Too Cool for Internet Explorer

Elmetto, bazooka e filo spinato

31 Gennaio 2010 da bsìa

“Allaraarmeeee, allaaaarmeee”
“Allarme, arriva Zucca”
“col supporto della gnocca”

Sarà l’inquinamento atmosferico belgioiosino dovuto alle migliaia di camion che attraversano il paesello perché non c’è la tangenziale? Sarà il peyote? 😈 Oppure la mariagiovanna? O non, invece, l’inebriante atmosfera dell’Udc? :mrgreen:

Vallo a sapere! Sta di fatto che ormai le dichiarazioni a mezzo stampa del nostro sindaco rasentano il tragicomico. Sentite un po’ cosa ha dichiarato alla notizia di ipotesi di chiusura della scuola elementare di Valle Salimbene: “[…] Se questo (il ricorso al Tar [N.d.R.]) non bastasse, difenderemo la scuola anche con il filo spinato”.

MIIIIIINCHIAAAAAAA! Alla notizia i talebani pare abbiano esclamato: “Speriamo che non ce lo mandino qui in Afghanistan, altrimenti ci fotte come quei poveri pirla del basso pavese!” Subbuglio nella Folgore: venuti a conoscenza che  alcuni reparti dovrebbero intervenire per far sgombrare la scuola elementare di Valle Salimbene dallo Zucca e dai reparti d’assalto femminili, trincerati dietro al filo spinato, è esplosa la polemica con minaccia di diserzione totale dei militari! “Non siamo carne da macello” hanno urlato! A niente è valsa la promessa che l’assalto sarebbe stato capitanato da La Russa in persona!!

Esiste anche un altro problema ed è, pure, molto grosso: chi difende noi poveri pirla della bassa da simili personaggi!!! Dovremmo ricorrere al fai-da-te attrezzandoci con elmetto e bazooka? 😉 L’idea non sarebbe male!! 😆

Ma non contento della cazzata, come sempre, lui raddoppia: “Siamo appoggiati anche dai nostri cittadini”. Calma, baby! Sü da doss!1 Parla per te, perché io, tuo cittadino, l’unica cosa che vorrei appoggiarti è un bel cazzone nel visconteo sfintere anale!! 👿 E come me chissà quant’altri!! 👿

P.S. Ve l’avevo detto o no che il 2010 sarebbe stato l’anno dell’uscita dalla crisi della stronzata! Abbiamo ancora undici mesi di fronte: CORAGGIO!!! 😥

  1. Traduzioni: “togliti di dosso”, “sta alla larga”, “menare”, “passi lunghi e ben distesi”, “circolare” []

Nuovi scenari per elezioni regionali: “Come fosse antani”!

30 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

Siamo in una fase delicata della vita politica a livello provinciale. In vista delle prossime Elezioni regionali del 28/29 marzo, le Segreterie dei partiti devono infatti scegliere i nomi che entreranno nelle liste degli eleggibili e che rappresenteranno la nostra Provincia nel consesso Regionale.

La scelta è decisamente impegnativa, perché gli eletti dovranno portare avanti le istanze delle nostre contrade e delle nostre valli, che, detto tra noi, hanno risentito e ancora risentono non poco della crisi. Gli attuali rappresentanti, siano essi di centrodestra o di centrosinistra, ovviamente dalle rispettive e differenti posizioni, hanno certamente fatto del loro meglio, ma sappiamo tutti che è necessario fare di più.

Ma chi saranno i nomi che entreranno nelle liste elettorali? Non lo sappiamo. Sappiamo però che c’è grande fermento nella politica a livello provinciale. Il Pdl ha già fatto un’assemblea per indicare i nomi dei propri rappresentati, e così farà presto il Pd, mentre l’Udc, sulla base di alcune notizie riportate dalla stampa locale, con una propria costituente, vorrebbe raccogliere gli scontenti dei due poli (vedi qui).

Dalla stampa abbiamo anche appreso della nascita a Belgioioso dell’Associazione Felice Cavallotti, a cui hanno aderito, come già sappiamo (vedi post), coloro che si rifanno al “riformismo cattolico e liberale”. A tale proposito, il Sindaco di Belgioioso, Prof. Zucca,  parlando a nome della stessa Associazione, così si è espresso (vedi qui):

“Abbiamo partecipato alla costituente dell’Udc perchè guardiamo con attenzione al percorso autonomo che sta facendo verso le elezioni regionali. Seguiamo con attenzione, del resto, il progetto fin dal manifesto fondante del movimento che di fatto prepara la strada ad un grande centro. La nostra associazione, che riunisce esperienze riformiste e provenienti dall’area cattolica, non può che guardare ad un simile progetto con attenzione».

———- * * * ———-

Effettivamente, la dichiarazione, politicamente parlando, ci fa riflettere molto, anche perché, forse, questa nuova posizione, sempre nel rispetto delle diverse opinioni, secondo me è, “un po’ prematurata”, “come fosse antani” e “allora potrei anche dire, con il rispetto per l’autorità, che soltanto le due cose come da vice-sindaco”, e, come dicevo prima,“se fosse antani, anche soltanto in due oppure in quattro, o anche scribai con cofandina”; “nel senso anafestico”, “anche a trazione per due, come se fosse la supercazzola bitumata con scappellamento a destra o a sinistra”, “ha perso i contatti col tarapia tapioco”, “sempre se a posterdati non si interpone”.1 Giusto, no?

  1. Le frasi virgolettate sono del mitico Conte Lello Mascetti e tratte dagli insuperabili film della serie “Amici miei” di Mario Monicelli (potete vedere qui una breve raccolta di “supercazzole”). []

Regimetto

28 Gennaio 2010 da bsìa

Censura, censura e, poi, ancora censura! 👿

P.S. Dai, pezzi di merda, censurate la rete!

“Fast food”: un piatto unico

28 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

Quella che sto per raccontarvi è una storia vera. Una storia di una semplicità disarmante (almeno questo è l’effetto che ha fatto a me quando me l’hanno raccontata), fatta di sguardi e di silenzi. Una storia da “fast food” (pasti veloci), dove appunto si è svolta la vicenda, un luogo dove tante vite si incrociano solo per un attimo e forse non si rincontreranno più, ma che a volte lasciano il segno (come nel nostro caso).

Una storia che ognuno dei protagonisti potrà raccontare ad amici e conoscenti e che, dopo averla letta, credo anche voi racconterete in qualche occasione (o vi ricorderete quando entrerete in un Fast Food), perché rimarrà sicuramente nella vostra memoria per parecchio tempo. Ma bando alle ciance, provo a raccontarvi la breve storia, che, per comodità narrativa, tratterò in prima persona.

———- § § § ———-

Qualche mattina fa sono andato in centro a Milano per sbrigare alcune faccende. Speravo di cavarmela in fretta, ma faccio tardi. Decido quindi di andare a mangiare qualcosa in un Fast Food. Accidenti – dico fra me – sono le due passate e qui è ancora pieno. Ah! E’ vero! Questo è l’orario dei bancari, ma non solo! E sì, in quel momento li noto: in giacca e cravatta, tutti uguali, tutti incolonnati per il pranzo. E vabbè! Che faccio? Resto o cerco un altro posto? Visto l’orario, decido alla fine di prendere il vassoio e di mettermi in fila anch’io con loro.

Mi faccio dare un piatto di rigatoni al sugo, una bistecca di pollo e un’insalatina. Prendo il tutto, pago e mi cerco un posto dove sistemarmi. Mi faccio strada in mezzo alla gente, giro un po’ a vuoto (non molto però), finché non vedo un buco in una di quelle capaci mensole circolari che fungono da tavolo e che avvolgono le enormi colonne portanti del locale, dove già altri commensali stavano mangiando, ognuno appollaiato su alti sgabelli (tipo trespolo).

Mi sistemo anch’io, salgo sul mio sgabello, ma mi accorgo subito di aver dimenticato di prendere il pane e le posate.  Mi giro, scendo dallo sgabello, lascio lì incustodito il mio vassoio e vado a prendere prima il pane e poi le posate che erano poco più in là e, facendomi largo in mezzo a tutta quella gente, torno verso il mio vassoio.

Ma, con mia grande meraviglia, vedo un ragazzone di colore (vestito bene, devo dire!) che stava mangiando i miei rigatoni. E sì! Quello, buono buono, si era seduto al mio posto e tranquillamente si stava mangiando il mio pranzo. Mi sono avvicinato, sono rimasto lì fermo con in mano il pane e le posate e l’ho guardato. E no! Questo è troppo! Però non sapevo cosa fare, dal momento che anche lui, dopo avermi guardato, ha fatto finta di nulla e ha continuato imperterrito a mangiare. E devo dire che  lo faceva con un certo appetito.

Che faccio? E lì, su due piedi (e sì, perché io ero lì in pedi), prendo una decisione che alla fine si rivelerà imperdonabile: dal momento che, nel frattempo si era liberato lo sgabello a fianco, mi ci appollaio sopra, mi sistemo e … d’istinto incomincio a mangiare anch’io dal “suo” piatto (che poi era il “mio” piatto). Volevo proprio vedere che cosa avrebbe fatto!

Il ragazzone di colore mi guarda, lo guardo anch’io, insomma ci guardiamo un attimo, e poi – forse non mi crederete, ma è andata proprio così – tutte e due (alternando le forchettate) abbiamo mangiato dallo stesso piatto prima i rigatoni e dopo, in silenzio, siamo passati pure alla bistecca e all’insalatina.

Alla fine mi dice: “Posso offrirti un caffè?” Che sfacciataggine, penso io, non c’è limite all’indecenza, questo mi vuole anche sfottere. Ma non volevo andare oltre, davanti a tutta quella gente, e quindi gli ho risposto con un semplice: “No. Grazie”. A quel punto il ragazzone è sceso dallo sgabello, con cortesia mi ha salutato ed è uscito dal locale.

“Accidenti, che pranzo!” – mi sono detto – “Anzi, mezzo pranzo! Ma guarda cosa ti può capitare al giorno d’oggi! Che razza di gente che c’è in giro! A questo punto però un buon caffè me lo merito proprio!”. Scendo anch’io dallo sgabello, faccio il giro della colonna (dove prima stavo seduto) per andare al banco del bar e, con mia grandissima meraviglia, cosa ti vedo? Non ci crederete, ma rivedo il mio vassoio! Era lì, fermo, intonso, completo di rigatoni al sugo, bistecca di pollo e insalatina! Non si era mai mosso da lì!

In un istante mi sono bloccato completamente! Mah?! Cosa ho combinato! E in un attimo ho rivissuto come in un film quanto accaduto, dal principio alla fine, attimo per attimo. Mamma mia! Sono stato io a mangiare nel suo piatto, non lui nel mio! Che figura! Accidenti, che giornata! Ma perché non ho parlato! Bastava poco!

Sono rimasto impietrito per non so quanto tempo a (non) pensare. Non sapevo più che fare. Quando mi sono ripreso, ho chiesto al barista se per caso conoscesse il ragazzone di colore che poco prima mangiava seduto ad uno dei tavoli circolari delle colonne. Saputo che era un cliente abituale e che tutti i giorni era lì a pranzare, ho fatto l’unica cosa che, in quel momento, mi sembrava giusto fare: ho lasciato un pranzo pagato, e, non potendo farlo di persona, ho chiesto di scusarmi con lui per quanto successo.

Mentre in macchina andavo verso casa mi è balenato un pensiero: chissà cosa avranno pensato le altre decine di persone che stavano anche loro mangiando nel locale? Avranno certamente pensato che quei due dovevano essere proprio degli amiconi, per mangiare nello stesso piatto!

27 Gennaio 1945: si aprirono i cancelli di Auschwitz

26 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

Il 27 gennaio è stato dichiarato il “Giorno della memoria”, a ricordo di quel 27 gennaio 1945, in cui i soldati dell’Armata Rossa aprirono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, scoprendo quello che tanti in Occidente sospettavano, e cioè l’assassinio programmato del popolo ebraico (e non solo), e anche noi del blog vogliamo ricordare quella data.

Molte manifestazioni si svolgono oggi in tutto il mondo, per non dimenticare quello che è successo. Ma oltre che ricordare, crediamo sia importante anche capire il perché di quell’epilogo, il perché si è arrivati a tanto. E per farlo, non possiamo fare altro che leggere quei libri che ricercano e analizzano le ragioni storiche del sentimento di avversione e ostilità nei confronti degli ebrei.

Di libri che trattano questo argomento ce ne sono tanti. Da parte mia suggerisco la lettura di due libri di Leon Poliakov, storico e filosofo francese di origine russa, che ha dedicato tutta la sua vita ad approfondire questo oscuro aspetto della storia. Due libri, secondo me fondamentali, perché scritti sulla base di una vastissima documentazione.

Storia dell’antisemitismo – Sansoni Editore. 2004. (2a edizione)

In questa opera monumentale in quattro volumi, Poliakov narra la storia degli ebrei e delle innumerevoli persecuzioni che dovettero subire, a partire dalla diaspora ai tempi della distruzione di Gerusalemme fino ai giorni nostri. Un esempio di sintesi storica e chiarezza espositiva.

Il mito ariano – Rizzoli Editore. 1999 (2a edizione)

Con questo libro, invece, Poliakov, utilizzando l’antropologia, la sociologia e la psicanalisi, scava a fondo nel processo di formazione dei miti dell’origine ariana e percorre la storia di questo delirio fino a giungere alla seconda guerra mondiale.

———- *   *   * ———

Scrive Poliakov, di fronte alla storia dell’antisemitismo:

“Se in un paese cristiano c’è bisogno di lottare con tanta ferocia per la purezza della fede, questa fede deve essere molto vacillante.”

“Scrivere la storia dell’antisemitismo vuol dire scrivere la storia di una persecuzione avvenuta all’interno della società occidentale.”

———-*   *   *———

Leon Poliakov (1910-1997) nato a Leningrado, ma trasferitosi con la famiglia a Parigi nel 1920, studiò legge e si dedicò anche al giornalismo. Nel 1945 fu chiamato come esperto al Processo di Norimberga contro i criminali nazisti, ed è stato fra i fondatori del Centro di documentazione ebraica di Parigi. Oltre ai libri citati scrisse anche: “Il nazismo e lo sterminio degli ebrei” (1955), “Dall’antisionismo all’antisemitismo” (1971), “I samaritani” (1994).

Ma cos’è questa crisi? Seconda puntata

26 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

“Farò due aliquote, abbasserò le tasse“ – aveva detto qualche settimana fa il nostro Premier (come ormai fa periodicamente da quindici anni). Passano solo pochi giorni e: “No. Ora no. Non possiamo farlo, mi dispiace c’è la crisi!” (vedi qui). Allora, la crisi c’è! Mentre per tutto il 2009 ha continuamente insistito dicendo che la crisi non c’era, che bisognava avere fiducia ed essere ottimisti!1

A quanto sembra però la crisi non ha mai toccato Palazzo Chigi, che da un’inchiesta dell’Espresso di questi giorni è stato paragonato ad una Reggia, con una spesa che continua a lievitare , e che paghiamo tutti noi  (vedi qui). Magari me lo sono perso, ma non ho visto nessun Speciale di Porta a Porta o di Matrix per approfondire l’argomento. Si fanno invece puntate sull’obesità, sui film in uscita, sui tradimenti di coppia, e chissà cos’altro.

I telegiornali poi, salvo rare eccezioni, non parlano mai della disoccupazione che si prevede ancora in aumento anche per il 2010 (vedi qui). E’ un tema questo che purtroppo fa pensare, che crea allarme, e quindi non adatto alla televisione di oggi, che invece, secondo alcuni, dovrebbe essere solo di intrattenimento e di svago.

Non dobbiamo sentire certe notizie, ed è per questo che nei giorni scorsi, a fronte di alcune dichiarazioni del Governatore della Banca d’Italia Draghi (quando ha affermato che il tasso di disoccupazione “reale” in Italia è superiore al 10%.), il Governo aveva reagito, definendo i suoi calcoli “scorretti e fantasiosi”.  (vedi qui)

E il tanto declamato “Governo del fare” cosa sta facendo per contrastare la disoccupazione? Sinceramente non lo so. So solo che il nostro Parlamento è da giorni impegnato sul cosiddetto “Processo breve”. Nel frattempo, i Parlamenti degli altri Paesi europei invece cosa stanno facendo? Per scoprirlo, possiamo andare a visitare i siti internet dei Parlamenti di Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Portogallo e Belgio e, anche se non conosciamo la lingua, possiamo però intuire, in diretta, di cosa loro stanno discutendo. Buona visione.

P.S. Per il titolo del post mi sono ironicamente ispirato alla bellissima e geniale canzone (“Ma cos’è questa crisi?”) del 1933, ma molto attuale, scritta ed interpretata da Rodolfo De Angelis, che qui propongo all’ascolto.

  1. A proposito di ottimismo, al Meeting Internazionale dei Giovani di Bari (in corso proprio in questi giorni) è stata presentata un’indagine a livello mondiale della Gallup Europe, da cui emerge che l’indice di ottimismo dei giovani italiani è ridotto al lumicino (siamo al 118° posto su 150 paesi oggetto di indagine) ed il futuro viene visto con crescente preoccupazione – vedi qui. []

Belgioioso: è nata l’Associazione Felice Cavallotti

25 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

Leggo dalla Provincia Pavese del 23.1.2010 (vedi qui seconda parte dell’articolo) che a Belgioioso è nata l’Associazione Felice Cavallotti, Presidente Franco Baroni e vice presidente Marco Meloni. Una settantina di aderenti e numeroso il pubblico presente all’incontro svoltosi nella sala consiliare del Comune, così ci racconta l’articolo.

Obiettivo dell’Associazione (di cui fa parte anche il Sindaco di Belgioioso Prof. Zucca) è quello di “rifondare la politica provinciale”, “lanciare un messaggio chiaro” affinché “la politica torni al servizio del cittadino”, “lasciar da parte il giustizialismo dipietrista, l’eccessiva esposizione mediatica e il far politica attraverso i sondaggi”.

Le frasi sono molto belle, non c’è che dire (non so però distinguere se sono da prima o da seconda Repubblica, o da tutte e due), e impegnano politicamente promotori ed aderenti, lasciando presagire futuri sviluppi nella politica locale (di questo si tornerà sicuramente a parlare).

Per il momento, però, vorrei richiamare l’attenzione dei frequentatori del blog su una frase dell’articolo che mi ha particolarmente colpito, e che riporto testualmente: L’Associazione raggruppa persone con una cultura che si richiama al riformismo cattolico e liberale. E qui sono balzato sulla sedia.

Al solo pronunciare una frase così – ho subito pensato – sicuramente Felice Cavallotti (a cui è stata intitolata l’Associazione) si sarà rivoltato nella tomba, sentendo il suo nome accostato al “riformismo cattolico e liberale”.

Proprio lui che, da socialista radicale e da massone quale era, ha combattuto una vita contro l’ingerenza della Chiesa nella vita politica italiana e contro i Governi liberali di fine Ottocento? Com’è possibile – dico io – pensare un apparentamento del genere!

Delle due l’una: o le parole non contano più o si parla sperando che gli altri non sappiano. Che c’azzecca Felice Cavallotti (fra l’altro fondatore nel 1878 del Partito Radicale Storico insieme ad un altro massone, Agostino Bertani), con il riformismo cattolico e liberale? Sinceramente non so. C’è qualcuno che cortesemente me lo potrebbe spiegare? Magari non ho studiato abbastanza.

Finalmente! Il salto del fosso è stato fatto!

24 Gennaio 2010 da bsìa

Intanto devo recitare un mea culpa (stavolta un favvanculo me lo mando da solo 😐 ) per non essere stato tempestivo nel commentare, ieri, le notizie riguardanti il nostro paesello, e che notizie! 😉 Stamattina scarico la posta e trovo una mail del “boss” che riassumo brevemente al mio solito modo: “Dove cazzo sei stato oggi? (la mail era di sabato) Non hai letto le notizie?”. 👿

In effetti ieri sono stato un po’ impegnato: la mattina a portare l’arpia a far compere al supermercato e il pomeriggio a vedermi Avatar! 😆 Inciso: quando leggete che dopo Avatar in 3D il cinema non sarà più lo stesso, credeteci! Chiuso inciso. Così le notizie le ho lette stamattina.

Iniziamo dalla prima. La scuola elementare è rimasta al gelo! Genitori preoccupati (vorrei vedere). Coooomeee! 😯 Nel paese di Wonder_Zucca1 una scuola che rimane al freddo e al gelo? 😯 E tutte le opere strepitose, il fiume ininterrotto di grana, dove sono finiti? 🙄 No tengo dinero per il fanciullo? Scolari delle elementari? Ma che vadano a fare in culo, loro e pure i loro genitori. Però non devo essere così cattivo perché si è trattato di un guasto e, pure, piuttosto subdolo: s’è rotta una canna (non quella, di canna 😈 ) che è situata a ben un metro e mezzo di profondità. 😮 Per cui è stato necessario chiamare, per individuarla, la squadra di CSI!!

Al fianco di questa, ecco l’altra notizia che ci informa che è nata l'”Associazione Felice Cavallotti” definita dai loro creatori “associazione riformista”. Premesso che quando sento la parola “riformista” incomincio a sentire un prurito alle mani e un turbinio allo scroto, sentite cosa dichiarano i fondatori: “L’associazione raggruppa persone che provengono da tutta la nostra provincia con una cultura che si richiama al riformismo cattolico e liberale”.2 Cooosaaa? 😯 Un’associazione catto-liberale intitolata al Cavallotti? Ma costoro sanno chi era Cavallotti? Evidentemente no! Per cui li rimando a studiare qui. Non meritano neanche un vaffanculo, constato semplicemente che ormai l’ignoranza sta dilagando!

Sempre sullo stesso quotidiano leggo distrattamente il titolo “L’Udc serra i ranghi verso il voto «Con noi chi è deluso dai due poli»” Dal momento che il partito Udc (definito dal Grillo Unione Dei Carcerati – vedi anche cos’è successo al Totò Cuffaro) mi fa un po’ più schifo degli altri, sto per girare rapidamente pagina quando, con la coda dell’occhio, vedo la foto di Lui. Mi blocco e penso: “Cazzo, ma ‘sta faccia la infilano proprio dappertutto! Cazzo c’entrerà con l’Udc?” Altroché se c’entra. Wonder_Zucca ha fatto il “grande” balzo! 😉 Infatti oggi, solito quotidiano, leggiamo: “E l’Udc raccoglie adesioni per il «grande centro»” con fotona dell’esimio!3

LO SAPEVAMO!!!! 😎

Devo però riconoscere che pensavo andasse nel Pdl (il tizio è molto berlusconiano); l’unico che aveva previsto l’Udc è stato il nostro “boss”: onore al merito! 😎

E adesso? Cosa avranno da dire i furbissimi pidini belgioiosini e provinciali? E quelli con la “rosa nel pugno”? Adesso la rosa, con tanto di belle spinazze, se la trovano infilata su per il loro culo! Mi chiedo se qualcuno ne trarrà le debite conseguenze. Ma ne dubito assai. 😉 Anche perché, in una nazione di gente con la faccia come il culo, tutti faranno finta di niente.

  1. Traduzione per chi non conosce l’inglese: la cucurbitacea delle meraviglie 😈 []
  2. La Provincia PAVESE del 23.1.2010 – pag. 20 []
  3. A pag. 14 []

Letture “bibliche”

23 Gennaio 2010 da bsìa

Tempo fa un NOTO RELIGIOSO, dalle onde radio di Radio Maria, ha risposto ad un ascoltatore che l’OMOSESSUALITA’ E’ UN ABOMINIO, perché a dirlo è la BIBBIA (Levetico, 18,22).
Un ABOMINIO CHE NON PUO’ ESSERE TOLLERATO IN NESSUN CASO.


10 giorni fa quello stesso ascoltatore ha scritto questa lettera al NOTO RELIGIOSO…

Lettera del 16 maggio 2009
Caro sacerdote, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore. Ho imparato davvero molto dal suo programma, e ho cercato di condividere tale conoscenza con più persone possibile.
Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio. Fine della discussione!
Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle.

Vorrei vendere mia figlia come schiava, come prevede Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?

Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Levitico 1.9). Il problema è con i miei vicini. Quei blasfemi sostengono che l’ odore non è piacevole per loro. Devo forse percuoterli?

So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Levitico 15:19-24), il problema è: come faccio a chiederle se ce le ha oppure no? Molte donne s’offendono.

Levitico 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?

Un mio vicino insiste per lavorare di sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?

Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Levitico 11:10), lo è meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?

Levitico 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere … La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c’è qualche scappatoia alla questione?

Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Levitico 19:27). In che modo devono esser messi a morte?

In Levitico 11:6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?

Mio zio possiede una fattoria. E’ andato contro Levitico 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. È proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Levitico 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?

So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a queste semplici domande.
Nell’occasione, la ringrazio ancora per ricordare a tutti noi che i comandamenti sono eterni e immutabili.
Sempre suo ammiratore devoto.”

P.S. Chissà se l’organizzatore di improbabili lezioni di cristianità ed islam, al secolo come_porti_i_capelli_bella_bionda, avrà letto la Bibbia? Meglio, ammesso e non concesso che da buon celtico l’abbia letta, la domanda è: l’avrà capita? 😈

Ancora sul crocefisso (purtroppo)

22 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

E’ di ieri la notizia (vedi qui) che il Governo italiano sarebbe intenzionato a presentare un ricorso per chiedere il rinvio della sentenza della Corte Europea sul crocefisso nella aule scolastiche. L’annuncio è stato fatto da Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio italiano davanti al Cardinal Bagnasco Presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana), in occasione della presentazione del libro sui Viaggi del Papa.

Al riguardo mi è venuta in mente una battuta fulminante di Ellekappa (tratta da “La Repubblica” del 2003), che vale più di tanti articoli.

– “SAI COSA MANCA ALL’ITALIA PER ESSERE UNO STATO LAICO?”
– “LA DISPENSA PAPALE?”

Puoi vedere la vignetta qui.