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Altro che 2,8%!

7 Gennaio 2010 da Emilio Conti

Ormai siamo tutti al corrente delle stangate che ci sono capitate tra capo e collo. Se ne è parlato sui giornali e nei telegiornali, e anche su questo blog.1

Che una delle cause principali dell’incremento dell’inflazione in Italia sia proprio la pubblica amministrazione (intesa in senso lato: governo centrale, enti locali e le varie  “authority”) è un dato noto da tempo (ma solo a chi segue l’economia, non certamente al cittadino comune): stiamo parlando, cioè, proprio di coloro che a parole dicono di volerla combattere. Di quanto qui sto sostenendo ne darò conto a breve.

Ma torniamo a noi: dicevamo che è di qualche giorno la notizia dei nuovi rincari. Tra questi vorrei soffermarmi sull’ennesimo incremento “invernale” del prezzo del gas metano. Come sapete il prezzo del gas scende in estate per risalire in inverno! In estate la domanda scende, quindi il prezzo scende; in inverno la domanda cresce e il prezzo fa altrettanto? 😥 Se fosse questo il motivo sarebbe una delle poche leggi economiche che funzionano da noi (al contrario del mercato immobiliare dove non acquista più nessuno ma i costruttori sembrano non accorgersene). Per il metano, dunque, ineluttabile come la morte, è arrivato l’annuale aumento che per l’anno in corso si attesta al 2 ,8%. Il primo compito che spetterebbe a chi di dovere dovrebbe essere quello di spiegare il motivo del rincaro. La spiegazione corrente è che il prezzo del metano segue il prezzo del petrolio, e dal momento che il petrolio è aumentato… Solo che il metano non è un derivato del petrolio, per cui dove sta il nesso? Problemi con l’Ucraina? Non sembrerebbe. Il motivo è che siamo alla solita speculazione.

Scontata la reazione delle associazioni dei consumatori. Ma dov’erano queste associazioni nel luglio del 2009? Sì, perché dal 1 luglio del 2009 l’authority ha approvato l’applicazione di un Fattore Correttivo alla quantità di mc. consumati. Questo “fattore correttivo”, la cui determinazione si basa su un calcolo piuttosto complicato, servirebbe a correggere il consumo indicato dai contatori che, a causa, tra l’altro, dell’altitudine della località in cui essi si trovano, sarebbe sottostimato. In pratica: il contatore indicherebbe un consumo inferiore a quello “reale” (per inciso: l’hanno scoperto dopo cinquant’anni?). Il “fattore correttivo”, che varia da luogo a luogo, per Belgioioso è 1,037377.2 Come funziona? Semplice: si moltiplica il consumo segnalato dal contatore per il “fattore correttivo”. Se, ad esempio, il vostro contatore avesse segnalato  un consumo di 100 mc. ve ne vengono fatturati 103,7377 (100 moltiplicato 1,037377): questo significa un aumento del 3,74%. Nessuno ha fiatato!

Adesso ecco il 2,8%, al che uno pensa immediatamente: “Caspita, 3,74 + 2,8 fa 6,54!! Altro che 2,8!!!”. Il bello è che la verità è anche peggiore, perché l’incremento totale è addirittura superiore. Infatti l’incremento del 2,8% viene calcolato dopo aver rettificato con il “fattore correttivo” la quantità consumata e questo fa si che l’incremento non sia del 6,54%, ma del 6,63%. Un esempio numerico vi chiarirà meglio il concetto. Supponiamo un consumo di 100 mc e un prezzo (antecedente al 1 di gennaio 2010) di 0,30 euro al mc.  Una bolletta emessa prima del 1 luglio dell’anno scorso avrebbe avuto un importo di 30 euro (100 x 0,30). Dopo il primo luglio la stessa quantità consumata e lo stesso prezzo avrebbero generato una bolletta di 31,12 euro (100 x 1,037377 [fattore correttivo] x 0,30). Dal primo di gennaio di quest’anno il prezzo aumenta del 2,8% e passa, quindi, da 0,30 euro a 0,3084 euro per cui lo stesso consumo (100 mc.) genererà una bolletta di 31,99 euro (100 x 1.037377 x 0,3084). La nostra ipotetica bolletta è aumentata dal primo semestre del 2009 al gennaio 2010 di 1,99 euro (31,99 – 30,00) per un incremento percentuale, appunto, del 6,63 (1,99 / 30).

Conclusione: in sette mesi la bolletta del gas metano è aumentata del 6,63%. Con un’inflazione inferiore al 1% si tratta di un bel incremento, non c’è che dire.

Ovviamente il nostro governo, del (NON) fare, tace. Anche questa è una misura anticrisi…per le lobby!

  1. Vedi il post “L’amore vince, l’odio perde!” []
  2. Provate a controllare le vostre bollette emesse successivamente al 1 di luglio del 2009 []

Che lo S-forza sia con noi!

6 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

All’interno del Castello di Belgioioso si sarebbero trovati resti di una torre sforzesca! Tanta era l’enfasi che traspariva da un articolo che la stampa locale nei giorni scorsi ha dedicato a questo fatto (“Il castello svela i suoi tesori” così titolava, e poi “Se i rilievi scientifici confermassero che la struttura risale agli Sforza, si dovrà riscrivere la storia di questo castello”, addirittura!), che ho pensato a chissà quali scoperte.  E poi invece ci troveremmo di fronte ai resti di una torre che non si sa ancora se di epoca viscontea o sforzesca.

Se anche fosse sforzesca, non vedo la singolarità del reperto, che non giustificherebbe, secondo me, tanta meraviglia, dal momento che gli Sforza succedettero ai Visconti nel predominio del Ducato di Milano (e quindi anche delle terre pavesi, ed è storicamente accertato che il Castello di Belgioioso esisteva già all’epoca dei Visconti). Si tratta molto prosaicamente di vedere quale forma avesse avuto in origine il Castello, e quali rimaneggiamenti abbia subìto nel corso del tempo (specialmente tra il 1600 ed il 1700), per giungere alla definitiva sistemazione della facciata con il prospiciente ampio giardino, come oggi la ammiriamo.

Va bene che siamo nell’era dell’”incrediiibbbile” (nevica in Gennaio: è incredibile!, fa caldo ad Agosto: è incredibile! Per me sarebbe incredibile, cioè da non credere, il contrario), ma tant’è. Aspettiamo quindi pazienti il prossimo ritrovamento (e il conseguente articolo).

Dare un rilievo così alla scoperta dei resti di una presunta “torre sforzesca”, mi è sembrato più che altro un aggancio (tipica modalità della “politica dell’annuncio”) per introdurre l’argomento di un prossimo (non si sa esattamente quando) intervento di ristrutturazione di una parte del Castello, per un costo di 700mila euro (di cui – non dimentichiamolo – ben 300mila euro sono completamente a carico del Comune di Belgioioso, e quindi dei contribuenti belgioiosini). Argomento sensibile questo, che è già stato trattato (e continua ad esserlo anche in questi giorni) sul blog, e su cui si avrà sicuramente modo di ritornare a parlare anche nel prossimo futuro.

P.S.  Per il titolo del post mi sono ispirato all’ormai mitico film di Mel Brooks “Balle spaziali”, di cui potete gustare qui una esilarante scenetta.

C’è un’emergenza! Chiamate il 118!

5 Gennaio 2010 da bsìa

125.300 euro per arredo urbano (50% coperto da un finanziamento regionale a fondo perduto: uha, uha, uha 😆 )

140.000 euro per nuovo scuolabus

87.000 euro per “pollicino” superattrezzato!! 😯

45.000 euro per la messa in sicurezza del campo sportivo

35.000 euro per il rifacimento dei campi del bocciodromo

60.000 euro per la costruzione di nuovi loculi

25.000 euro per la manutenzione straordinaria del cimitero

600.000 euro per il rifacimento della fognatura in alcune vie

75.000 euro per la tensostruttura del parco Cervi

1.342.000 euro per il secondo lotto di ristrutturazione del castello

340.000 euro per la realizzazzione dell’argine a S. Margherita

250.000 euro per la realizzazione delle piste ciclabili

20.000 euro per l’ampliamento della mensa scolastica delle elementari

100.000 euro per la sistemazione della mensa delle scuole medie

90.000 euro per i lavori del penultimo lotto del municipio

TUTTO QUI? 😯

C’è qualcuno che ha uno scolapasta che gli cresce? 😈

P.S. A me viene 3.334.300! 😯 Che fine ha fatto il mancante 1.665.700?1 🙄

  1. La Provincia PAVESE del 5.01.2010 – pag. 15. Vedi la pagina Memorandum per il titolo dell’articolo []

Chiarezza prima di tutto

4 Gennaio 2010 da Emilio Conti

Prendo spunto dal commento di Mauro al post di bsìa Anno nuovo, stronzate vecchie per chiarire punti che dovrebbero essere piuttosto scontati, almeno così credevo, ma che invece scopro non esserlo completamente. Il commento solleva tre tematiche che sono sempre state centrali in questo blog, vale a dire il tema “castello”, il tema “tassazione locale” (nel caso specifico l’incremento della Tarsu) e le spese della “politica” (nel caso specifico l’esorbitante aumento delle indennità di carica).

Castello
Su questo argomento non ho niente da aggiungere a quanto già scritto nel post Un’idrovora pluriennale?, in particolare nell’ultimo paragrafo. Il post è del novembre 2007 (quindi di più di due anni fa) e quanto in esso prevedevo, e che puntualmente si sta avverando, non è stato certamente frutto di divinazione, ma di semplice buon senso.  L’ho riletto con attenzione e mi sembra molto chiaro, e  non lascia spazio a fraintendimenti. Il punto quindi NON E’ se si è d’accordo o meno sull’acquisto, ma su COME l’operazione è stata compiuta. Per essere ancor più precisi: se ci fosse stato un referendum tra la popolazione di Belgioioso che avesse dato esito favorevole all’acquisto del castello tutte queste polemiche sulle ingenti quantità di risorse che i belgioiosini vengono chiamati a sostenere (e che qualcuno ha cercato disperatamente di nascondere) non sarebbero neanche mai nate. Sarebbe bello sapere quale sarebbe stata la reazione dei nostri compaesani se avessero saputo in anticipo che l’acquisto del monumento storico avrebbe comportato, tra l’altro, un’addizionale comunale Irpef tra le più alte della provincia.
Ma c’è di peggio! Si è fatto credere ai belgioiosini, complice una stampa locale  accondiscendente,  che tutte le spese di ristrutturazione del castello sarebbero state coperte da una pioggia di fondi proveniente da ogni dove e, per di più, a fondo perduto. Il che si sta rivelando, com’era prevedibile, una balla colossale. Ingannare il cittadino non è molto onorevole. In Italia, invece, è una somma qualità per far politica. Ma, come sosteneva il buon Lutero “Se il popolo vuol essere ingannato, che lo si inganni”.

Tarsu
Il fatto che la legge imponga che la spesa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti debba essere sostenuta per intero dal comune non implica, necessariamente, che il costo aggiuntivo (in precedenza il comune copriva circa l’80% del costo, il resto dalle rimesse statali) venga scaricato completamente sulla Tarsu. Chi lo dice? Non certamente la legge. Ad esempio, si sarebbe potuto far fronte al maggiore onere tagliando su certe spese, tipo lo sproposito di denaro buttato in consulenze esterne. La legge (D.L. 507/1993) stabilisce i minimi e il massimo: all’interno di questi “paletti” il Comune ha margine di manovra. Quando qualcuno dice “ce lo impone la legge” dovrebbe essere anche così onesto da dire a quale legge si riferisce, altrimenti si finisce per insultare l’intelligenza del prossimo. Vi è inoltre da tener presente che nella raccolta differenziata i materiali riciclabili vengo venduti. Qualcuno saprebbe spiegarmi chi si intasca questi soldi?

Indennità di carica
Con l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno in corso, le indennità di carica sono state aumentate di circa il 43% (sono passate da 63000 euro complessivi annui a 90000). Qui non si tratta di stabilire chi l’ha fatto per primo (anche perché, anche in questo caso, qualcuno potrebbe rispondere “lo impone la legge”). La gravità inaudita di un simile incremento sta nel fatto che proprio l’anno scorso il nostro sindaco si è vantato di essersi ridotto tale indennità e di essere, tra tutti i sindaci della provincia, quello con l’indennità minore. Inoltre si è dimostrata una mancanza di sensibilità verso il cittadino che definire vergognosa è un complimento. In piena crisi, e una delle peggiori dal 1929, che peggiorerà ulteriormente nell’anno in corso; di fronte ad un governo che è il maggior responsabile della futura ripresa dell’inflazione (aumenti di carburanti, gas metano, tariffe autostradali, canone TV) e quindi di un ulteriore decremento del potere d’acquisto di stipendi e pensioni, il nostro comune segue a ruota il “governo” in maniera indegna. Questo incremento delle indennità è semplicemente uno sputo in faccia al povero belgioiosino.

P.S. Trovo assolutamente ridicolo, e indegno di una persona che riveste una carica così importante, giustificare un simile aumento con l’accusa che il primo ad introdurre tale indennità sia stato Giuzzi. Innanzi tutto perché questo non giustifica affatto l’aumento, nonostante la presunta attualizzazione dell’indennità percepita all’epoca dal Giuzzi. Secondariamente perché Giuzzi fu sindaco di Belgioioso alcuni decenni fa in una situazione storica ed economica completamente diversa dall’attuale (le spese dei comuni erano quasi completamente coperte dalle rimesse centrali e, cosa assai importante, non si era in piena crisi economica e il benessere era diffuso).

“L’amore vince, l’odio perde!”

3 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

“L’amore vince sull’odio”. Con questa frase, pronunciata dopo lo sciagurato gesto dello psicolabile di Milano, il Presidente del Consiglio Berlusconi ha nuovamente dettato l’agenda politica, lasciando intendere di voler promuovere una nuova stagione nei rapporti fra i partiti. Non solo, ha anche parlato di un ipotetico Partito dell’amore al quale tutti si dovrebbero iscrivere (se non lo fai, vieni automaticamente iscritto al partito dell’odio “senza passare dal Via”?), e tutti si sono subito chiesti se mai sostituirà l’appena nato Partito delle libertà.

Staremo a vedere se (e come) si passerà dalle parole ai fatti concreti. Per intanto esiste un solo dato incontrovertibile, e cioè che il nostro Presidente del Consiglio, dopo essere stato ferroviere, pompiere, operaio, o altro ancora, sembra essere diventato anche filosofo. Al di là della facile ironia, dobbiamo presupporre che Berlusconi, quando parla dell’“amore che vince sull’odio”, si riferisca all’amore verso il prossimo, al cosiddetto amore altruistico, generalmente definito anche amore “universale”, inteso come rispetto reciproco, comprensione, tolleranza, giustizia, ecc..

Ma, in un periodo di crisi economica come questo, un Presidente del Consiglio che si rispetti, oltre che di nobili sentimenti, dovrebbe parlare anche di cose concrete che riguardano le persone, e cioè del lavoro che non c’è più, di come aiutare le famiglie  sempre più in difficoltà e che non riescono ad arrivare a fine mese, di ammortizzatori sociali veri, di come rilanciare l’economia, di come non perdere le occasioni di ripresa, di come affrontare la preoccupante questione sociale del nostro Paese, in sostanza, ricercare soluzioni che determinerebbero quel clima favorevole alla concordia sociale.

Su questi argomenti invece c’è il silenzio, il tempo passa e mi sembra che nulla venga fatto di fronte al dramma umano della disoccupazione dilagante e delle situazioni di disagio; forse si spera che la bufera passi in fretta e che l’economia si rimetta in moto da sola. Ho detto “mi sembra”, perché, a dire il vero, sono convinto invece che il nostro governo sappia benissimo cosa (non) sta facendo, e applichi appieno il metodo del non intervento sul mercato della Signora Thatcher, facendo pagare per intero la crisi ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.

Inoltre, come se non bastasse, ha bellamente messo in liquidazione la scuola pubblica, contribuendo (certamente con tanto “amore”) a creare altre decine di migliaia di disoccupati e (con altrettanto “amore”) ha avviato una stangata per le famiglie anche per il 2010. Il governo si vanta anche di non mettere le mani nelle tasche degli italiani, ma disinvoltamente permette ad altri di farlo, consentendo, proprio in queste ore, l’aumento della benzina e delle tariffe autostradali.

In conclusione, io penso che l’autentico “Amore per gli altri” che permea un governo si debba misurare sul terreno della giustizia sociale, non per le belle parole che usa, ma sulla base di fatti concreti. Per intanto non si fa altro che parlare (anche a sproposito) solo di sentimenti (amore, odio, fiducia, ottimismo), al puro scopo di distrarre l’attenzione e fuggire dai problemi reali della gente. “Venite signori, fate il nostro gioco! L’amore vince sempre!”. Auguri!

Anno nuovo, stronzate vecchie

2 Gennaio 2010 da bsìa

Bene, compaesani (compaesani?), è incominciato l’anno nuovo, che si preannuncia foriero di quantità incommensurabili di stronzate: il 2010 rappresenterà un punto di svolta  per l’uscita dalla crisi … DELLA STRONZATA 😯 . Le minchiate pioveranno a catinelle, sia a livello nazionale che locale. Per non parlare delle prese per il culo! 👿

Già la fine d’anno ci aveva presentato un’anteprima di quello che ci aspetterà e che io avevo intenzione di sottolineare, ma che il “buonismo natalizio” dell’amministratore del blog mi aveva impedito di fare (procurandomi un’ulteriore accelerazione nella roteazione delle balle, 👿 e un vaffanculo, solo pensato però 😆 ).

I coglioni hanno incominciato a roteare con gagliardia, come dicevo, già a fine anno. Da dove comincio? Beh, dalla più vecchia.

L’acuto assessore ai Lavori pubblici di Pavia, che ha rimediato una bella figura di merda per lo sfascio delle strade cittadine dopo la nevicata (non che prima la situazione fosse tanto migliore), si è prodotto una una serie veramente esilarante di dichiarazioni:1Era naturale che accadesse (…)”. Già, era talmente naturale che lui non ha fatto un beato cazzo! Poi viene spontanea una domanda: ma se è così naturale, come minchia faranno paesi come Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, ecc.? Forse perché non dispongono di simili assessori???? 😳 Tremenda la dichiarazione finale in cui, dopo aver spiegato che i lavori di riparazione sarebbero iniziati, esprime tutta la sua profondità: “Nella speranza che non nevichi più”. Siamo allo “Speriamo che me la cavo”! Sperare che, dopo un simile esempio di capacità manageriale,  qualcuno lo insegua con un forcone e glielo infili là, significa appartenere al partito dell’odio? 😈 Primo vaffanculo dell’anno.

Il castello svela i suoi tesoriBelgioioso, emergono i resti di una torre forse sforzesca“.2 Meno male che hanno messo un “forse”. Ma come, non è viscontea? 😯 Atroce dilemma! Sarà mica, invece, d’epoca Romana? 😯 O etrusca? 🙄 E perché no fenicia? I legaioli potrebbero sostenere che sia celtica! Io dico che è contemporanea a quella di Babele! :mrgreen: La torre di Babele delle terre viscontee! 😯 Intanto faccio notare che nell’informarci che presto partirà un nuovo intervento di restauro del valore di 700mila euro, si evita accuratamente di informare il popolo bue che, di quei 700, 300 li deve scucire  il pirla brüsacrist. Il castello svelerà pure i suoi tesori, ma io mi chiedo chi mai potrà svelarci i segreti delle menti contorte di certi amministratori. 🙄

E siamo ad oggi! Foto di crapa_pelada che sghignazza divertito dopo aver fatto approvare un bilancio che massacrerà di tasse il pirla brüsacrist. Incremento su tutto ciò che è possibile tassare: aree edificabili, rifiuti, mensa e trasporto scolastico; succulento incremento delle indennità per lor_signori (capirai, per fare ‘ste cose sudano tremendamente, poverini, vogliamo forse fargli mancare la “giusta” contropartita? 👿 Questi non dormono la notte per escogitare stratagemmi per incularci a raffica! 👿 ). Ma forse che non ve l’avevo detto?3 Strepitoso il duetto finale sull’incremento delle indennità: mi è sembrato di assistere a uno scambio di battute fra Stanlio  e Ollio:
“(…) Giuzzi è stato il primo a introdurre l’indennità di carica, quando era sindaco, (…)” asserisce sua_munificenza
“L’indennità era stata introdotta da una giunta di sinistra” ribatte l'”oppositore” (??)

Pügnata chä’g crìa adré a pädelä.4 Un bel vaffanculo ad entrambi! 😉

Il 2010 è iniziato: ALLEGRIAAAAA!!!! 😐

  1. La Provincia PAVESE del 30 dicembre 2009 – pag. 16 []
  2. La Provincia PAVESE del 31 dicembre 2009 – pag. 18 []
  3. Vedi Bsiàte – settima puntata []
  4. La pentola che sgrida la padella []

2010 – Speriamo bene!

1 Gennaio 2010 da Emilio Conti

E in bocca al lupo.