Too Cool for Internet Explorer

Dite no al raddoppio dell’inceneritore

7 Ottobre 2010 da Emilio Conti

E’ stata aperta una petizione on-line per dire no al raddoppio dell’inceneritore di Corteolona. L’iniziativa è meritoria pertanto invito i frequentatori del blog ad aderire all’iniziativa. Di fronte al silenzio clamoroso della nostra amministrazione comunale almeno i cittadini potranno dire la loro.

Ricordo che per il nostro paese il danno è doppio, innanzitutto perché Belgioioso rientra pienamente nel raggio dei 7/7,5 kilometri dal camino dell’inceneritore e quindi è soggetto alla ricaduta degli inquinanti da esso emessi; secondariamente (e questo è un problema che altri paesi non hanno o hanno in misura molto minore) per l’aumento del traffico pesante (e conseguente altro inquinamento) che attraverserà Belgioioso.

Per chi vuole aderire all’iniziativa ecco il link:

http://www.petizionionline.it/petizione/no-allampliamento-dellincenitore-di-corteolona/2127

La “promenade” de Rue Garibaldì!

5 Ottobre 2010 da sgur_di_tri

Nei giorni scorsi mi è capitato di raccogliere una notizia (che però mi dicono essere già stata anticipata da un giornale locale l’estate scorsa), riguardante un progetto per coprire con una struttura metallica il tratto di Via Garibaldi (tra gli alberi e i negozi) che va dalla Chiesa parrocchiale al Municipio.

Il progetto sarebbe promosso dall’Amministrazione comunale e dovrebbe essere già abbastanza definito se, come sembra, sarà discusso in una riunione di prossima convocazione fra la stessa Amministrazione comunale e i commercianti che “aprono” su quel tratto di strada.

Lo scopo sarebbe quello di creare un “corridoio coperto” a disposizione dei cittadini, i quali potranno dedicarsi allo “shopping” al riparo dalle intemperie, e che il Sindaco di Belgioioso, Prof. Zucca, avrebbe già battezzato col il termine francese di “promenade” (passeggiata, in italiano).

Di fronte a questa eventualità, i “rumors” darebbero i commercianti divisi sul da farsi. Alcuni sarebbero favorevoli (Non dovrò pulire la vetrina ogni volta che piove!”, “Meno male, butto via il tendone”, “Era ora! Come mai nessuno ci ha pensato prima?), altri decisamente contrari (Non serve!), altri perplessi (Quanto dovremo spendere?”, “Non è che d’estate si morirà dal caldo?”, “Di chi sarà la proprietà della struttura?”, “A chi sarà affidata la manutenzione [pulizia, raccolta delle foglie che cadono dagli alberi, verifica della stabilità, eventuali  riparazioni, ecc.?]”).

Si farà? Non si farà? Non lo sappiamo. La decisione definitiva sembra non sia stata ancora presa! Nel frattempo, noi attendiamo fiduciosi, anche perché bisognerebbe avere sottomano il progetto per giudicare con obiettività! In ogni caso, seguiremo la vicenda e vi terremo aggiornati sui suoi sviluppi.

Domanda finale: non è che questa notizia si colleghi a quanto riportato da Emilio nel suo post Sperando sia solo una voce maligna del 16 settembre scorso? Au revoir!

Nostalgia balilla

3 Ottobre 2010 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – www.alessandrorobecchi.it

Pancia in dentro, petto in fuori! At-tenti! Finalmente una buona notizia per la scuola italiana: i professori vengono licenziati a mazzi, i soffitti cascano in testa, le strutture fanno schifo e compassione, ma in compenso possiamo tutti tirare in aria i berretti e gridare hurrà per il solenne protocollo d’intesa firmato tra la ministra Gelmini, beata ignoranza, e il sor La Russa, il colonnello alla parata militare. In alto i cuori! Il protocollo d’intesa si ammanta di notevoli paroloni, roba forte qui nel Berlusconistan, come ad esempio “conoscenza e apprendimento della legalità e della Costituzione”.

Ma questa è la teoria, roba da comunisti. E’ la pratica che è più interessante, e prevede: “cultura militare”, “arrampicata”, “tiro con l’arco e con la pistola” (ad aria compressa, aggiunge pietoso il documento), senza contare “nuoto e salvamento” e “orienteering”. Insomma, una specie di incrocio tra i littoriali, il sabato fascista e i film con Alvaro Vitali, il tutto sotto l’occhio vigile di La Russa e della sciura Gelmini, eletta dalla lobby dei cacciatori nella patria della Beretta, pistola italiana. Protocollo d’intesa denominato “Allenati per la vita”, che insegna tra le altre cose anche il “pernottamento in luoghi ostili”, cosa che potrebbe tornare utile alle ragazze che restano bloccate nottetempo nei cessi di Palazzo Grazioli.

Non basta. A coronare il virile cimento arriverà alla fine una “gara pratica tra pattuglie di studenti” che varrà come credito formativo. “Mamma, non rompere che c’ho tre in matematica, perché ho preso ottimo nel passo del giaguaro!”. E’ così che si forma una classe dirigente, imparando a dire signorsì. Non si parla di bombe a mano e di sommergibili rapidi ed invisibili, ed è una notevole pecca dell’iniziativa (forse mancano i fondi), ma siamo certi che qualcuno porrà rimedio. Il tutto agli ordini di un centinaio di ufficiali in congedo, consapevoli che, dalle strutture alle finalità, dalle scale alle camerate, un liceo può somigliare perfettamente a una caserma. Il tutto, manco a dirlo, sponsorizzato da enti pubblici e privati, il che significa che l’ora di attività ginnico-militare (sic!) o la visita al poligono saranno finanziate dall’illuminata industria italiana: perché avere cittadini quando si possono avere soldati semplici?

L’intesa è per ora regionale (Lombardia) e riguarda le scuole medie superiori, ma non disperiamo: la nostalgia è una brutta bestia e la tentazione di vestire da Balilla anche i più piccoli si farà strada presto. Scritta in un esilarante burocrat-militarese, la circolare che informa la popolazione pare di suo un capolavoro satirico. Ed addirittura strepitoso è il passaggio teorico in cui si spiega che tanto dispiego di mezzi di aria, di cielo e di terra (e di pistole ad aria compressa) ha tra le altre finalità “il contrasto del bullismo”. Insomma, qualcosa tipo: “Mamma, c’era un bullo, ma l’ho fatto secco”. Molto educativo.

Naturalmente si sa come andrà a finire. Niente soldi per la benzina del cerchio di fuoco, due proiettili per settecento studenti, corsi di orienteering nel cortile della scuola e – se piove, nevica o tira vento – fornitura di speciali scarponi in cartone pressato, nella più pura tradizione dell’esercito italiano. E fin qui, naturalmente, al netto di incidenti, sempre possibili di fronte a una truppa riottosa e bambocciona come ci si immagina quella degli studenti. “Capitano, me so’ sbagliato… Ho spezzato le reni al prof di greco!”. Triste destino di un popolo imbelle a cui si chiede, “per fare gruppo”, di mettere l’elmetto a scuola. Cosa che del resto chiedono ormai anche le mamme più avvertite. “Mettiti l’elmetto Gino, che in aula ti casca il soffitto sulla capoccia”.

Cronache italiane, insomma. Alalà!

Castello di Belgioioso: il restauro continua – 2

2 Ottobre 2010 da sgur_di_tri

Boccata d’ossigeno per il Castello di Belgioioso! Stanno infatti per arrivare 400 mila euro di finanziamenti a fondo perduto1 direttamente dal Ministero dell’Economia! Certamente consentiranno di fare un altro passo in avanti nel restauro del vetusto maniero!

C’è da dire però che rimane ancora molto da fare! Dovete sapere infatti che la Giunta comunale ha recentemente approvato il progetto definitivo di restauro di altri ambienti del Castello per un importo totale di 1.199.968,38 euro (come possiamo leggere dalla Delibera di Giunta n. 204 del 15/9/2010 avente per titolo Approvazione progetto definitivo opere di restauro degli ambienti a destinazione polifunzionale nell’ala incompiuta del Castello di Belgioioso”).

Quindi, volendo fare oggi il punto della situazione, possiamo dire che i lavori finora realizzati porteranno ad  avere disponibili alcune sale che, come sappiamo, sono destinate ad ospitare l’ormai mitico Eco-centro regionale, mentre altri ambienti, come si può leggere dalla sopra citata Delibera, avranno una “destinazione polifunzionale”.2  E per il resto del Castello, invece, cosa si prevede? Altri misteri viscontei!

  1. Il finanziamento di 400.000 euro a fondo perduto proviene dal “Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio” (vedi qui) istituito nel 2008 presso il Ministero dell’Economia e rimpinguato con l’ultima manovra economica. Si tratta di un Fondo che ha suscitato non poco polemiche e che da più parti è stato chiamato “Legge mancia”. A questo proposito propongo un articolo apparso lo scorso agosto sul “Corriere della Sera” a firma di Sergio Rizzo (vedi qui). []
  2. Ma di ambiente polifunzionale non c’è già la Chiesa dei Frati? []