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Castello e cittadini consapevoli

10 Maggio 2012 da Emilio Conti

È da qualche tempo che riceviamo le annotazioni di una nostra concittadina a commento e puntualizzazione dei nostri post riguardanti le spese del Castello (ma non solo). Dal momento che queste sue riflessioni, oltre a dimostrare attenta partecipazione alla vita politica del paese, sono molto interessanti, Le avevo chiesto il permesso di pubblicarne qualcuna. Il permesso mi è stato accordato con l’unica condizione di non pubblicare il suo vero nome (che ci vuol fare, sindaco Zucca, molti pensano che lei non solo non sia un politico di aperte vedute, ma pure parecchio suscettibile e, magari, anche un po’ vendicativo). La mail che pubblico di seguito l’ho ricevuta due giorni fa e, per ovvi motivi che la nostra lettrice capirà, è stata da me leggermente modificata in un punto. La firma è un nome di fantasia (evidentemente). Buona lettura.

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Ho visitato oggi dopo qualche giorno di assenza, le vostre pagine del blog. Ho letto con attenzione il post relativo ai lavori presso i locali del castello da destinare a bar.
Penso che la frase con risvolti sociali, contenuta nella delibera 66 del 30/04/2012, sia espressamente individuata per ricondurre a fini socio ricreativi la destinazione d’uso del bar, che altrimenti come attività commerciale non sarebbe ammessa all’interno della struttura del castello (nella porzione pubblica).
Mi stupisco sempre più della disinvoltura con la quale l’ufficio tecnico applichi le normative nazionali e regionali vigenti sulle opere pubbliche e sull’edilizia, (…)
Eventuali progetti  per lavori su beni vincolati (il castello lo è) possono essere approvati dalla giunta comunale esclusivamente previa acquisizione del parere favorevole sul progetto da parte della soprintendenza.
Questo vale sia se si applica il testo unico sull’edilizia (art. 20 comma 10 del DPR 380/2001) che il testo unico sui lavori pubblici di cui al Dlgs 163/2006 relativo alla parte che regolamenta i progetti e la loro approvazione (progettazione definitiva).
Dal testo della delibera si evince che il parere non è ancora stato acquisito e l’amministrazione approva il progetto individuando che chi farà le opere deve tener conto delle eventuali prescrizioni che la soprintendenza darà.
Un caso unico … perché la soprintendenza potrebbe anche non approvare affatto il progetto o lo potrebbe autorizzare condizionandolo a modifiche sostanziali.
Ed una volta realizzate le opere????????????????? ABUSO????????????
D’altronde anche per la centrale a biomasse (o scusate mi sono sbagliata……………. il gassificatore) il bando e la delibera dell’ufficio tecnico non contenevano alcun riferimento normativo.

NEL REGNO DEL VOSTRO SINDACO E NOSTRO PRESIDENTISSIMO LA LEGGE NAZIONALE E REGIONALE E’ STATA FORSE SOSTITUITA DA REGI DECRETI?

un saluto
Fata_Morgana

Biomasse e disinformazione

9 Maggio 2012 da sgur_di_tri

Da qualche giorno, sul sito internet del Comune di Belgioioso, sono disponibili due documenti dal TitoloImpianto micro cogenerazione. Alcune opinioni, il primo della “Lega Ambiente” e il secondo del “Movimento 5 Stelle” di Beppe Grillo.

Strano, ci siamo detti, per quale motivo sul sito del Comune vengono pubblicati documenti (non istituzionali) che parlano in senso positivo di impianti di “micro cogenerazione”, proprio mentre lo stesso Comune sta per realizzare un impianto di “piccola cogenerazione” (ripeto: di “piccola cogenerazione”)? E’ di quest’ultimo tipo di impianto che si dovrebbe parlare! O no!?

Vi state forse chiedendo qual è la differenza fra i due tipi di impianti? Semplice, perché è la Legge italiana che ce lo spiega.

Infatti, il Dlgs. n. 20 dell’8 febbraio 2007 “Attuazione della direttiva 2004/8/CE sulla promozione della cogenerazione”, al comma 1 dell’art. 2 (Definizioni), ai punti d) ed e) così definisce i due tipi di impianti:

d) unità di MICRO cogenerazione: un’unita di cogenerazione con una capacità di generazione massima inferiore a 50 kWe (chilowatt elettrico);

e) unità di PICCOLA cogenerazione: un’unità di cogenerazione con una capacità di generazione installata inferiore a 1 MWe (Megawatt elettrico).

Come potete vedere non sono la stessa cosa, e visto che “1 MWe” corrisponde a “1.000 kWe”, la differenza fra i due tipi di impianti c’è, eccome! Ed è una differenza sostanziale!

Il calcolo è presto fatto: un impianto di “piccola cogenerazione” (fino a 1 MWe) è ben 20 (venti) volte più grande di un impianto di “micro cogenerazione” (fino a 50 kWe).

A questo punto, la domanda è: a quale scopo l’Amministrazione comunale pubblica documenti che NULLA hanno a che fare con un impianto di “piccola cogenerazione” (1 MWe) che la stessa Amministrazione sta per realizzare? Cosa si vorrebbe dimostrare?

Noi un’idea ce l’abbiamo, e voi? Meditate gente, meditate!

Comitato pro gassificatore: solo per il nostro bene?

8 Maggio 2012 da Emilio Conti

Ho letto con molta sorpresa (ma sorpresa in senso negativo) l’intervista rilasciata dal Dott. Massimini alla stampa locale e pubblicata ieri sotto al titolo: “A Belgioioso nasce il comitato che dice sì al gassificatore”.1 Sorpresa perché alcune dichiarazione lasciano perplessi mentre altre sono palesemente false.

Il Dott. Massimini si qualifica come “portavoce” del gruppo a difesa dell’impianto. E dichiara: “Il comitato è nato per prendere le distanze da una politica che da oltre 40 anni sostiene di pensare alla gente e che invece porta avanti solo battaglie personali”. C’è da chiedersi dove abiti il Dott. Massimini, visto che a Belgioioso abbiamo un sindaco espertissimo in “battaglie personali”, ma forse avrebbe fatto meglio a esplicitare con più chiarezza cosa voleva dire con quella sua affermazione.

E più avanti: “Siamo convinti che il gassificatore non comporti danni per la salute (…)”. Forse il Dott. Massimini non ha assistito alla presentazione dell’impianto fatta dalla ditta costrutrice perché altrimenti dovrebbe sapere, come è stato detto chiaramente, che si tratta di un impianto prototipo, e prototipo significa sperimentale! Nel caso il Dott. Massimini non abbia il tempo di fare una rapida ricerca, ecco come viene definito un prototipo sulla Piccola Treccani: “Primo esemplare, modello originale di una serie di realizzazioni successive (spec. con riferimento a congegni e macchine), costruito, per lo più artigianalmente, nella sua grandezza normale, suscettibile di collaudi e perfezionamenti allo scopo di migliorarne le prestazioni e aumentarne la sicurezza, e su cui è basata poi la costruzione in serie”. Il Dott. Massimini sostiene, quindi, che piazzare un impianto-prototipo tra le case del paese e a fianco delle scuole sia assolutamente sicuro. Fa piacere sapere che ci sono uomini con queste “certezze”. La verità però è un altra, come ben testimonia l’assemblea tenutasi a Sesto Calende dove la Ely, la stessa società che vuole costruire l’impianto a Belgioioso, vuole costruirne uno simile. La potete leggere cliccando qui. Vi consiglio di leggerla con molta attenzione perché, tra l’altro, scoprirete, ad esempio, che il problema traffico di mezzi pesanti non riguarda solamente l’apporto del legno per il funzionamento della centrale, ma anche lo smaltimento del carbone che è il risultato finale del processo. e questo aspetto è stato accuratamente celato.

Proseguendo nella sua smania dichiarativa, il Dott. Massimini arriva perfino a sostenere il falso quando afferma che “Siamo d’accordo con questo impianto che anche il movimento 5 Stelle e le associazioni ambientaliste considerano tra quelli che tutelano di più la salute pubblica.”. Non so gli ambientalisti, ma Grillo non ha MAI sostenuto una cosa simile. Il Dott. Massimini farebbe meglio a frequentare di più la rete, sia il blog di Grillo sia, ben più modestamente, il nostro quando abbiamo pubblicato due video (uno proprio del comico genovese e l’altro della Gabanelli) nel post Centrali a biomassa. Sicuramente gli sarà sfuggito.

Il motivo dichiarato della nascita di questo comitato, però, non mi ha affatto convinto e le dichiarazioni del Dott. Massimini non hanno fatto altro che rafforzare questo mio convincimento.

  1. La Provincia PAVESE – 7.05.2012 – pag. 14 []

Dilettantismo deleterio

7 Maggio 2012 da Emilio Conti

Sulle conoscenze tributarie di questa amministrazione ho sempre avuto seri dubbi. La loro conoscenza della materia è subito apparsa “carente” (eufemismo) tanto che è proprio ad una scelta tributaria del sig. Zucca che dobbiamo la nascita di questo blog.

Per anni questi signori hanno ammorbato l’aria, complice una stampa locale incompetente, succube o, peggio, collusa, con le loro dichiarazioni senza senso a proposito della presunta equità nell’applicazione dell’addizionale comunale Irpef. In particolare quella sulla “quota esente” che è stata “continuamente aumentata” e che solo per questo sarebbe indice di somma equità.

Più e più volte abbiamo evidenziato nei nostri post quale fosse l’idiozia insita in quel tipo di ragionamento (provate a digitare le parole “quota esente” nella casella di ricerca del blog e controllate quanti post saltano fuori).

Adesso invece fanno una brutale retromarcia. Stando a quanto pubblicato sulla stampa locale1 i nostri “amministratori” hanno deciso di diminuire la celeberrima quota esente, portandola da 14500 euro a 7500 euro. Quasi un dimezzamento (precisamente meno 48,28%). Addio equità? Si erano sbagliati? Ma non basta! In compenso aumenteranno la TARSU ed è il secondo aumento in due anni!

Ma la cosa ancor più grave è che stanno abbindolando i cittadini scherzando (e stavolta lo stanno facendo veramente col fuoco) sull’Imu che sarebbe ridotta “al minimo” grazie alla costruzione della centrale a biomasse. E le menzogne continuano, perché la riduzione di aliquota prevista è solamente dello 0,05%. Dal momento però che il governo dà la possibilità ai Comuni di variare l’aliquota dello 0,2% (due per mille) in più o in meno, se veramente la si voleva portare ai minimi la si sarebbe dovuta ridurre molto di più portandola allo 0,20% anziché allo 0,35% (0,4% meno 0,2% = 0,2%).

Ma quello che è veramente intollerabile è il fatto che una amministrazione appoggiata da esponenti del Pd continui a portare avanti politiche fiscali di destra! Ma forse sono io che sono un ingenuo, visto come si sta comportando quel partito a livello nazionale (e non solo).

  1. Zucca tiene l’Imu ai minimi ma aumenta la tassa sui rifiuti” -La Provincia PAVESE – 7.05.2012 – pag. 13 []

Si fa presto a dire giovani

6 Maggio 2012 da sgur_di_tri

Ne avevamo già parlato di sfuggita nel dicembre scorso con il post “Il Castello di Belgioioso prossimo venturo”, della decisione dell’Amministrazione comunale di Belgioioso di affittare a privati lo spazio del Castello denominato “Cristina da Belgioioso” per aprirvi un bar.

Ora sembra proprio che il nuovo bar (che, a quanto pare, sarà un “Lounge bar”)1 stia veramente per arrivare, perché la Giunta, con la Delibera n. 66 del 30 aprile 2012, ha autorizzato l’affittuario a fare i lavori di sistemazione dei locali.

Ne parliamo oggi, non tanto per l’apertura dell’ennesimo bar a Belgioioso (cosa che ci lascia del tutto indifferenti), ma per una frase che abbiamo letto nella stessa Delibera e che ha attirato la nostra attenzione.

Nella frase si definisce il nuovo bar (riportiamo testualmente)quale punto di incontro per i giovani di Belgioioso(sic!),  quasi come se si volesse attribuire al nuovo bar una qualche “finalità sociale” per i giovani di Belgioioso.

Secondo voi come si dovrebbe interpretare questa puntualizzazione: verrà forse posto un limite d’età per poter entrare? E se così fosse, chi decide chi è giovane e chi no? Ad esempio, io sono giovane “dentro”!

E i giovani che non sono di Belgioioso cosa faranno, non potranno entrarvi? Verrà forse chiesto a tutti il “certificato di residenza “all’ingresso? Speriamo di no!

E cosa faranno invece coloro che giovani non lo sono più? Verrebbero inesorabilmente “dirottati” al Centro di aggregazione “Al Liston”, che dista poche decine di metri dal bar? Chissà, staremo a vedere!

  1. Per chi non lo sapesse “Lounge” è un vocabolo inglese che letteralmente significa salotto, divano, da cui deriva poi il termine “Bar Lounge” (o “Lounge bar”) che identifica un particolare tipo di locale pubblico che eroga gli stessi servizi dell’American bar. In più il “Lounge bar” è dotato di una particolare eleganza, generalmente piccoli salotti, da cui appunto il nome, in cui è quasi sempre presente, come sottofondo, un genere di musica, la “Lounge music”, volta a rilassare i clienti. Da Wikipedia []

Le biomasse e i Sindaci viscontei

3 Maggio 2012 da sgur_di_tri

Pochi giorni fa, sul sito internet del Comune di Belgioioso, è stata pubblicata una “Comunicazione dei Sindaci del Basso Pavese” dal titolo “I Sindaci del Basso Pavese condividono l’iniziativa di energia rinnovabile di Belgioioso” (potete leggerla cliccando sul titolo in giallo).

Un titolo che a me è sembrato chiaro, dal quale ho arguito che “i Sindaci del Basso Pavese”, essendo d’accordo sull’iniziativa del Comune di Belgioioso di realizzare un cogeneratore a biomasse sul proprio territorio, hanno sentito il bisogno di sottoscrivere congiuntamente un comunicato di condivisione, per far sapere a tutti questo loro convincimento.

Beh, non ci crederete, ma nel testo del documento non ho trovato il benché minimo cenno (neanche di striscio) al Comune di Belgioioso e men che meno a qualche sua specifica “iniziativa di energia rinnovabile”! Niente di tutto questo!

Si parla invece del protocollo di Kioto, delle direttive Ue, del piano del governo sulle energie rinnovabili, della necessità di puntare al risparmio energetico, delle politiche ambientali da perseguire, dei controlli degli impianti, della salute dei cittadini da salvaguardare e via discorrendo.

Insomma un testo dal contenuto politicamente ineccepibile, pieno di ottime intenzioni e di principi sacrosanti, che “vola alto”, ma di una ovvietà e di una banalità disarmanti!

Ma allora, se nel testo della comunicazione non si parla né del Comune di Belgioioso né del suo gassificatore, viene da chiedersi: quale sarebbe “l’iniziativa di energia rinnovabile di Belgioioso” (citata nel titolo) che i Sindaci “condividono”? Ci si è forse dimenticato di inserirla nel testo? Manca forse qualche riga?

Per saperlo non possiamo fare altro che girare la domanda agli stessi Sindaci: chi meglio di loro potrebbe dirlo, visto che hanno sottoscritto il documento (titolo compreso)? O no!?

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Nel titolo della comunicazione si parla di “Sindaci del Basso Pavese“, mentre nel testo per ben tre volte sono nominati i “Comuni del Consorzio Terre Viscontee” (sic!): si tratta forse di un Consorzio di nuova costituzione oppure è il “Consorzio del Basso Pavese” che ha cambiato denominazione? Mistero visconteo!

Un’incantevole passeggiata – seconda parte

2 Maggio 2012 da Emilio Conti

La prima parte potete leggerla qui.

Un giorno infrasettimanale agli inizi di settembre 2011

Ore 8.50
Usciamo allo svincolo di Brig Zentrum e ci avviamo al parcheggio sotterraneo che si incontra sulla destra della strada, appena prima di arrivare nel centro di Briga. Entriamo e posteggiamo. Il parcheggio è ben illuminato e videosorvegliato e non costa neanche troppo, soprattutto se paragonato ai parcheggi di Pavia: 0,60 CHF1 all’ora, vale a dire mezzo euro!! Calziamo gli scarponi da trekking, ci mettiamo in spalla gli zaini e usciamo. Il parcheggio si trova a non più di cento metri dalla piazza principale, dove troviamo un’insolita animazione. Imbocchiamo la Bahnhofstraße, lunga non più di trecento metri, e alle 9.00 siamo davanti alla stazione da dove parte l’autopostale delle 9.18 per Blatten (ma non solo quello, ovviamente). Con il passare dei minuti la folla degli escursionisti continua ad aumentare, neanche ad agosto c’era così tanta gente. Appena dopo le 9.10 arriva l’autopostale. Gli escursionisti ordinatamente iniziano a salire e a fare il biglietto. Io intanto mi chiedo come cavolo riusciremo ad entrarci tutti. Ed infatti … Ed infatti, ad un certo punto, ecco spuntare un elvetico energumeno che si piazza davanti all’ingresso dell’autopostale e, sbraitando qualcosa in tedesco, blocca l’accesso al bus. Renzo ed io ci guardiamo, nessuno dei due ha capito una mazza. E mo’?  Mi guardo attorno e vedo gli altri escursionisti, che come noi non sono riusciti a salire, starsene tranquilli e beati. La mia preoccupazione è che gli autopostali fanno coincidenza con le partenze (ed arrivi) delle funivie. Dovremo perdere una mezz’ora aggiuntiva (intervallo che intercorre tra una corsa e la successiva della funivia)? Niente paura, gente, siamo in Svizzera! L’autopostale delle 9.18 parte con un paio di minuti di ritardo e non si è ancora immesso sulla strada principale che ecco spuntarne un altro con in bella mostra la scritta Blatten. Si ferma e carica quelli che erano rimasti. Saliamo anche noi e facciamo il biglietto: solo andata a Blatten 5,80 CHF.2 Il nostro bus parte alle 9.28. Il tempo per raggiungere Blatten è di circa 20 minuti.

Ore 9.50
Nessuna fermata intermedia. Arriviamo a Blatten proprio all’ora in cui dovrebbe partire la funivia. Niente paura anche in questo caso, gli addetti sanno già tutto e hanno ritardato la partenza. Dobbiamo fare i biglietti con andata Blatten-Belalp ma con ritorno Riederalp- Mörel. Il costo è di 21,40 CHF (si può pagare anche in euro). La cabina è stracolma, siamo pigiati come delle sardine. Reggera? 🙄

Ore 10.10
Eccoci a Belalp. All’uscita dalla stazione della funivia verifichiamo se l’abbigliamento va ancora bene. Siamo partiti, infatti, dai 678 metri di altitudine di Briga e siamo arrivati a 2094. Fa un po’ più fresco, ma niente di che, l’abbigliamento va bene così. Ci incamminiamo per la strada sterrata che porta all’Hotel Belalp dietro il quale ha inizio il sentiero. L’hotel dista un paio di chilometri che percorriamo tranquillamente discorrendo del più e del meno, e guardando il panorama (Briga, Rosswald, il passo del Sempione).

Ore 10.40
Siamo arrivati alla terrazza naturale che si trova dietro all’Hotel Belalp (con la sua caratteristica chiesetta che sarà visibile lungo tutto il percorso) che permette la vista sul ghiacciaio dell’Aletsch, lo Sparrhorn, l’Aletschhorn, l’Eggishorn e Riederfurka, e dove inizia il sentiero. Scattiamo qualche foto e partiamo.

— §§§ —

Il sentiero, all’inizio, è molto ampio ma va percorso con un minimo di attenzione perché a destra c’è il vuoto. Siamo per sempre in montagna. Ma chi dovesse soffrire di vertigini non deve preoccuparsi, basta tenersi a sinistra a ridosso della montagna. Si perde rapidamente quota fino ad oltrepassare un “canalino“, dopo di che la discesa diventa più dolce e meno esposta. Rimane solo un punto esposto e  dove il sentiero non è molto largo. Ma qui sono state poste della catene che servono da “corrimano” per coloro che hanno qualche problema con il vuoto. Comunque il tratto non è più lungo di dieci metri. Si arriva ad un bell’alpeggio con varie baite e una cappella dove, solitamente, gli escursionisti fanno una prima breve sosta per uno spuntino e dove si possono fare strani incontri. Il sentiero continua senza più alcuna difficoltà.

Ore 12.30
Dopo quasi due ore di cammino eccolo finalmente il famoso ponte sospeso in tutto il suo splendore. Lo vediamo dall’alto e ci occorrerà ancora un quarto d’ora per raggiungerlo.

Ore 12.45
Siamo arrivati al ponte sospeso. Ci fermiamo qualche minuto a leggere il cartello esplicativo delle caratteristiche del ponte stesso, nonché le informazioni riguardanti il ghiacciaio dell’Aletsch (tra cui spicca la notizia del suo arretramento annuo di 50 metri) e quelle delle foresta che si trova sul versante opposto (che è in graduale espansione). Scattiamo qualche foto e aspettiamo pazienti che una scolaresca accompagnata da due (atletiche) insegnanti, proveniente dalla parte opposta, termini la “traversata”. Incomincio per primo l’attraversamento seguito da Renzo. Mi fermo ad un certo punto e do uno sguardo di sotto: siamo sospesi a 80 metri d’altezza. Quando si attraversa, il ponte oscilla leggermente sia verticalmente (per il peso di chi ci sta camminando sopra) sia orizzontalmente (per il vento) dando la sensazione del beccheggio di una nave! 😆  La traversata non dura molto (sono “solo” 124 metri) e, appena arrivato dall’altra parte, scatto una foto al Renzo in arrivo (in tenuta “olandese”). 😆  Da questo momento cominciamo a salire. Fatti un centinaio di metri, diamo un’ultima occhiata al ponte.

Ore 13.00
Arriviamo al bellissimo e caratteristico Grünsee (lago verde), appena sopra al ponte, segnalato come area pic-nic. Ci fermiamo anche noi, tra i molti escursionisti, perché è ora di divorare qualche panino, addentare qualche frutto e qualche barretta di cioccolato. Durante la “pausa pranzo” discutiamo del più e del meno, sulle impressioni del ponte e del sentiero.

Ore 13.45
E’ ora di incamminarci, per arrivare ad Riederfurka mancano circa un paio d’ore e 450 metri di dislivello. Raccogliamo i rifiuti,  ci ricarichiamo gli zaini in spalla ed eccoci, ben ritemprati, affrontare la salita attraverso l’Aletschwald (foresta dell’Aletsch). Durante la risalita non c’è niente da rimarcare, tranne il bel sentiero ombroso tra i larici.

Ore 15,45
Ce l’abbiamo fatta. La prima cosa che si incontra a Riderfurka è un bar-chalet con terrazzo dove troverete torme di svizzeri assetati tracannare schiumosi boccali di birra. Appena più in là e un po’ più in alto, però, si trova la bellissima villa Cassel, sede del Centro Pro Natura Aletsch. Ancora qualche scatto fotografico al panorama visibile da dietro la villa e poi si incomincia la discesa dei 128 metri che ci separano da Riederalp.

Ore 16.05
Raggiungiamo la stazione della cabinovia di Riederalp e ci “imbarchiamo”.

Ore 16.20
Siamo arrivati a Mörel. Usciamo dalla stazione della cabinovia, attraversiamo la strada e raggiungiamo la stazioncina ferroviaria distante non più di cento metri. Facciamo i biglietti per Briga (costo 5,00 CHF) e aspettiamo il treno delle 16.30 che arriva, manco a dirlo, in perfetto orario.

Ore 16.40
Eccoci di nuovo a Briga. Ci incamminiamo verso il posteggio. Solita animazione. Alle 16.55 partiamo da Briga e alle 19.30 scarico Renzo a Pavia. Alle 19,45 sono a Belgioioso. Gran bella giornata di trekking.

Note
Per chi volesse cimentarsi nell’impresa:

Abbigliamento: buoni scarponcini da trekking (ma c’è anche qualche fuori di testa che usa le scarpe da ginnastica: sconsigliatissime), una giacca antivento, zainetto, un pile di scorta (non si sa mai), copricapo, ombrellino o mantellina per pioggia.

Costi (in franchi svizzeri riferiti all’anno 2011): 5,80 autopostale per Blatten da Briga, 21,40 funivia andata Blatten-Belalp ritorno Riederalp-Mörel, 5,00 treno da Mörel a Briga, circa 6,00 per il posteggio.

Percorso – Lunghezza del percorso: poco più di 10 Km. Dislivelli: in discesa 500 m., in salita 450 m. e in discesa 125 m. Qui trovate il profilo altimetrico.

Durata: 5 ore circa (più o meno, in dipendenza dal grado di allenamento e senza contare le soste).

Periodo consigliato: da metà giugno a metà settembre.

Consiglio: noi abbiamo fatto il percorso da Belalp a Riederalp. Nulla vieta di farlo al contrario, da Riederalp a Belalp. Io però lo sconsiglio. Infatti da Belalp al ponte il sentiero è quasi completamente allo scoperto; questo significa poter ammirare tutto il panorama circostante in ore ancora relativamente fresche. Dal ponte a Riederalp, invece, il sentiero lo si percorre nelle prime ore pomeridiane ed il caldo è maggiore oltre ad essere in salita: meglio farlo, dunque, all’ombra della foresta dell’Aletsch.  Salire, invece, dalla parte opposta nelle prime ore del pomeriggio sotto al sole e con un dislivello, seppur di poco, maggiore è impresa non molto sensata! O da masochisti. 😆

  1. Franco svizzero []
  2. Ho scoperto successivamente che per ragioni di sicurezza gli autobus non accettano passeggeri che rimangono in piedi, tutti devono essere seduti. []

Castello di Belgioioso: il restauro continua – 18

1 Maggio 2012 da sgur_di_tri

Continuando nell’operazione “trasparenza” sulle spese che l’Amministrazione comunale di Belgioioso sta sostenendo per il restauro del Castello, oggi vi proponiamo la Determina n. 66 estratta dall’Albo pretorio on-line del Comune.

Determina n. 66 del 11 aprile 2012, avente per oggetto:Area lavori pubblici e territorio: opere di restauro della sala quadrata e dei locali limitrofi ala Nord del Cortile sud est del Castello di Belgioioso: Lavori complementari Lotto 2 A/3. Approvazione 2 SAL.

Con questa determina, l’Amministrazione comunale stabilisce di “impegnare” la somma complessiva di € xxxxxxxxxx (IVA compresa) all’impresa incaricata dei lavori.

Importo della determina di questo post: € xxxxxxxxxx

Il totale complessivo delle determine finora pubblicate: € 3.254.498,26 + xxxxxxxxxxxx

Alla prossima!

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Purtroppo, come potete vedere, al posto degli importi abbiamo messo una serie di x, in quanto della Delibera n. 66 disponiamo solo il titolo. Infatti, all’Albo Pretorio on-line del Comune di Belgioioso, alla data odierna, il contenuto della Delibera non è visibile; non appena lo sarà, provvederemo immediatamente ad aggiornare gli importi del post.