Penso che fosse inevitabile. Ormai le elezioni sono passate, l’obiettivo della rielezione raggiunto. Adesso però occorre affrontare la realtà e cosa importa se tutte le promesse fatte non potranno essere mantenute? In un mio post precedente avevo argomentato che già si intravvedevano i primi segnali di qualcosa che si stava inceppando. Successivamente anche bsìa, trattando di un altro episodio, aveva sottolineato che qualcosa non andava. Di qualche giorno fa, poi, la voce giuntami all’orecchio, ma che deve essere confermata, di una dilazione nel concedere gli aumenti salariali ai dipendenti comunali. Ed infine, oggi, l’articolo su La Provincia PAVESE intitolato “La Goodman porti lavoro a Belgioioso“.
Leggendo l’articolo risulta evidente che tutte le promesse enunciate dal nostro sindaco sul rilancio economico conseguente alla riqualificazione dell’area ex-Dolma stiano subendo un forte rallentamento. Questo blog ha più volte “ferocemente” criticato il piano, mettendone in risalto sia la potenziale pericolosità (stoccaggio di sostanze altamente pericolose e tossiche/cancerogene) sia contestando l’argomento portato a giustificazione dal sindaco sui posti di lavoro che sarebbero stati creati.
Oggi veniamo a sapere, grazie all’articolo citato, che al momento nell’area in questione si insedierà un deposito di libri d’arte e un magazzino di motocicli. Verrebbe da dire “Meno male!”. Ma il nostro primo (?) cittadino si lamenta perché non c’è stato alcun riscontro da parte delle imprese del territorio e si lamenta con Goodman di non aver presentato un piano industriale organico che comporti la creazione di posti di lavoro. Forse non gli passa per la testa che tutto questo potrebbe essere il risultato della crisi economica in atto! Ma poi c’è una frase che ci dovrebbe preoccupare non poco: “[…] Se poi all’interno del piano venisse prevista un’attività produttiva o un deposito di sostanze chimiche, non ci scandalizzeremmo, […]”.
Bingo! E’ evidente che sta preparando l’opinione pubblica ad accettare quello che noi abbiamo sempre saputo e cioè che quella riqualificazione serviva soprattutto a questo: immagazzinare sostanze chimiche pericolose! Ed è inutile che il sindaco cerchi di addolcire la pillola dicendo “qualora venissero rispettate le norme previste in materia di sicurezza” perché io gli chiedo chi dovrebbe controllare tale rispetto e con quali modalità. Che norme di sicurezza sono state rispettate nell’aver ampliato la zona artigianale fino a ridosso del deposito Lampogas dove sono immagazzinate tonnellate di gas liquido? Una tremenda contraddizione in termini la frase successiva “nella piena tutele dell’ambiente” che rivela l’assoluta ignoranza dell’ecologia (per non dire di peggio): come si può rispettare l’ambiente piazzandovi una bomba chimica dalle conseguenze imprevedibili? Pensate solo se qualche arabo esaltato decidesse di farsi saltare in aria lì dentro…
Ma evidentemente tutto questo non è che la solita propaganda, la solita cortina fumogena per far digerire ai belgioiosini una sentenza già scritta, con il corollario che, molto probabilmente, neanche verranno creati gli sbandierati 200 posti di lavoro.
L’opposizione, che su questo tema si è sempre e da subito dichiarata contraria, ha ribadito, fortunatamente, ancora la sua contrarietà. Mi auguro che adesso ci dicano in che modo, quali azioni, intendono adottare per contrastare una simile deriva.
Intanto speriamo che la crisi continui costringendo ad un rinvio, il più tardi possibile, di questo insano progetto.
P.S. Singolare questo tempismo: mentre si scoprono navi affondate piene di rifiuti tossici, adesso abbiamo qualcuno che ci vuole portare in casa qualcosa di simile!