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Bsiàte – prima puntata

30 Novembre 2009 da bsìa

Titolo: “Ottobiano, il sindaco appende il crocefisso”1

Alternativa: “Perché, invece, non appendono il sindaco?” 😈


  1. La Provincia PAVESE – 30 novembre 2009 – pag. 22 []

Squadra che perde…

29 Novembre 2009 da bsìa

Squadra che perde non si cambia! :mrgreen: Questo motto, ormai in uso da decenni da parte del c.d. Partito Democratico, è stato adottato senza colpo ferire anche dalla Lega di Belgioioso.

Infatti, dopo lo “strabiliante”1 risultato ottenuto nelle elezioni locali, il Perego, degno successore di Rommel soprannominato la “volpe del deserto”, è stato riconfermato a segretario della sezione di Belgioioso della Lega Nord. Bene, bravi, bis!

P.S. Ci sono escort ed escort!

  1. Nel senso che peggio di così non si poteva 😯 []

5 dicembre

29 Novembre 2009 da Emilio Conti

V per Viola

Che questa data diventi per l’Italia quello che il 5 novembre è stato per V.


Tanti auguri

28 Novembre 2009 da sgur_di_tri

Tra qualche giorno inizia il mese di Dicembre, con tutto il suo rituale di Feste (Natale, Capodanno e per ultimo l’Epifania, che le Feste se le porta via) e presto saremo colpiti da uno dei mali tipici di questo periodo: gli auguri.

Una valanga di auguri si sta infatti per abbattere su tutti noi e non c’è nulla che possa fermarla; gli auguri arriveranno da ogni parte: dal panettiere, dal giornalaio, dai programmi televisivi, financo dall’addetto alla salumeria del supermercato, che magari non sappiamo neanche chi sia, dai negozi con la pubblicità, dalle Amministrazioni Comunali con luminarie e concertini, da parenti e amici vicini e lontani, e da chissà chi altri ancora.

Tutti faranno gli auguri a tutti: auguri a te, auguri a lei e famiglia, ecc.; ci sono pure gli auguri delegati, che sono quelli più angoscianti, e cioè quando ti incaricano di fare gli auguri a qualcuno altro (“mi raccomando fai gli auguri anche a …..”), e tu sei costretto a trasmetterglieli, perché magari poi va a controllare se hai assolto all’incarico o no.

Non c’è nulla di più abitudinario degli auguri natalizi. E poi gli auguri non costano nulla (perché non si mette una tassa sugli auguri? Si ripianerebbe il debito pubblico!). Scambiarsi gli auguri è ormai diventato un imperativo categorico, un dovere morale. Personalmente riesco a malapena ad accettare (e ricambiare) gli auguri riferiti alla giornata (Buon Natale, Buon Capodanno, Buona Epifania) e tutt’al più gli auguri di Buone Feste (perché si riferiscono ad un periodo di tempo limitato), mentre mal sopporto il Buon Anno (o l’analoga formula Felice Anno nuovo).

Io agli auguri non credo, ma converrete con me che un anno è un periodo troppo lungo perché un augurio possa mantenere intatta la sua validità scaramantica! Gli auguri, a mio modesto parere, potremmo paragonarli ad uno yogurth, hanno una loro efficacia temporale e dovrebbero essere rinnovati, perché dopo un po’ scadono. E’ come quando ti vaccini, poi devi fare il richiamo, se no non funziona.

Qualcuno si sarà chiesto: perché tutta questa diffidenza verso gli auguri di Buon Anno? Qual è la verità vera?. Ebbene, vi dico quello che mi è capitato quest’anno e poi vi sarà chiaro: a marzo mi sono slogato una caviglia, ad aprile ho sfasciato la macchina e quasi ci restavo, poi più avanti a mia moglie sono venuti i calcoli, mi è morto il gatto, ho perso il bancomat, e mi fermo qui perché ne avrei ancora da raccontare. Eppure, in base agli auguri che mi avevano fatto, avrei dovuto trascorrere un Buon Anno: non oso pensare cosa mi sarebbe successo se non mi avessero fatto gli auguri!.

Che fare quindi di fronte al lungo mese di Dicembre che si sta inesorabilmente avvicinando? Ci ho pensato a lungo e sono arrivato alla conclusione che non c’è proprio nulla da fare, bisogna arrendersi e rassegnarsi anche per quest’anno a fare e a ricevere auguri, nella speranza che siano sinceri.  Alla fine, ripensandoci bene, quest’anno suggerirei di raccogliere più auguri possibili e ricambiarli, perché di questi tempi penso che tutti, ma proprio tutti, abbiamo bisogno di portare a casa tanti, ma tanti auguri.

Ribadisco che io agli auguri non credo, ma vuoi vedere che proprio per il 2010 qualche augurio (non dico tutti) vada a buon fine? Almeno lasciamo accesa la speranza.

———  § § § ———

P.S. Farsi gli auguri all’inizio del nuovo anno era una consuetudine anche presso gli antichi Romani e l’augurio scritto divenne una pratica abitudinaria solo a partire dal Settecento. Sarebbe interessante fare un’indagine sugli auguri nell’era di internet e dei telefonini. E’ rimasta intatta invece l’abitudine degli auguri a voce (direttamente o per telefono). Sono convinto però che non si potrà andare avanti così ancora per molto. Tutto sarà reso più semplice quando sul mercato sarà disponibile una macchina della verità tascabile  (e non è escluso che in un futuro prossimo possa essere installata come optional direttamente sul telefonino) che ci dica in tempo reale, in base al timbro vocale, il grado di sincerità degli auguri. Allora sì che ne vedremo delle belle!.

La lista infame

27 Novembre 2009 da Emilio Conti

Costoro sono degni concorrenti degli ajatollah! 👿 E come tali indegni di vivere in una democrazia! Denunciamoli!

ELENCO ORDINANZE FUORI LEGGE

COMUNE SINDACO DETTAGLI
Galzignano Terme (PD) Riccardo Roman (UDC) multa 500€
Scarlino (GR) Maurizio Bizzarri (PD) multa 500€
Priverno (LT) Umberto Macci (l.civ.) multa 500€
Cicciano (NA) Giuseppe Caccavale (l.civ.) multa 500€
Besana in Brianza (MB) Vittorio Gatti (PDL-Lega-UDC) multa 500€
Ascoli Piceno (AP) Guido Castelli (Pdl-AN)
Ostra Vetere (AN) Massimo Bello (l.civ.) multa 500€
Loreto (AN) Moreno Pieroni (l.civ.) non ancora emanata
Badia Polesine (RO) Gastone Fantato (l.civ.) nessuna sanzione
Saluggia (VC) Marco Pasteris (Pdl) nessuna sanzione
Sezzadio (AL) Pier Luigi Arnera (l.civ.) multa 500€
Fabbriche di Vallico (LU) Oreste Giurlani (l.civ.)
Zibello (PR) Manuela Amadei (l.civ.) spese crocefissi a carico del sindaco
Trivolzio (PV) Paolo Bremi (l.civ.) multa 500€
Calsteldelci (RN) Mario Fortini (Lega) multa 500€ anche a esercizi
Enna (EN) Rino Agnello (c.sin.) multa 500€
Gallio (VI) Pino Rossi (l.civ.) multa 500€
Asiago (VI) Andrea Gios (l.civ.) multa 500€
Roana (VI) Valentino Frigo (l.civ.) nessuna sanzione
Rossano Veneto (VI) Gilberto Trevisan (l.civ.) acquisto 200 crocefissi
Mairano (BS) Piervincenzo Lanzoni (Udc) multa 500€
Roncà (VR) Roberto Turri (Lega)
Castrocaro Terme (FC) Francesca Metri (c.des.)
Mandas (CA) Umberto Oppus (l.civ.) multa 500€ e crocefissi in regalo
Chiusa Sclafani (PA) Francesco Di Giorgio (c.des.) multa 500€
Sant’Angelo Lodigiano (LO) Domenico Crespi (l.civ.) multa 500€
San Bonifacio (VR) Antonio Casu (Lega) multa 500€
Meldola (FC) Gian Luca Zattini (c.des.) crocefissi piazzati dal comune
Talamello (RN) Francesca Ugolini (c.des.) multa 500€

(tratta da http://massimo.solira.org/)

Qualcosa si sta muovendo?

26 Novembre 2009 da Emilio Conti

Stamane, dopo molto tempo, ho letto sulla stampa locale1 una notizia che mi (ci) dovrebbe far ben sperare.

L’opposizione ha deciso di non partecipare più ai Consigli fintantoché la maggioranza consegnerà la documentazione inerente ai temi che devono essere discussi con un anticipo che non permetterà una corretta valutazione e, conseguentemente, una partecipazione consapevole al dibattito.

Naturalmente il nostro sindaco ribatte citando la legge che prevederebbe in 48 ore il termine entro il quale la documentazione dovrebbe essere consegnata alla opposizione, dimostrando, se mai ce ne fosse ancora bisogno, l’ormai noto comportamento arrogante. Infatti, che una legge preveda certi termini ultimi non significa che la correttezza istituzionale possa fare delle “eccezioni”. In sostanza, se la legge dice che la documentazione deve essere consegnata entro le 48 ore precedenti al Consiglio ciò non esclude che tale documentazione possa essere consegnata 72 ore prima o 7 giorni prima o 2 mesi prima!

Condividiamo, quindi, la decisione presa dall’opposizione: già hanno i numeri per far approvare quello che vogliono, già ci sono consiglieri di maggioranza (tutti) che dimostrano una vera e propria schiavitù intellettuale nei confronti del decisionismo del sindaco; allora che prendano le loro decisioni tra di loro: che se la cantino e se la suonino da soli.

Finalmente viene squarciato il velo ipocrita di questa pseudo-democrazia locale. Che i belgioiosini sappiano finalmente di che pasta è fatta questa amministrazione! E in che grande considerazione tengano il dibattito pubblico e le opinioni di chi non la pensa come loro.

  1. La Provincia PAVESE“Belgioioso, la minoranza non andrà più in Consiglio” []

Carente in matematica

25 Novembre 2009 da bsìa

Durante gli anni di studio mi son fatto l’opinione che tutti quelli a cui la matematica non piace, vuoi perché non la capiscono vuoi perché non tutti sono dotati allo stesso modo, immancabilmente, quando decidono di proseguire gli studi a livello universitario, scelgono facoltà in cui della matematica non vi è neppure l’ombra (o quasi). Tipo medicina, lettere e filosofia, lingue e, SOPRATTUTTO, giurisprudenza!! 😈 Come conseguenza, quasi tutti gli avvocati sono degli emeriti incompetenti quando si tratta di far di conto. 😆 Non si pretende che siano capaci di risolvere sistemi di equazioni ad n incognite o giocare con integrali e derivate, ma almeno essere in grado di calcolare una media, quello, lo dovrebbero saper fare!

Tutta questa bella convinzione ha trovato conferma quando ho ascoltato quello che dovrebbe essere l’esempio supremo dell’avvocatura nazionale, assurto a ministro della giustizia (che di nome fa Alfano), sparare cifre. E quando un leguleio spara cifre la prima cosa che dovete pensare è “Son tutte sbagliate”: a prescindere. Credetemi, avrete senz’altro ragione voi (almeno nel 99% dei casi 😆 ).

Cosa ha mai detto il nostro (?) ministro siculo: due dati significativi.

  1. i processi in Italia durano in media sette anni e mezzo;
  2. con la legge ammazza processi, che limiterà la durata del processo a sei anni, verrà cancellato solo (solooooo????? 😯 ) l’uno per cento dei processi.

Adesso dobbiamo fare un vero e proprio esercizio di fede, maggiore di quello necessario per accettare la Trinità, e prenderemo per buone (veritiere) le cifre sparate dal siciliano.

Se la legge in discussione cancellerà “solo” l’uno per cento dei processi, questo vuol dire che il 99% dura meno di sei anni (Alfano, la matematica, che lei crede di essere in grado di conoscere – ma che le è completamente aliena come dimostrerò – non è un’opinione).

Supponiamo, quindi, che il 99% dei processi duri cinque anni e undici mesi (un mese in meno della cancellazione prevista dalla legge), in notazione decimale 5 anni e 11 mesi corrispondono a 5,9 (circa). Questo significa che per ottenere una media di sette anni e mezzo (7,5) è necessario che la durata dei rimanenti processi, quelli corrispondenti all’1%, sia di 165, 9, vale a dire 165 anni e 11 mesi!!!! 😯 Chiedetevi quanti processi sono in corso in questo momento nel nostro paese: diverse migliaia? Bene, l’uno per cento di diverse migliaia corrisponde a diverse decine! Non sono tanti, vero? Solo che queste decine, se le cifre date dal “ministro” fossero vere, sarebbero di processi iniziati

PRIMA DELL’UNITA’ D’ITALIA 😯

e ancora in corso!! Come direbbero i siculi: minchiaaaaa!!!

Come volevasi dimostrare, le carenze matematiche dell’Alfano sono decisamente abissali. E cercare di colmarle sarebbe un compito, più che arduo, impossibile.1

A meno che non ci stia propinando un sacco di balle! Voi che ne dite? 😉

  1. La formula per il calcolo della media è la seguente: (99 x 5,9 + 1 x 165,9) / 100 = 7,5. Ma non ditelo al ministro, tanto non la capirebbe!! 👿 []

Che fine hanno fatto le “ronde”?

24 Novembre 2009 da sgur_di_tri

Vi ricordate le “ronde”? Come mai negli ultimi tempi di “ronde” non si parla più? Sembrano dimenticate. Il livello di sicurezza è forse arrivato ad un punto tale che le ronde non servono più? Oppure stiamo andando verso l’inverno e girare di notte a piedi – con il freddo e l’influenza in agguato – non fa tanto bene alla salute? Cosa impedisce, dopo tante discussioni, dibattiti televisivi, polemiche a non finire, alle “ronde” di essere attive? Come stanno esattamente le cose?

Per scoprirlo siamo andati a leggerci il Decreto attuativo del cosiddetto “Pacchetto Sicurezza” (Legge 15 luglio 2009, n. 94), emanato dal Ministero dell’Interno l’8 agosto 2009. E subito abbiamo visto che nel Decreto Ministeriale il termine “ronda” non c’è! E’ sparito del tutto! Nel Decreto si parla invece di “Associazioni di Osservatori volontari”.

Ebbene, per poter andare in gruppo (max. 3 persone) di notte per città o paesi e segnalare alle forze dell’ordine eventuali situazioni di disagio, bisogna preventivamente costituire una specifica “Associazione di Osservatori volontari” (con tanto di atto costitutivo e/o statuto), e chiedere l’iscrizione ad un apposito elenco tenuto presso la Prefettura della propria Provincia.

Vediamo insieme quali sono i punti salienti del Decreto Ministeriale, che ritengo utile conoscere, per essere in grado di argomentare in modo serio nel corso di improbabili discussioni.

Le “Associazioni di Osservatori volontari” – così come esplicitato nel Decreto – devono essere apartitiche e avere tra gli  scopi sociali quello di prestare attività di volontariato con finalità di  solidarietà sociale nell’ambito della sicurezza urbana ovvero del disagio sociale, o comunque  riconducibili alle stesse. In particolare, ai fini della predetta iscrizione  le stesse associazioni devono:

  1. svolgere la propria attività gratuitamente e senza fini di  lucro, anche indiretto;
  2. non essere espressione di partiti o movimenti politici, ne’ di  organizzazioni sindacali ne’ essere ad alcun titolo riconducibili a  questi;
  3. non essere ad alcun titolo collegate a tifoserie organizzate;
  4. non essere riconducibili a movimenti, associazioni o gruppi  organizzati, di cui alla Legge Mancino sulla discriminazione razziale, etnica e religiosa;
  5. non essere comunque destinatarie anche indirettamente, di  risorse economiche, ovvero di altri finanziamenti a qualsiasi titolo  provenienti da soggetti di cui alle precedenti lettere b), c) e d);
  6. individuare gli associati destinati a svolgere attività di  segnalazione, quali osservatori volontari, ed  attestare che gli stessi siano in possesso di specifici requisiti (vedi più avanti)”.

I volontari poi devono svolgere attività di mera osservazione in nuclei composti da un numero di persone non superiore a tre, di cui  almeno una di età pari o superiore a 25 anni, senza l’ausilio di mezzi motorizzati e di animali (quindi devono essere a piedi) in  specifiche aree del territorio comunale e segnalano alla Polizia Locale e alle Forze di Polizia dello Stato eventi che possono arrecare danno alla sicurezza urbana, ovvero  situazioni di disagio sociale. Non devono portare al seguito armi o altri oggetti atti ad  offendere. E’ fatto divieto  di utilizzare uniformi, emblemi, simboli, altri segni distintivi o  denominazioni riconducibili, anche indirettamente, ai corpi di  polizia, anche locali, alle forze armate, ai corpi forestali  regionali, agli organi della protezione civile o ad altri corpi dello  Stato, ovvero che contengano riferimenti a partiti o movimenti  politici e sindacali, nonche’ sponsorizzazioni private. Inoltre, eventuali “ronde”, che si fossero attivate in autonomia, devono mettersi in regola con la nuova normativa ministeriale entro sei mesi.

Veniamo ora agli specifici requisiti – previsti dal Decreto Ministeriale – che ogni volontario deve possedere per far parte delle “Associazioni di Osservatori”. Specificatamente, gli Osservatori volontari devono avere:

  1. età non inferiore a 18 anni;
  2. buona salute fisica e mentale, assenza di daltonismo, assenza  di uso di stupefacenti, capacità di espressione visiva, di udito e  di olfatto ed assenza di elementi psicopatologici, anche pregressi,  attestate da certificazione medica delle autorità sanitarie  pubbliche;
  3. non essere stati denunciati o condannati, anche con sentenza  non definitiva, per delitti non colposi;
  4. non essere sottoposti ne’ essere stati sottoposti a misure di  prevenzione, ovvero destinatari di provvedimenti di cui alla Legge sulla violenza negli stadi;
  5. non essere aderenti o essere stati aderenti a movimenti,  associazioni o gruppi organizzati di cui alla Legge Mancino sulla discriminazione razziale, etnica e religiosa;
  6. adeguata copertura assicurativa (in base alla Legge Quadro del Volontariato).

In sintesi, al posto delle “ronde” avremo quindi le “Associazioni di Osservatori volontari”. Staremo a vedere. Comunque, a distanza di più di due mesi dall’emanazione del Decreto attuativo, sembra che le richieste alle Prefetture di tutt’Italia siano vicine alla zero. Mi pare quindi che siamo di fronte al colossale “flop” di quello che sembrava un punto fermo della strategia leghista, ma chissà perché di questo “flop” nessuno parla. Non so voi, ma – a tutt’oggi –  le uniche autentiche “ronde” che io ho visto in circolazione sono quelle di Aldo, Giovanni e Giacomo nella trasmissione televisiva di Rai Tre “Che tempo che fa…”.

E allora, cosa si inventa ora la Regione Lombardia di fronte a questo “flop”? Sembra – ed è una notizia dell’ultim’ora – che voglia affidare la sicurezza direttamente ai vicini di casa con il Progetto di “Zone di controllo del vicinato” con l’affissione appositi cartelli (leggi qui). Ma cos’è questa novità! Scusatemi, non c’è bisogno che me lo dica la Regione Lombardia, ma da sempre è un preciso dovere civico di ogni cittadino collaborare con le Forze dell’Ordine per segnalare possibili reati, affinché se ne individuino gli autori. Ma c’è di più:  andatevi, per curiosità, a leggere cosa prevede il Codice di Procedura Penale – agli Articoli 380 e 383 – e cioè quello che un privato è facoltizzato a fare davanti ad un reato passibile di arresto obbligatorio in flagranza.

Ma allora mi chiedo: anziché alzare tutti questi polveroni, non è forse più semplice potenziare adeguatamente le Forze di Polizia?.

Di seguito fornisco alcuni link che è necessario consultare per conoscere meglio l’argomento.

Decreto ministro dell’Interno 8 agosto 2009 – Ambiti operativi delle Associazioni di Osservatori volontari, requisiti per l’iscrizione nell’elenco prefettizio e modalità di tenuta dei relativi elenchi, di cui ai commi da 40 a 44 dell’articolo 3 della legge 15 luglio 2009, n. 94.

Legge 24 luglio 2008, n. 125 – “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica”

Legge 15 luglio 2009, n. 94 – “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” – Gazzetta Ufficiale n. 170 del 24 luglio 2009 – Supplemento ordinario n. 128

Decreto legge 26 aprile 1993, n. 122,  convertito dalla legge 25 giugno 1993, n. 205 – Legge Mancino sulla discriminazione razziale, etnica e religiosa

Legge 11  agosto 1991, n. 266 (Art. 4 comma 1) – Legge quadro del Volontariato

Decreto del Ministro dell’interno del 5 agosto 2008 – Poteri dei Sindaci

Legge 13 dicembre 1989, n. 401 (Art. 6) – Legge sulla violenza negli stadi

Codice Procedura Penale (Vedi Art. 380 e Art. 383)


Commozione?

23 Novembre 2009 da bsìa

Starò invecchiando? Starò inacidendo come l’amministratore del sito? 😆 Oddio, giovane non lo sono più di certo! Starò involvendo? Bah… fatto sta che, sempre più spesso, tutte le volte che apro un giornale locale (ma non solo), e leggo certi titoli ed articoli, vengo colto da una vera e propria furia devastatrice: che mi indurrebbe a prendere la testa del giornalista e sbattergliela contro un muro un paio di volte e poi dirgli: “Hai capito come devi scrivere un articolo?”, e giù un’altra bottarella. “Hai capito come si fa informazione?”, e giù un’ulteriore bottarella. E continuare così finché l’apprendista non abbia ben capito come si fa il mestiere (o prima che il muro crolli 😈 ). Dopo di che  riserverei lo stesso trattamento al direttore del giornale che permette la pubblicazione di simili oscenità.

Su, bsìa, fatti coraggio, lo sappiamo che il lunedì è duro! 😀 Adesso dicci cosa ti ha fatto arrabbiare.

Cazzo: ma avete visto la prima pagina del noto periodico settimanale? Un quarto di pagina occupato da un riquadro con fotazza della famosa Lady (manco fosse lady Diana) e titolo strappalacrime a caratteri cubitali “Vorrei passare il Natale con la mia nonna”. Già la foto e il titolo mi han fatto partire i coglioni ad elica, ma poi ho letto l’articolo!!!!! Ora, io non ce l’ho con i familiari, anche i famigliari di Totò Riina si lamenteranno delle condizioni del loro parente, è una cosa “normale”.

No, io ce l’ho con questi cazzo di giornali che fanno articoli strappalacrime ogni qual volta un politico viene beccato dalla giustizia. Invece di andare ad indagare cosa c’è sotto veramente, vale a dire “fare giornalismo”, cercano di sviare l’attenzione parlando d’altro, facendo leva sui sentimenti stornano l’attenzione del pubblico dalla gravità dei fatti. E’ da quasi vent’anni che nel nostro paese si è scoperto che abbiamo una classe politica formata, per la maggior parte, da ladri di denaro pubblico (e mi fermo qui per non parlare delle abitudini sessuali e morali della suddetta classe politica) e cos’è cambiato? Ve lo dico io: un cazzo! Anzi peggio, adesso si cerca di zittire chi cerca di portare alla luce questa cloaca. Invece di smetterla, vogliono avere mano libera! Che poi ci sia una stampa, a tutti i livelli, che non fa il proprio dovere (eufemismo) aiuta non poco. Ma non sarebbe il caso di cambiare nome? Chiamare ancora “stampa” chi scrive cose simili non vi sembra un po’ eccessivo?

Comunque io non mi commuovo, anzi, a costo di passare per un giustizio-fascista e di rinnegare tutti i principi del Beccaria, mi indigno e dico che la presunzione di innocenza per i nostri politici andrebbe abolita. Per loro dovrebbe valere l’opposto: la presunzione di colpevolezza, vale a dire che “sei colpevole finché non mi dimostri il contrario”. Questi non si meritano nessuna comprensione, solo disprezzo. E per i giornlisti dispensatori di fumo “millanta frustate in su le natiche”.

Corruzione: l’Italia è peggio di Cuba!

20 Novembre 2009 da sgur_di_tri

Martedì scorso c’è stata la concomitanza di due avvenimenti interessanti cha avevano come tema comune il fenomeno della corruzione.

Martedì scorso infatti, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha presentato la Relazione al Parlamento sulla corruzione in Italia (per il periodo ottobre 2008/Ottobre 2009) predisposta dal Servizio Anticorruzione e Trasparenza (S.A.eT.) (la potete trovare qui ) e, nel corso della conferenza stampa, ha affermato che si stanno facendo passi in avanti nella lotta alla corruzione.

Nello stesso giorno a Berlino, pressoché in contemporanea, l’Organizzazione internazionale non governativa (ONG) Transparency International, 1 che si occupa di monitorare la corruzione nel mondo,  ha pubblicato la classifica per il 2009 delle nazioni più trasparenti ,2 quelle cioè in cui meno regna la corruzione: ebbene l’Italia è scesa al 63° posto, dietro a Cuba e Turchia e davanti ad Arabia Saudita e Tunisia (nel 2008 l’Italia occupava il 55° posto, mentre nel 2007 era al 41° posto).

Il fenomeno della corruzione nella Pubblica Amministrazione in Italia è ben noto a tutti, tant’è che presso il Dipartimento della Funzione Pubblica è stato istituito il già citato Servizio Anticorruzione e Trasparenza (S.A.eT.), con il compito di sviluppare una strategia di prevenzione dei vari tipi di illecito nella P.A., e S.A.eT. in questo campo, collabora attivamente anche con Transparency International.

La corruzione è un costo per tutti, sconvolge l’economia e tutta la società, con gravi conseguenze per ognuno; rispetto agli Anni Novanta sembra che si sia maggiormente diffusa e da più parti si segnala che mancano uomini e mezzi per contrastarla efficacemente; inoltre la corruzione crea grande sfiducia nei cittadini che paiono sempre più disillusi di fronte a questo fenomeno (staremo a vedere come si configurerà il reato di corruzione nel cosiddetto “Processo breve” di cui tanto si parla in questi giorni, qualora venisse approvato dal Parlamento).

Un’ultima domanda: visto che in questi giorni non ho avuto modo di seguire i notiziari televisivi, c’è qualcuno che mi sa dire se ha visto la classifica di Transparency International passare nei TG dei canali nazionali?

  1. Transparency International è un’Organizzazione no profit non governativa, fondata nel 1993, leader nel mondo per la sua lotta alla corruzione e di promozione dell’etica. E’ presente in 90 Nazioni. Transparency International Italia è attiva dal 1996. []
  2. Questa speciale classifica viene compilata annualmente da Transparency International in base ad un Indice di Percezione della Corruzione (Corruption Perceptions Index I) attribuito ad ognuno dei 180 Paesi oggetto dell’indagine. Con tale indice si determina la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in 180 Paesi, attribuendo a ciascuna Nazione un voto che varia da 0 (massima corruzione) a 10 (assenza di corruzione). Si tratta di un indice composito, ottenuto sulla base di varie interviste/ricerche commissionate ad esperti del mondo degli affari e a prestigiose istituzioni. La metodologia viene modificata ogni anno al fine di riuscire a dare uno spaccato sempre più attendibile delle realtà locali. Le ricerche vengono svolte da Università o Centri di Studio, su incarico di Transparency International. []