quella quotidiana) ha pubblicato un’inchiesta sulla sanità nel nostro paese. Tra le varie tabelle in essa riportate ce n’è stata una, quella che riporto più sotto, che conferma un dubbio che da tempo mi rode: com’è possibile che rispetto al dettato costituzionale, che riconosce ad ognuno il diritto alla salute, si possa permettere che a pari prestazioni sanitarie possa corrispondere un costo (ticket) diverso? Non è una discriminazione che di fatto può penalizzare/favorire un cittadino della REPUBBLICA ITALIANA solo per il fatto che risieda in una regione anziché in un’altra? Perché, in sostanza, un cittadino del Friuli paga 46 euro di ticket, mentre per la stessa prestazione un lombardo ne pagherebbe 66,15 o un toscano 70,00? Ha più diritto alla salute il friulano? E se sì, in base a cosa? Qualche zuzzerellone potrebbe rispondere: ma benedetto uomo, perché la sanità è stata messa a carico delle regioni e, dal momento che queste hanno una loro autonomia, decidono quello che vogliono!

Certo, però io sostengo che, con riferimento alla sanità, questo comportamento è in contrasto con quanto dispone la Costituzione in quanto la diversità dei ticket sanitari di fatto si traduce in una discriminazione al DIRITTO alla salute.

Ripeto, non sono un esperto, però …

 
Regione Costo ticket in euro
Friuli Venezia Giulia 46
Trentino Alto Adige 36,15
Veneto da 36,15 fino a 46,15
Valle d’Aosta 36,15
Piemonte da 36,15 fino a 66,15
Lombardia da 36,15 fino a 66,15
Liguria 46,15
Emilia Romagna da 36,15 fino a 70,00
Toscana da 36,15 fino a 70,00
Marche 46,15
Umbria da 36,15 fino a 70,00
Abruzzo 46,15
Molise da 46,15 fino a 61,15
Lazio da 46,15 fino a 61,15
Sardegna 47,15
Puglia 46,15
Campania da 56,15 fino a 70,00
Basilicata da 36,15 fino a 66,15
Calabria 46,00
Sicilia 46,15

Nota: la tabella suddetta è stata tratta da Il Fatto Quotidiano del lunedì – 19.11.2012

Alla facciazza dell’ambiente

21 Novembre 2012 da bsìa

Non ci bastava:

  1. l’inceneritore di Corteolona (con raddoppio incorporato)
  2. l’impianto di compostaggio a S. Giacomo
  3. l’area ex-Dolma che non si sa che cazzo c’è dentro
  4. l’imminente (prossima? possibile?) costruzione dell’impianto a biomasse1

NO! Non ci basta. Adesso arriveranno pure le trivelle. A trivellare cosa? Forse la testa di qualche genio dell’amministrazione pubblica per infilarci dentro un po’ di buon senso? Certo che no! Arrivano per perforare uno dei territori più fertili d’Europa per cercare – udite udite – il petrolio.2

Come sempre, strepitose le dichiarazioni dei due geni dell’amministrazione locale: la Pernice, che dovrebbe essere il presidente della Convenzione ambientale: “Aprire un tavolo di confronto tra società e Comuni, 3 coinvolgere il mondo agricolo, rispettare una distanza minima di almeno 100 metri dai centri abitati (questa è addirittura strepitosa!!!), ottenere fidejussioni per eventuali danni su infrastruttura pubbliche e private, oltre che alle colture.” E il sommo? Volete che non ci rifili la solita perla? Certo che no: La nostra preoccupazione è rivolta alla necessità di tutelare l’ambiente (subito un bel VAFFANCULO) ma anche di salvaguardare i centri abitati, chiedendo di rispettare distanze di sicurezza, senza dimenticare (ma come potrebbe essere altrimenti?) le esigenze degli agricoltori“.

Allora, se ho capito bene, se questi4 fanno dei bei botti a 101 metri dalle case per la Pernice andrebbe benissimo. Se poi gli danno anche qualche fidejussione tutto OK. Sulle dichiarazione del ragioniere dico solo che ormai è un giradischi che suona un disco rotto.

Domanda: ma questi due che cazzo centrano con l’ambiente?

  1. Mi piacerebbe tanto gassificare il ragioner Zucca chiudendolo in una stanza con me dopo che ho mangiato un chilo di un misto fagioli-ceci-lenticchie. La stanza deve essere di dimensioni ridotte! 😈 []
  2. A caccia di petrolio nella Bassa” – La Provincia PAVESE – 21.11.2012 – pag. 20 (con richiamo in prima pagina sotto al titolo “Parte la caccia al petrolio nella Bassa“) []
  3. Già sentita []
  4. “Questi” sarebbero quelli dell’impresa americana che dovrebbe fare i sondaggi []

Quella grossa, grassa ipocrisia amministrativa

19 Novembre 2012 da bsìa

Ormai ci stiamo avvicinando al Natale e, come ogni anno, la nostra succulenta amministrazione comunale, ovviamente per il nostro bene, si cimenta, sempre per far divertire l’esigente brüsacrist perché il “riso fa buon sangue”, nell’ormai tradizionale commedia satirico-presaperliculistica della modifica delle indennità di carica di lorsignori locali.

L’anno scorso, verso metà dicembre, pubblicavo il post Meno 18% nel quale segnalavo l’aumento deciso da lorsignori, guarda caso, proprio in prossimità delle feste natalizie. Il capo, poco dopo, pubblicava un altro post dal titolo Il solito mega-spot? in cui metteva a nudo le puerili dichiarazioni di lorsignori.

Dopo un po’ salta fuori la notizia che lorsignori si sono ridotti l’indennità del 30%. “Su è giù che bel divertimento”. In realtà l’abbattimento è stato del 40%, ma non perché l’hanno deciso loro, ma perché hanno sforato il patto di stabilità e la legge prevede, appunto, che chi non rispetta il patto subisce una riduzione dell’indennità pari al 40%.

E ora l’ultima, strepitosa notizia: in base alla Delibera N. 172 del 7/11/2012 quelli che dicevano che le indennità gli spettano, che lavorano per il bene dei cittadini ergo devono essere pagati, adesso si sono portati l’indennità a 100,00 euro al mese per i mesi di novembre e dicembre 2012. Avete letto bene: 100,00 – cento – euro al mese. Ovvio, SOLO PER DUE MESI!!!! Strepitosa, poi, la giustificazione: “al fine di concorrere al contenimento delle spese e al raggiungimento degli equilibri di bilancio“. Ma se tagliandosi le indennità per due mesi, questi risanano il bilancio, forse la situazione non è poi così disastrosa … oppure no? 😉

Conoscevo la ferale notizia già da alcuni giorni, ma ho dovuto aspettare un po’ per scrivere questo post perché dovevo rimettermi dall’eccesso di riso che mi ha quasi provocato uno stiramento del diaframma e dei miei spettacolari muscoli addominali. 😆  Inoltre, mi ero preparato una replica molto articolata e argomentata che, però, si è rivelata, alla fine, troppo lunga per essere inserita in un post.

Ho passato, allora, dell’altro tempo per accorciarla e snellirla in modo da ridurla ad una dimensione accettabile. E sforbicia di qua e sforbicia di là, alla fine il risultato è stato:

ANDATE AFFANCULO!!

Restiamo con i piedi per terra

18 Novembre 2012 da Emilio Conti

Ieri sono comparsi sulla stampa locale1 due articoli: uno che ci riguarda indirettamente, ma, come capirete in seguito, non è poi così vero; mentre l’altro ci riguarda direttamente.

Nel primo2 veniamo informati che la Provincia di Pavia ha espresso parere contrario al raddoppio dell’impianto di incenerimento rifiuti di Corteolona (che però comporta una triplicazione della quantità di rifiuti bruciata). A prima vista sembrerebbe una buona notizia: se anche la Provincia si dichiara contraria forse il raddoppio verrà bloccato. E’ un’interpretazione, anche perché l’ente a cui spetta l’ultima parola in merito è la Regione. Di conseguenza, pur se la presa di posizione della Provincia di Pavia ha un certo peso, ciò non toglie che la Regione possa infischiarsene e dare parere favorevole. La notizia, quindi, potrebbe non essere così positiva come una lettura superficiale  potrebbe far intendere.

Nel secondo3 ci viene detto che la documentazione inerente all’impianto a biogas che dovrebbe costruirsi nel nostro comune è stata fornita ai vigili del fuoco dalla ditta che dovrebbe realizzare l’impianto. Nell’articolo si trae la conclusione che così l’iter per la realizzazione dell’impianto adesso sarebbe in discesa. Ma anche in questo caso la conclusione è, quantomeno a mio parere, non corretta perché il compito dei vigili del fuoco è accertarsi che vengano prese tutte le misure antincendio che la legge prevede, e analizzarle. Non spetta certamente a loro alcuna valutazione di impatto ambientale né esprimere pareri politici. Affermare, quindi, che per il semplice fatto che sia stata fornita tutta la documentazione richiesta ciò implichi un via libera all’impianto mi sembra piuttosto azzardato.

Quello che è invece preoccupante è proprio la posizione presa dalla Provincia in merito all’impianto Ecodeco. Vediamo perché. Dal momento che l’opinione della Provincia non è vincolante, con questa mossa Bosone prende i celebri “due piccioni con una fava”: se la Regione dovesse dare parere negativo ecco la dichiarazione” E’ stato anche merito nostro che fin dall’inizio ci siamo dichiarati fermamente contrari al raddoppio dell’impianto: la nostra posizione è stata premiata!” Se, al contrario, la Regione darà parere favorevole la dichiarazione sarà la seguente: “Siamo indignati per una decisione che non ha tenuto in nessun conto il nostro parere né quello dei cittadini”. E così la colpa verrà attribuita completamente alla Regione e Bosone farà, in entrambi i casi,  sempre una bella figura.

Ma che relazione può intercorrere tra la dichiarazione della Provincia a proposito dell’inceneritore di Corteolona  e l’impianto a biogas a Belgioioso? Sono personalmente convinto che la nostra Provincia sia favorevole ai cosiddetti impianti a biomasse, opinione che mi sono fatto leggendo le prese di posizione della Provincia riguardo all’impianto di Casei Gerola (vedi anche il post Centrale a biomasse? No grazie!) e a quello che si vorrebbe fare a Stradella, dove, nonostante il Comune si sia dichiarato contrario, l’iter prosegue con la benedizione, appunto, della Provincia. La conclusione mi sembra ovvia: la Provincia si dichiara contraria ad un impianto inquinante (l’inceneritore di Corteolona – ma non può farci niente) perché è favorevole ad impianti ecologicamente (a parole) compatibili. Per essere ancor più chiari ed espliciti: la contrarietà all’Ecodeco diventa un’arma per la realizzazione dell’impianto di Belgioioso. Come dire: “Vedete? Se siamo contrari a Corteolona e non a Belgioioso significa che la centrale a biomasse non è pericolosa!”.

Con la bella prospettiva che alla fine ci ritroveremo sia con il raddoppio dell’inceneritore di Corteolona che con l’impianto a biomasse a Belgioioso.

Staremo a vedere.

  1. La Provincia PAVESE []
  2. No al raddoppio Ecodeco la Provincia vota contro” – pag. 25 con richiamo in prima pagina sotto al titolo “Bosone boccia Ecodeco bis []
  3. Gassificatore, c’è l’ok dei vigili del fuoco si decide a dicembre” – Pag. 25 []

Che schifo!

15 Novembre 2012 da Emilio Conti

Divide et impera: un detto latino che non morirà mai. Era inevitabile? Forse, ma non ci credevo troppo. Sulla stampa locale certe ambiguità non mi erano sfuggite, anche perché il “pollo” ormai è arcinoto. Vi starete chiedendo a chi e a cosa mi sto riferendo, ma chi ha letto la stampa locale di oggi avrà già capito al volo tutto.

Oggi, infatti, sulla stampa è apparso un articolo dal titolo “Inceneritore raddoppiato – Comuni divisi sul «no»1 che racconta l’ennesima puntata della fiction “Raddoppio inceneritore di Corteolona” in cui si vedono i protagonisti, nei panni dei sindaci della Bassa, dividersi sul NO alla sua (dell’inceneritore) realizzazione. La sceneggiatura racconta che il sindaco di Santa Cristina abbia presentato un documento contrario al raddoppio, documento condiviso anche dai sindaci dei comuni di Albuzzano, Badia, Chignolo, Gerenzago, Inverno, Linarolo, Miradolo, Monticelli Pavese e Spessa. Ma, guarda un po’ la coincidenza, il sindaco di Filighera,  l’indipendente2 Pernice ne presenta un altro che, stando a quanto si può leggere nell’articolo citato, sarebbe anch’esso per il NO “ma più sintetico” e che raccoglie l’adesione dei sindaci dei comuni di Belgioioso (toh!!!), Costa de’ Nobili, Magherno, Pieve Porto Morone (lo stesso comune che ha fatto causa alla fonderia per l’inquinamento e, perdendola, dovrebbe rimborsare ai titolari una paccata di euro: fonderia no, inceneritore sì?), San Zenone, Torre de’ Negri (ma va?), Valle Salimbene (ma va?), Vistarino, Zerbo (ma va?), Copiano (ma va?) e Villanterio.

Il sindaco di Santa Cristina, Grossi, afferma che all’incontro, organizzato nel suo Comune, le assenze erano numerose il che farebbe “pensare a una regia occulta per dividere il territorio su un problema tanto importante e delicato“. Le prove non le ho, ma temo che il sindaco abbia completamente ragione. Interessanti le dichiarazioni sia della Pernice (“chiediamo anche garanzie per il futuro, con maggiori controlli sulla viabilità” – ricorda qualcuno?) che del nostro sindaco (“Chiederemo nuove infrastrutture qualora l’impianto venisse realizzato“).3

Così come il sindaco Grossi ha sacrosanta ragione nell’affermare che “Non si mercifica la viabilità con l’ambiente” è ormai palese che è in atto uno scambio tra raddoppio dell’inceneritore e costruzione della tangenziale a Belgioioso,4 come già da tempo vado sostenendo e come, non più di sette giorni fa, avevo ribadito nel poscritto del post Come volevasi dimostrare, nel quale sottolineavo che non c’è solo la questione del raddoppio dell’inceneritore, ma anche il raddoppio della discarica.

Più passa il tempo e più la nostra amministrazione comunale mi disgusta!

  1. La Provincia PAVESE – Pag. 22 []
  2. Da Zucca []
  3. Tutte le sottolineature sono mie []
  4. Tangenziale che, comunque, credo non verrà realizzata visti i pesanti interessi che andrebbe a colpire []

Si stava meglio quando si stava peggio?

12 Novembre 2012 da Emilio Conti

E’ da un po’ di tempo che mi pongo la domanda che dà il titolo a questo post e sono giunto alla conclusione che forse, anche a causa del mio inguaribile pessimismo, la risposta sia positiva. Appartengo ad una generazione di nati appena dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, un generazione che è cresciuta con il mito del progresso, con l’idea che la società non poteva che migliorare, i cittadini avere sempre più peso nella vita democratica della nazione acquisendo così sempre maggiori diritti. Ma che progresso c’è stato negli ultimi cinquant’anni? Certo il computer, l’Internet e tutto ciò che è connesso alla cosiddetta “era digitale”; i telefoni cellulari; automobili sempre più accessoriate ed “intelligenti” che si vendono sempre meno; e poi? Parlando dei diritti, dopo il divorzio e la legge sull’aborto, quali novità ci sono? Staminali? Gravidanza assistita? Diritti per gli omosessuali? Ora di religione nelle scuole? Un deserto!

Non solo non si è “progredito”, ma, a volte, si sono fatti anche dei passi indietro. Ad esempio stuprando il territorio con la cementificazione selvaggia (magari al grido della “salvaguardia dell’ambiente”) e la vera e propria violenza agli edifici tipici (non necessariamente con valore artistico) cambiandone i connotati, contribuendo in tal modo a cancellare la memoria. Tutto questo è maggiormente visibile a livello locale (e su questo argomento ho già avuto modo di intervenire nel lontano novembre 2008 con il post L’ultimo angolo che è sempre attuale).

Ma è dal confronto visivo tra il prima e il dopo che si ha immediatamente l’idea  del regresso avvenuto. Più sotto pubblico quattro fotografie1 del viale della stazione di Belgioioso (Via Roma).  Nella prima si vede il viale come si presentava nel 1935, qualche anno dopo la piantumazione. La seconda fotografia è del 1976 e, come potete vedere, il viale è completamente integro: tutte le piante sono presenti. La terza e quarta fotografia mostrano il viale com’è oggi. Non credo ci sia bisogno di alcun commento! Un viale disastrato. Se le piante devono essere abbattute perché malate, se si vuole veramente preservare un viale, quelle abbattute vanno sostituite con altre della stessa specie. Viceversa, da noi, c’è qualcuno che non perde occasione di parlare di “difesa dell’ambiente” e poi rovina viali quasi secolari, non per far posto a un dehor, non per far posto a un gazebo, ma bensì ad un bel e mastodontico ombrellone!

Decisamente stiamo tornando indietro.

Foto 1 – Anno 1935

Foto 2 – Anno 1976

Foto 3 – Anno 2012

Foto 4 – Anno 2012

  1. Le prime due sono tratte dall’Album “Belgioioso ieri ed oggi”  edito dalla Pro Loco nel 1976. Le ultime due sono mie. []

Com’è bella la città, com’è servita la città!!

10 Novembre 2012 da bsìa

Oggi notiziona strepitosa sulla stampa locale!!! Titolo: “Treno a un solo vagone – Di nuovo caos nella Bassa“.1 Stando all’articolo sembrerebbe che da giovedì scorso sulla nostra gloriosa linea ferroviaria, la ultra secolare Pavia-Cremona, sia in esercizio un bel trenino formato, udite udite, DA UN SOLO VAGONE!!!!! 😯

I pendolari hanno avuto, alla notizia, chi un’erezione chi un orgasmo dalla gioia per essere destinatari di così stratosferico servizio!!

E il capo indiscusso della nostra città? E’ da qualche parte? Qualcuno l’ha sentito profferire qualcuna delle sue inestimabili perle di saggezza? Niente da dire? Indignazione per siffatto (dis)servizio di trasporto? Certo che no! Mica stiamo parlando del Belgioioso Festival! Mica si sta parlando del favoloso maniero!

Pendolariiii . . . andate affanculo!!!!

  1. La Provincia PAVESE – pag. 25 []