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Belgioioso: no alla Commissione consiliare antimafia

19 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

Il Gruppo Consigliare “Belgioioso Insieme/Pdl” di Belgioioso, tramite il suo capogruppo Giulio Giuzzi, aveva proposto nei giorni scorsi (vedi qui la Provincia Pavese del 9.1.2010) l’istituzione di una “Commissione Consiliare Antimafia” allo scopo di studiare i fenomeni legati alla criminalità organizzata nella nostra zona.

L’idea però non è piaciuta alla maggioranza che non ha accolto la richiesta, anzi ha votato un altro ordine del giorno, in cui si è dato mandato al Sindaco di Belgioioso di fare un tavolo intercomunale con i Sindaci del Basso Pavese. Ed ecco come è stata motivata la decisione dal Sindaco Prof. Zucca: “Dal momento che, secondo dichiarazioni della Prefettura sulla stampa, non risultano infiltrazioni mafiose nel Basso Pavese, organizzeremo un tavolo intercomunale in modo che i Sindaci si confronteranno sul tema della sicurezza”.

Situazione decisamente diversa al Comune di Pavia, dove invece (vedi qui la Provincia Pavese del 3.12.2009) il Sindaco Dr. Cattaneo sta lavorando con la Prefettura  e le Forze dell’ordine proprio per la costituzione di una Commissione Comunale Antimafia; tant’è che già nel mese di luglio 2009 si era svolta una riunione preliminare per stabilire le linee guida dell’organismo, che dovrebbe avere funzioni di raccordo con le Forze dell’ordine, nonché di organizzazione di eventi culturali e informativi sul fenomeno. Al Comune di Pavia si procederà quindi, d’intesa con Polizia e Carabinieri, a raccogliere informazioni che si riterranno utili per eventuali indagini.

Ora, anche se, al momento, nel Basso Pavese non sembra ci siano attività legate alla criminalità organizzata, personalmente non credo che la mafia (e di questi tempi quando parliamo di mafia dovremmo dire la ‘Ndrangheta) si fermerebbe per magia alle porte del Basso Pavese, se dovesse, in futuro, individuare nella nostra zona “possibilità di investimento”.

Per contro, il Comune di Belgioioso, con l’istituzione di una propria Commissione Antimafia (operante in stretto rapporto con le Forze dell’ordine, a cui passare informazioni su attività sospette), avrebbe, a mio parere, lanciato un chiaro segnale di avere presente il problema e, attraverso il monitoraggio continuo del territorio, di voler prevenire eventuali infiltrazioni mafiose. Purtroppo non è andata così. Si è invece voluto percorrere un’altra strada. Speriamo che alla fine si trovino delle convergenze, perché il contrasto alla criminalità organizzata è un problema di tutti.

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Al Comune di Pavia, la proposta iniziale di costituire una Commissione Comunale Antimafia è stata avanzata dal centrosinistra ed è poi stata favorevolmente accettata dal Sindaco di centrodestra, che si è impegnato in prima persona a portarla avanti; situazione contraria al Comune di Belgioioso, dove l’opposizione di centrodestra ha proposto la stessa cosa e la maggioranza di centrosinistra invece non l’ha accolta. Misteri della politica!

Ministro in overdose, urge mega vaccino

18 Gennaio 2010 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – http://www.alessandrorobecchi.it/

Statisticamente è più facile morire nel centro di Milano stritolati da un calamaro gigante con la pipa e la sciarpa del Milan che di influenza A.

Nonostante questa evidenza, il ministero della sanità italiano ha acquistato 24 milioni di dosi di vaccino per 184 milioni di euro stipulando con la Novartis un contratto che persino un caporale di Rosarno avrebbe considerato troppo iniquo. Nell’occasione, gli italiani si sono rivelati meno fessi del previsto: magari guardano il Tg1 e credono che Craxi era un santo. Magari guardano il Tg5 e sono convinti che c’è il boom economico. Ma quando si è trattato di farsi il vaccino si sono così espressi: Marameo (44,3 %), Vaccinati tua sorella (30,7%), Manco se mi paghi (14%), Vaffanculo (7,1 per cento, quasi tutti medici), mentre il 3,99 per cento è corso alla asl a farsi siringare.

Si dovrebbe considerare quest’ultima cifra come l’effettivo gradimento al governo e ai suoi terrorizzanti mass media. Per le grandi aziende farmaceutiche è stato un regalo prezioso, e se ne potrebbe trarre lezione per il tanto atteso rilancio economico. Tipo: se non compri una macchina entro marzo morirai tra atroci sofferenze. Ora, questo paese caritatevole ed enormemente buono che è l’Italia ha deciso di regalare il 10 per cento delle dosi acquistate all’Oms, che dovrebbe girarle ai paesi poveri. Ma i poveri dei paesi poveri, pur di rompere i coglioni e di remare contro non si ammalano nemmeno loro di influenza A. Preferiscono morire di fame, o in mare cercando di venire qui, o bastonati dalla brava gente di Rosarno, o sparati dalla camorra a Castel Volturno. Noi non siamo un paese razzista, ma loro sono proprio delle merde. Ora il sistema-Italia si trova con 23 milioni e 173.000 dosi di vaccino sul groppone, che scadono a dicembre 2010, tra 348 giorni. Per sfruttarle iniettandole tutte al ministro della sanità gli si dovrebbero fare 66.589 punture al giorno da oggi fino a Capodanno. Pensiamoci, perché no?

Una bella esperienza

15 Gennaio 2010 da Emilio Conti

Durante la feste natalizie sono capitato, nei miei soliti zapping televisivi forsennati, sul primo canale delle televisione delle Svizzera italiana (sul digitale terrestre) mentre trasmettevano un docu-film sulla Haute Route Chamonix-Zermatt.1 Per mia sfortuna ero capitato a metà del terzo (di cinque) episodio.

Le riprese sono incredibili. Paesaggi incantati. Rifugi abbarbicati dove solo gli stambecchi.  Appassionato di montagna come sono, sono rimasto inchiodato davanti al televisore e, naturalmente, non ho perso i restanti episodi. Solo che me ne erano sfuggiti due e mezzo. Che fare? Benedetta internet. Vado sul sito della RSI, recupero l’indirizzo e-mail e scrivo chiedendo se, per caso, non sia possibile acquistare il DVD della traversata. Mi rispondono che, purtroppo, al momento non hanno ancora pensato a riversare il docu-film su un supporto elettronico, ma che, se avessi voluto, l’avrebbero fatto: solo che mi sarebbe costato un bel po’. Dal momento però che si tratta di una televisione seria di uno stato serio, il gentile interlocutore mi ha indicato dove avrei potuto rivedere tutti gli episodi, sfortunatamente non doppiati in italiano ma in lingua originale, il francese.

Oltre ad essere una delizia per gli occhi mostra, oltre ai paesaggi fisici, i “paesaggi” psicologici dei partecipanti: di una donna in particolare, affetta da una grave malattia.

Penso di fare cosa gradita nel riproporre tutti gli episodi ai visitatori del blog, pregandoli di non scoraggiarsi se non capiranno il francese: intanto si godano le immagini. 😎

Haute Route Chamonix-Zermatt  Ep. 1

Haute Route Chamonix-Zermatt  Ep. 2

Haute Route Chamonix-Zermatt  Ep. 3

Haute Route Chamonix-Zermatt  Ep. 4

Haute Route Chamonix-Zermatt  Ep. 5

  1. Alta via Chamonix-Zermatt []

La musica che verrà? O è sempre la solita musica?

14 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

Questo blog, oltre a seguire la politica locale (Belgioioso e dintorni), è anche un blog che, coraggiosamente, si è dato un orizzonte più ampio, e quindi fa satira e parla anche di attualità politica, di libri e, naturalmente, di musica. La musica infatti costituisce un elemento fondante del blog, attraverso il quale il nostro “Direttore” ogni tanto ci propone in visione “performance” di  validi artisti (spesso ai più sconosciuti), nonché delle rarità, e lo fa con il lodevole intento di fare arrivare alle nostre orecchie della buona musica. Certo, possono piacere o meno i gusti di Emilio, ma si tratta comunque di buona musica, un po’ diversa dalla “musica commerciale”, che tante emittenti radio/televisive ci propinano quotidianamente.

E’ ovvio che per capire se si tratta di buona musica (e di veri artisti), bisogna dotarsi di una minima capacità di ascolto, requisito che si costruisce solo col tempo ascoltando tanta musica. Capacità di ascolto che, secondo me, dovrebbe far parte del bagaglio culturale di ognuno di noi e che si dovrebbe acquisire tramite la scuola (ritengo superfluo sottolineare qui l’enorme importanza che la musica ha nella formazione dei giovani).

Un ruolo questo che, purtroppo, è stato da sempre sottovalutato dalla scuola italiana, la quale, diversamente da quanto avviene in altri paesi europei (dove invece la musica viene insegnata fin dalla scuola elementare), ha messo in secondo piano l’insegnamento della musica rispetto alle altre discipline scolastiche. La musica, infatti, viene insegnata soltanto nella scuola media e nei licei psico-pedagogici per pochissime ore alla settimana. Certo, ci sono i Licei musicali o le Scuole civiche (come ad esempio il Vittadini di Pavia), che però sono scarsamente diffusi sul territorio, e poi, ancora più rari, ci sono i Conservatori musicali, considerate scuole d’élite.

Cambierà qualcosa nel prossimo futuro oppure dobbiamo rassegnarci a questa situazione? Vediamo allora come stanno le cose. Nel giugno 2009, come sappiamo, il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura la cosiddetta “Riforma dei Licei” (vedi qui), che dovrebbe entrare in funzione con l’anno scolastico 2010/2011 e che prevede, fra l’altro, l’istituzione dei Licei musicali e di coreutica (arte della danza), con l’avvio iniziale di 40 licei musicali (neanche uno per Provincia!) e di 10 Licei di coreutica (un po’ pochini, non credete?).

Domanda: si tratta di “un passo epocale per  modernizzare la scuola il cui impianto risale ormai alla legge Gentile del 1923” – come ha affermato la Ministro Gelmini – oppure non è altro che un altro modo (camuffato da riforma) per proseguire con la solita politica dei tagli, e quindi della graduale liquidazione della scuola pubblica?

I dubbi purtroppo restano tutti, avvalorati anche dal fatto che il Consiglio di Stato, lo scorso 9 dicembre, ha temporaneamente bloccato (vedi qui) questa “pseudo riforma”, in quanto i decreti attuativi, prevedendo meno ore e meno materie (e quindi meno personale), non sarebbero in linea con la delega concessa dal Parlamento.

In definitiva, se, fra gli scopi della riforma, c’era anche quello di diminuire il gap con gli altri Paesi europei nel campo dell’insegnamento musicale nelle scuole, mi sembra che di strada da fare ce ne sia ancora parecchia. Ma non sono solo nel vederla così: ecco cosa ha detto il Maestro Riccardo Muti, in un’intervista rilasciata all’Agenzia Adn/Kronos il 9 gennaio scorso, quindi pochi giorni fa: “l’Italia, contrariamente a quanto avviene nel resto del mondo, ha abbandonato la musica al suo destino, come fosse un fenomeno obsoleto e ha abdicato alla sua storia musicale”, e poi ancora “abbiamo perso la capacità di sentire il bello, che per secoli abbiamo dato al mondo”.

Non so se è lo stesso per voi, ma a me sembra proprio di sentire la solita musica.

Come è bella la città!

13 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

“Belgioioso è una città”. Così titolava un articolo della “Provincia Pavese” di qualche giorno fa. Toh, mi sono detto, finalmente la richiesta del Comune di Belgioioso per diventare città è stata accolta, e quindi ci aspettano settimane di feste e di rinfreschi. E invece no! Era solo per avvisarci (la solita “politica dell’annuncio”: accidenti, ci casco sempre!) che è stata raccolta la documentazione da inviare, tramite la Prefettura, al Ministero dell’Interno, e che la richiesta verrà inoltrata verso la metà di Gennaio.

Ma come! Il Consiglio Comunale, all’unanimità, si era già espresso in tal senso fin dal 28.11.2008, (vedi qui la Newsletter) per cui pensavo che la cosa fosse a buon punto, se non già in dirittura d’arrivo (e proprio da questo convincimento era partito il mio post Belgioioso città del 17.11.2009) e invece sembra che solo adesso sia pronta la relazione da inoltrare. Lavoro certamente importante, se ha impegnato gli Uffici Comunali per più di un anno, e che, per i suoi contenuti (storia del paese, strutture sociali, sviluppo demografico, caratteristiche urbanistiche, ecc.), dovrebbe essere interessante, per cui speriamo che il documento venga presto reso pubblico.

Ma è stata anche un’altra parte dell’articolo che mi ha incuriosito, e cioè quella in cui vengono nominati coloro che hanno contribuito alla raccolta dei dati a corredo della richiesta.
Proviamo a rileggere assieme questa parte dell’articolo: Gli Uffici Comunali hanno svolto un’analisi delle strutture sociali e demografiche ripercorrendo la storia Belgioioso fino ai nostri giorni – spiega il Sindaco Zucca -. Un lavoro meticoloso eseguito da Manola Vettori”.

E qui una domanda sorge spontanea: perché il Sindaco si è sentito in dovere di citare pubblicamente un solo nome (quello della Signora Manola Vettori) per un’attività a cui, come traspare dalla frase, hanno partecipato un po’ tutti gli Uffici Comunali? Purtroppo non ci è dato sapere.

Ma Manola Vettori ci ha fatto ricordare il nome (molto simile) di un’altra persona che opera anch’essa per il Comune di Belgioioso, e cioè quello della Dottoressa Manola Dettori (non Vettori), la quale, come si può leggere nell’Elenco delle Consulenze 2009 del sito del Comune è stata incaricata con Delibera di Giunta n. 176 del 29.7.2009 di un’attività consulenza (Oggetto: Distretto del Commercio DDG 7.8.2008 n. 8951 – Vedasi Art. 8, Comma 3 e seguenti).

Siamo quindi davanti ad un caso – davvero curioso – di “quasi omonimia” (Manola Dettori/Manola Vettori) nello stesso ambiente di lavoro, oppure è stato un banale errore di battitura (nella stesura dell’articolo oppure nell’inserimento del dato sul sito del Comune), per cui si tratta della medesima persona? Purtroppo, anche in questo caso, non ci è dato sapere.

Di una cosa sola siamo invece sicuri: per le feste ed i rinfreschi, per la denominazione di città, dobbiamo pazientare ancora un po’! 😉

P.S. Per il titolo del post mi sono ispirato alla famosa canzone “Come è bella la città” di Giorgio Gaber, che qui potete ascoltare (e vedere in b/n) in una registrazione degli anni ‘60.

Promemoria per il fighetta – quarta puntata

12 Gennaio 2010 da bsìa

Slalom tra le buche, si replica il rischio
Disagi nelle strade più trafficate, danni per diverse vetture

Val Staffora, turisti scacciati dalla neve
Infuriati i sindaci e gestori degli impianti sciistici: «Nessuno ha pulito le strade»1

  1. La Provincia PAVESE del 12.1.2010 rispettivamente alle pagg. 20 e 22 []

“Fratelli di sangue”: un libro per conoscere la ‘Ndrangheta

11 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

Di ‘Ndrangheta si è tornati a parlare sulle prime pagine di tutti i giornali e di quasi tutti i TG. Il recente attentato al Tribunale di Reggio Calabria ed i fatti di Rosarno di queste ore, ci hanno ricordato che in quella parte d’Italia la criminalità organizzata è una presenza reale. Ma a noi del “profondo Nord” sembra ancora un fenomeno abbastanza lontano, quasi come se non ci riguardasse. Ricordo però ai frequentatori del blog che un episodio clamoroso, originato proprio dalla malavita calabrese, aveva colpito Pavia nel 1988, quando fu rapito l’allora adolescente Cesare Casella, il quale fu trattenuto prigioniero sui monti della Locride, e liberato dopo ben 743 giorni di prigionia. Sono passati più di vent’anni da allora e il fenomeno dei rapimenti è andato man mano scomparendo, sostituito da ben più lucrosi affari.

La ‘Ndrangheta, come si sa, è la mafia calabrese, ma non ha certo l’immensa fama della Mafia siciliana, ed è meno conosciuta della camorra campana (come il Clan dei Casalesi), ma, come sicuramente ricorderete, era balzata con forza agli “onori” della cronaca nel 2007 per la strage di Duisburg (Germania), quando in un feroce regolamento di conti morirono sei persone.

E allora, per conoscere bene questa organizzazione criminale (che da più parti si dice sia la più potente al mondo) vi propongo la lettura del libro di Nicola Gratteri1 e Antonio Nicaso2 dal titolo “Fratelli di sangue”.3 Un libro preciso e meticoloso che fa il punto del fenomeno “’ndranghetista”, ricostruendone la storia fin dalle sue origini, descrivendo l’ambiente in cui si è sviluppato e spiegando i motivi del suo straripante sviluppo, con l’indicazione delle ramificazioni delle varie famiglie in tutte le Regioni italiane (si parla della presenza della ‘Ndrangheta anche in Provincia di Pavia, dove, come sappiamo, qualche settimana fa ci sono stati tre arresti, e precisamente a Borgarello, per appartenenza a cosche calabresi4).

I due autori ci accompagnano in un viaggio fatto di nomi di boss, luoghi, date, documenti e numeri sorprendenti, alla scoperta di questo “network” della malavita (che, come struttura, assomiglia sempre di più ad un’organizzazione terroristica). Ci ricordano che non dobbiamo più pensare alla ‘Ndrangheta composta da “picciotti con la coppola e la lupara” che si muovono sui monti della Sila, ma ad un’organizzazione in cui “dietro ai killer ci sono professionisti che riciclano denaro con raffinatezza manageriale e politici disposti a tutto pur di restare abbarbicati al potere”. L’organizzazione ha avuto un’evoluzione sorprendente, senza però che si sia dimenticata degli antichi rituali (magari riadattandoli), con improbabili richiami al Vangelo e alla religione e “con cerimoniali di iniziazione fondati sul vincolo del sangue”.

Ormai la ‘Ndrangheta ha ramificazioni non solo in tutta Italia, ma in tutto il mondo, ed è in collegamento con logge massoniche deviate, con tutte le organizzazioni criminali e con elementi del terrorismo internazionale, e controlla il fiume di cocaina che si riversa nelle nostre città.

La ‘Ndrangheta è ormai presente in tutte le attività produttive e in settori cruciali come la sanità, l’edilizia e la gestione dei rifiuti, con un giro d’affari che ammonterebbe, per il 2007, a oltre 43 miliardi di dollari, che non è altro che il risultato della capacità, attraverso un consistente numero di affiliati, di adattamento di questa organizzazione criminale alle varie situazioni locali.

Un libro indispensabile, quindi, “se vogliamo capire chi gestisce oggi davvero gli affari sporchi dentro e fuori i confini italiani”.

Oltre alla lettura del libro vi propongo anche:

– una dichiarazione sulla ‘Ndrangheta di Antonio Nicaso

– l’intervista divisa in tre parti rilasciata da Nicola Gratteri a Fabio Fazio nella trasmissione “Che tempo che fa” dell’Ottobre 2009.

Nicola Gratteri. Intervista parte 1a

Nicola Gratteri. Intervista parte 2a

Nicola Gratteri. Intervista parte 3a

  1. Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti alla lotta alla ‘Ndrangheta e lavora presso il Tribunale di Reggio Calabria. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del narcotraffico. []
  2. Antonio Nicaso, giornalista, storico delle organizzazione criminali, è uno del massimi esperti di ‘Ndrangheta a livello mondiale. E’ autore di diversi libri sulla criminalità. []
  3. Mondadori pagg. 400 – Euro 18,00 []
  4. Vedi qui la Provincia Pavese del 29.11.2009 []

Promemoria per il fighetta – terza puntata

11 Gennaio 2010 da bsìa

Seconda «strage» dopo quella di Villanova. Polemica a Pieve Porto Morone per l’asfalto
Un’altra buca killer, 15 auto ko
Sabato notte si è aperta una voragine a Chignolo, tanti danni1

  1. La Provincia PAVESE del 11.1.2010 – pag. 13 []

Bsiàte – ottava puntata

10 Gennaio 2010 da bsìa

Notizia: “Fighetta asserisce che rimborserà tutti gli automobilisti che hanno avuto la macchina distrutta a causa delle voragini delle strade che lui da due anni non si degna di manutenere. E rimborsa perché ha l’assicurazione”

Considerazione: premesso che io devo ancora conoscere quel pirla di assicuratore che dovrebbe assicurare un’amministrazione per i danni di un mancato lavoro che essa dovrebbe svolgere (e, infatti, non ce n’è), finirà che pagheremo noi anche i rimborsi.

Domanda: quanto ci costa fighetta a star lì a fare un cazzo e che ci fa pure pagare i danni del suo fare un cazzo?

Promemoria per il fighetta – seconda puntata

9 Gennaio 2010 da bsìa

Danni notevoli, si pensa a una causa comune contro l’amministrazione provinciale
Buca gigante fa strage di auto
Coinvolte cinquanta macchine tra Villanova e Santo Spirito1

Servono a poco gli interventi svolti nei giorni scorsi
Circolazione difficile
«Troppe buche nelle strade»2

Rischi per i pedoni e per i ciclisti
Strade colabrodo anche in centro
Cedimenti e buche per gli interventi anti-gelo3

P.S. E piantiamola una volta per tutte di dire che le buche si formano per gli “interventi anti-gelo”. Le buche si formano per l’asfalto di merda usato!

  1. La Provincia PAVESE del 9.1.2010 – pag. 21 []
  2. La Provincia PAVESE del 9.1.2010 – pag. 29 []
  3. La Provincia PAVESE del 9.1.2010 – pag. 31 []