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Una nuova opportunità: le inaugurazioni!

30 Ottobre 2009 da sgur_di_tri

Vi vorrei raccontare un episodio che mi è capitato pochi giorni fa. E’ un fatto semplice di vita normale (o quasi), ma che, nella sua semplicità, ritengo emblematico del nostro tempo, e mi ha dato spunto per alcune riflessioni. Cercherò di farla il più breve possibile, quindi ecco cos’è successo.

L’altro giorno sono andato alla inaugurazione di una mostra di pittura (non dico dove, perché ininfluente ai fini della nostra storia) e chi ci trovo? Un mio ex compagno di studi (di seguito L. G.), anche lui pavese, ma della Lomellina, che non vedevo da parecchio tempo. Ed è scambiando due parole con lui, che mi si é aperto davanti un mondo nuovo.

“Toh! Chi si rivede – gli dico io – come stai?”
“Io bene, e tu. Sei anche tu in pensione?”
“Purtroppo non ancora – gli rispondo io – mi mancano tre anni di contributi! Ma che ci fai qui, ti piace questo genere di pittura?”, e lui di rimando:
“Macché, mi fa schifo! Mi fa venire il voltastomaco!”
Lo guardo stralunato e gli dico:
“Scusa, non ho capito. Se ti fa schifo il genere, che ci fai qui?”

“Ma no, conosco uno che è di qua, magari tu lo conosci, si chiama A.F. che mi ha chiesto se l’accompagnavo”
“A.F. lo conosco sì!” – gli rispondo – “Il mondo è proprio piccolo”
Ma mi è balenato un dubbio (“A.F. lo conosco da una vita, ma, per quanto ne sapevo, non si era mai interessato d’arte; vuoi vedere che scopro un suo lato nascosto?”).
Per cui cerco subito A.F., era nell’altra sala, mi avvicino e lo saluto:

“Ueila! Änca ti chì? Non sapevo ti interessassi di quadri”. Mi si avvicina e, quasi sussurrandomi all’orecchio, mi dice:
“Guarda, a te lo posso dire perché sei un amico, i quadri non mi interessano e tu lo sai, sono qui unicamente perché c’è il rinfresco! E poi sto in mezzo a gente un po’ diversa dai soliti che vedo in piazza. Ma “in primis” viene il rinfresco! Sai, oggi ci sono di quei panini al latte col salame e del pinot grigio, che a casa me li sogno di notte”.
“Ah!” – faccio io – “E’ vero, ci sono panini, salatini e dolcetti veramente buoni. Ma, scusa, come fai a conoscere L.G.?”, indicandogli la comune conoscenza.
“Eravamo colleghi, lavoravamo insieme a Pavia. Siamo andati tutti e due in pensione due anni fa. E poi abbiamo visto che in giro ci sono tante di quelle inaugurazioni di mostre, presentazioni di libri, concerti per ricordare qualcuno, anniversari per tutti i gusti, la firma di qualche cosa con la presenza del politico di turno o il taglio di un nastro per chissà che cosa, che riusciamo a mangiare e bere bene “a gratis”, e per quel giorno magari non faccio neanche la spesa. Così mi sono messo d’accordo con L.G., io avviso lui di quello che succede dalle mie parti, e lui avvisa me di quello che succede da lui in Lomellina. E poi non è finita, abbiamo amici anche in Oltrepo che ci informano delle inaugurazioni che fanno in zona loro. Vedi quello là” – e con un cenno della testa mi indica uno con un calice in mano – “quello è dei nostri, è di Broni. Ce n’è un altro di Ponte Nizza, che però oggi non è potuto venire. In Oltrepo ci andiamo sempre molto volentieri, perché lì sei sicuro di mangiare e bere bene dappertutto! Ci sono di quei bianchi e di quei rossi (vini [NdA]) che neanche ti immagini. Non farmici pensare!” – e, dandomi di gomito, continua, ormai è un fiume in piena – “Ma anche qua il nostro Sindaco non scherza, è una vera mitraglia in fatto di inaugurazioni! Non lo ferma più nessuno!
“Ma torniamo a noi: sai quali sono i momenti migliori per queste cose? Vicino a Natale e sotto elezioni. A Natale i Sindaci organizzano tanti di quei concertini per fare gli auguri ai concittadini, con rinfresco incorporato, che quasi non riusciamo a starci dietro: pensa” – mi fa – “abbiamo dovuto fare delle scelte drammatiche: andare nel paese A o nel paese B? Credimi, non è facile dover rinunciare a certi rinfreschi! E poi quando ci sono le elezioni è il massimo: quest’anno ci è andata bene, perché c’erano le Comunali, e l’anno prossimo andrà ancora meglio con le Regionali perché ogni posto sarà buono. Non sai quant’è dura star dietro a tutto questo. Chi è del posto raccoglie le voci, legge le locandine esposte nei negozi e informa tempestivamente gli altri. Non c’è Internet che tenga, devi fare tutto col telefono. E’ lo spirito di squadra che conta. E’ come essere a militare, devi essere sempre pronto a partire!”

“Gli organizzatori ormai ci conoscono, sono tranquilli perché vedono che siamo con qualcuno del posto: qui, ad esempio, ci sono io che mi conoscono. Siamo ormai una presenza fissa e apprezzano molto che ci siamo! Lo vedi anche tu come ci sorridono, no? Sai qual è il problema più grosso di ‘sto lavoro?” – lo ha chiamato “lavoro”, penso tra me e me – “E’ che devi sempre applaudire alla fine del pistolotto e a volte anche durante. Qualsiasi cosa dicano, tu devi applaudire, magari lanciando un “giusto” o un “bravo” qua e là (senza esagerare, però). Inoltre devi sempre annuire leggermente con testa, dimostrando così di apprezzare quello che viene detto. D’accordo, spendi qualcosa in benzina, ma, come ti dicevo, noi facciamo gruppo, e poi ne vale la pena: mangiamo bene, beviamo bene (con moderazione però) e vediamo sempre gente nuova. Lo so, lo so, tu potresti dire che fa troppo “pensionato”. E allora? Chi sono? Sono o non sono un pensionato? Sai, per quello che devo fare io. Dai! Quando andrai in pensione, se vorrai, potrai unirti a noi. Ritieniti già prenotato!”.

Devo ammettere che ho ascoltato il mio amico con grande curiosità. Se ci pensate, è un sistema che non fa una grinza, quasi scientifico, e poi sta bene a tutti: agli inauguranti (e cioè a coloro che, come i miei amici, presenziano alle inaugurazioni) e ancor di più agli organizzatori degli eventi, perché per loro va bene che ci sia sempre gente a fare numero, anche perché con le televisioni, Web e i telefonini in giro che possono riprenderti anche a tua insaputa, si scopre quanto pubblico è presente, e ciò può essere un severo indice di gradimento; e non puoi sempre chiedere al giornalista e all’operatore di tagliare le riprese sulla gente (quando è poca), prima di mandare in onda il servizio.

E, infine, potrebbe essere un modo nuovo per arrotondare la magra pensione in questa crisi che sembra non finire mai. Una volta ci si infilava nei matrimoni, ma visto che oggi di matrimoni se ne fanno sempre meno (e con meno gente), ecco subito trovata l’alternativa: le inaugurazioni. E le inaugurazioni sembrano non finire mai!.

Che perla…

29 Ottobre 2009 da bsìa

“Si tratta di un importante momento storico (…) è il primo documento firnato nel castello, acquistato dal Comune, che ora svolge una funzione di alta rappresentatività istituzionale, come ai tempi dei Visconti che qui amministravano i loro possedimenti”1

  1. Da “Belgioioso, dichiarazioni nel mirino” (notare l’involontaria ironia) su La Provincia PAVESE del 28 ottobre 2009 []

Maiali, corruttori, concussi, veline, drogati ecc. ecc.

28 Ottobre 2009 da brain50

Alla luce di quanto successo recentemente mi viene da pensare di inserire una tabella Excel e mettere a sinistra i nomi dei nostri “governanti” ed a destra una serie di caselline dove basta inserire una “x” con la dicitura in testata: maiale, corruttore, concusso, velina o simile, drogato, corrotto, ladro,  evasore, e poi all’ultima casella “onesto”.

Se dovessimo fare una statistica sicuramente la maggior parte delle “x” verrebbe posta nelle caselle antecedenti l'”onesto” e mi chiedo: ma che cosa avrà mai in comune con il popolo italiano questa plebaglia che sperpera soldi in mignotte, trans, droga e chi più ne ha più ne metta e gli onesti cittadini fanno fatica ad arrivare a fine mese per non parlare di quelli che dopo il 20 non hanno più soldi per mangiare??????

Codesti “signorotti” oltre a farci perdere la faccia a livello internazionale minano la nostra identità, e quando vengono pescati con le mani nel sacco soffrono, stanno male…………..

Non dimentichiamo che non li abbiamo scelti noi e non possiamo neanche mandarli a casa……………… 👿

P.S.: Anche nel “mondo del lavoro sessuale”  lo “stipendio degli uomini” è superiore a quello delle donne: un trans 5.000 euro, una escort 1.000 euro (incluse spese di trasferimento) non fa una grinza!!!!!

Ex SS 234

27 Ottobre 2009 da brain50

Un altro utente della famigerata ex ss 234 ha scritto una lettera alla Provincia Pavese di oggi lamentando lo stato di manutenzione da terzo mondo della suddetta ex-statale.

Dall’ultimo mio post sull’argomento sono state rifatte (a tratti alterni chissà perché, avevano  forse finito la vernice bianca?????) alcune righe di mezzeria che sicuramente qualcosa in più fanno ma non ne garantiscono certo la sicurezza.

Soldi per queste cose non ce ne sono mai……….. e LA TANGENZIALE A BELGIOIOSO NON LA FARANNO!!!!!!!!!!!!!

Vulgus vult*

26 Ottobre 2009 da bsìa

Ormai siamo alla comica finale: il “conflitto d’interessi” giornalistico adesso manco firma più gli articoli (tanto so chi è … e lo curo! 😈 ), ma non solo, si è pure inventato un bel trucchetto: manda corrispondenze dal feudo di Filighera per esaltare il solito! Indovinate chi? 😆 A proposito: quei geni che si strappavano le vesti per il mio anonimato non hanno niente da dire? OK, siamo alla solita trave…

Orbene, ordunque, suvvia: di che sto blaterando? Ma dell’articolone apparso oggi sul noto settimanale:1 dove al grido di “Il popolo lo vuole” l’immenso ci informa che sta per esaudire il volere della plebaglia con il famoso progetto delle piste ciclabili tra il nostro borgo e Filighera e Torre de’ Negri. Che il popolo lo volesse era noto, solo che Lui non se ne era accorto. Quello che per primo aveva sentito la necessità di segnalare il problema fu il prode Migliavacca. Il quale, non essendo di nobile casata, si beccò i ribrotti e gli sberleffi di altri due cavalieri di ben altro lignaggio: il nostro piccolo principe e il valoroso Sir Pollon. Adesso finalmente sua_sbrodolosità si è accorto del problema e ne esalta l’utilità! Degna di nota è poi la prosa del poeta-scrivano che in uno slancio di estrema apoteosi si esalta e scrive: “[…] (l’opera) prevede tre chilometri di piste […] valorizzando i territori alla scoperta di angoli di curiosità e di bellezza naturalistica […]”. 😯 😯 😯

Allora: da Filighera a Belgioioso come bellezze naturalistiche abbiamo grandi distese di risaie e tutte le schifezze che galleggiano sulla Roggia Grande. Mentre dal lato Torre de’ Negri si potrà ammirare quella fogna e cielo aperto del Cavo oltre, naturalmente, alle distese di risaie. Ovviamente, per meglio poter ammirare tali beltà verranno creati “punti di sosta”. Capirai, per percorrere un chilometro e mezzo in bicicletta è assolutamente necessario il punto di sosta: perché magari non un centro di rianimazione per coloro che, stremati per aver percorso tale incredibile distanza, abbiano bisogno di un po’ d’ossigeno, o di un massaggio cardiaco, di una flebo idratante/ricostituente? 😆 Stiamo poi parlando di punti di sosta simili a quelle cagate che decorano l’altra pista ciclabile e che io propongo di conservare come patrimonio dell’umanità?

Invece di sparare cazzate, non sarebbe bastato dire “le facciamo per la sicurezza dei ciclisti”? Troppo normale e semplice? Ma l’imperativo è “stragià”!!

P.S. Rivolgo una preghiera al signor Migliavacca: dal momento che l’amministratore  del blog è un po’ “distratto”, gli spiacerebbe recapitargli le fotocopie delle sue lettere alla Provincia PAVESE e relative rispostacce? Almeno tutte le volte che i ladri di idee altrui cercheranno di farla franca noi li sputtaneremo pubblicando integralmente i documenti.

* Il popolo lo vuole.

  1. il Punto []

Un paese normale

25 Ottobre 2009 da Emilio Conti

Sentiamo spessissimo l’aggettivo “normale” usato dai nostri “politici”: soprattutto riferito al nostro paese (nazione). Non so quante volte ho sentito pronunciare “paese normale” da un noto esponente della cosiddetta sinistra.

Evidentemente, se qualcuno sente la necessità della “normalità”, significa che la nostra povera nazione si trova in una situazione di “anormalità”. Credo che, al contrario, molti nostri connazionali non riescano a comprendere esattamente la portata di definire un paese come “normale” nella sua più importante accezione di “democratico”, “funzionale” e “moderno”. E’ da talmente tanti anni che stiamo scivolando verso un regresso culturale, morale, mediatico, democratico, che pensiamo, anche in assoluta buona fede, che la realtà in cui viviamo sia la “normalità” e che la nostra situazione sia simile a quella di altri paesi europei.

Però così non è! Basterebbe riflettere sul fatto che, unica nazione in Europa, abbiamo tre delle maggiori centrali criminali del mondo: ‘ndrangheta, camorra e mafia, per convincersi che forse troppo “normali” non siamo. Se poi si avesse anche la voglia di passare qualche giorno in qualche altro paese della comunità europea, non con viaggi organizzati, ma da soli e immergendosi nella loro realtà, forse qualche dubbio comincerebbe a sorgere.

A contribuire a mantenere l’italiano nell’ignoranza una parte importante la riveste la solita “informazione”. Un ennesimo esempio, ne sentivamo la mancanza, lo abbiamo avuto non più tardi di due giorni fa. Non che la notizia non sia stata data, però c’è modo e modo di darla; evidenziandola o minimizzandola. E questa è stata minimizzata alquanto.

Sto parlando della vicenda del figlio del presindente della repubblica francese il giovane Jean Claude Sarkozy. Il rampollo era stato candidato alla presidenza dell’Epad, l’ente che coordina l’attività della Defense, il principale quartiere d’affari d’Europa (a proposito. se capitate a Parigi fateci un salto: merita). Immediatamente la manovra è stata pesantemente attaccata da tutta la stampa francese, e ciò è importantissimo: sia da quella di sinistra che da quella di destra, come intollerabile nepotismo. Questa è un altra dimostrazione della differenza con il nostro paese: quando si tratta di principi non c’è distinzione fra destra e sinistra. All’indignazione della stampa si è unita (come conseguenza?) quella dei cittadini comuni che hanno inscenato una protesta con tanto di agitazione di banane e cartelli che denunciavano che non volevano una Francia repubblica delle banane! (sic 😐 ) Il risultato è stato che Sarkozy junior ha rinunciato alla presidenza dell’ente.

Nella povera Italia vatican-berluson-casin-d’alem-bossiana una situazione simile non avrebbe suscitato neanche una discussione al bar Sport. Ed è esattamente quello che ci differenzia da un moderno e “normale” stato democratico. Da noi chi manifesta pacificamente viene massacrato; nepotismo? non scherziamo, noi abbiamo il clan Mastella.

E in più: minorenni, escort e trans! Siamo dei gaudenti, non ci facciamo proprio mancare nulla. Solo che un paese “normale” è un’altra cosa!

Belgioioso è vivo!

23 Ottobre 2009 da sgur_di_tri

Nel post Viva la cultura di qualche giorno fa, a firma dell’Amministratore di questo blog, si accennava a due aree, una vicino alla Chiesa dei Frati e l’altra nell’ex cabina Enel di Via Trieste, dove sembra che presto sorgeranno case e/o palazzi.
Altre costruzioni invece sorgeranno sicuramente nell’area di Via Carducci dove il Comune di Belgioioso ha posto in vendita l’area di proprietà comunale di 6.000 mq. con destinazione ad edilizia abitativa, come si può vedere dal Bando di Asta pubblica del 3.10.2009.

Ebbene, se oltre a questo, dovessimo tener conto anche degli effetti della recente Legge Regionale n. 13 del 16.07.2009 (Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia), quella che riguarda l’ampliamento delle case per intenderci, potremmo dire che un bel po’ di cemento si starebbe per riversare su Belgioioso.

Come diretta conseguenza di queste operazioni, deriverebbero introiti nelle casse del Comune per gli oneri di urbanizzazione. Ora, tenuto conto della destinazione che tali introiti dovrebbero avere, in base all’art. 2 comma 8 della Legge 244/2007 (Legge Finanziaria 2008), che recita testualmente:

8. Per gli anni 2008, 2009 e 2010, i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, possono essere utilizzati per una quota non superiore al 50 per cento per il finanziamento di spese correnti e per una quota non superiore ad un ulteriore 25 per cento esclusivamente per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale,

ci piacerebbe sentire il parere dell’Assessore al Bilancio, nonché Segretario locale del PD, affinché ci dica come saranno impegnate queste probabili nuove entrate.

P.S. A margine di questo argomento, ma sempre in tema di case a Belgioioso, mi chiedo come mai non venga recuperato all’arredo urbano il caseggiato fatiscente, e credo vuoto da anni, situato in pieno centro (da Via Dozzio a Piazza della Libertà).

Quattro passi nel delirio

20 Ottobre 2009 da bsìa

E’ mia abitudine, quando scrivo qualcosa sul blog, buttarla in burla (o almeno provarci). Certo, sono volgare e irriverente – grande cruccio per i benpensanti 😈 , ma questo dovrebbe servire a sdrammatizzare un po’ la situazione senza, per questo, sminuire i temi che propongo. Confesso però, che da un po’ di tempo, faccio sempre più fatica a rimanere entro certi binari, perché alcune volte, nel vedere o sentire certe robe, vengo preso da un vero e proprio furore e, se dovessi cedere all’istinto, uscirei alla caccia di certe facce di merda per prenderle a calci in culo! 👿

Ieri sera è stata una delle volte descritte. Apro la posta elettronica e ricevo una mail dal capo1 con due allegati. La missiva è laconica: “Guarda un po’ qui. Che ne pensi?” con tanto di smile diabolico_ghignante (il capo, quando vuole, sa essere veramente un gran bastardo! :mrgreen: ).

Apro gli allegati e … rosario di imprecazioni; urlo come un invasato “Dov’è la mazza da base-ball?”. La moglie, ormai avvezza, dal salotto mi urla “Prendi un Tavor! Quand’è che hai fatto l’ultimo ECG?”. 😎 E allora ho fatto passare la “nuttata” e adesso sono un po’ più tranquillo. 👿

Cosa c’era in quegli allegati? C’erano le due pagine di un volantino che è stato distribuito nella prima metà del mese dalla Lega Nord sezione di Belgioioso (a proposito capo, com’è che tu sei a casa a fare un cazzo, mentre io devo lavorare per pagarti la pensione, e tu manco sapevi del tazebao leghista che se non ci fosse stata una mano pietosa a segnalartelo il fatto ti, e mi, sarebbe passato inosservato? Stiamo battendo la fiacca? 😯 )

Per coloro che se lo siano perso e, soprattutto, per poter seguire quello che segue, potete visualizzare qui la prima pagina e qui la seconda.

Ed è subito delirio. Perché, i sommi (o sarebbe meglio dire il sommo), ci spiegano come l’hanno preso allegramente nel culo nella passata elezione amministrativa. E ne sono pure orgolioni perché, udite udite, non sono entrati in consiglio per 30 voti: E SE NE VANTANO!!!! 😯 E qui bisognerebbe incominciare a digitare i numeri 1 e poi 1 e poi 8! Non contenti continuano: “Ottimo risultato in termini di visibilità […]”. GRANDIOSO! Ma in questo caso, lo devo ammettere, hanno ragione: L’AVER PERSO PIÙ DI 400 VOTI NELLO STESSO GIORNO gli ha dato una visibilità che ha trasceso il paese, la nazione, il continente, la Terra per proiettarsi negli spazi siderali fino alle sperdute galassie là dove nessun umano si è mai spinto! :mrgreen: Ricordo di aver ricevuto un messaggio sub-spaziale inviato dai Klingon, popolo guerriero e poco propenso al riso, che diceva: “Li volemo conosce. Se stamo a scompiscià dal ride. Mo’ mannamo ‘no Sparviero a caricà ‘sti cabarettisti. Semo troppo seri, c’avemo da ride de più”. Purtroppo devono averci ripensato. 😥 Ora, per capire appieno l’assurdità di una simile affermazione, immaginate di essere il proprietario di un’impresa. A fine anno arriva il vostro amministratore e vi dice: “Capo, avremmo chiuso il bilancio con un utile di 200 che però vanno a coprire quasi tutti gli investimenti che sono di 230. Pensi un po’, non abbiamo coperto il tutto solo per 30, ma potevamo arrivare a 600”. 😯 Voi cosa fareste? Vi accontentereste del manicomio oppure lo fareste squartare da quattro cavalli? Ma qui siamo di fronte alla nota tattica berlusconiana: se dici una cagata una volta, tale rimane, se la ripeti mille volte poi qualcuno finisce per prenderla sul serio. Solo che qui ci siamo noi e ogni volta che loro diranno ‘sta fregnaccia noi diremo sempre: trattasi di stronzata!!

Ma poi, visto che sono così acuti, se la pigliano con l’opposizione, quella che è riuscita ad entrare in consiglio, cioè quella che ha ottenuto ciò a cui anche loro aspiravano. E, livorosi, l’accusano di non fare l’opposizione ma di sputtanare (ehilà, il verbo l’ha sdoganato il vecchietto) proprio loro con l’accusa di aver venduto i voti. Il che, stando a certi documenti, potrebbe anche avere un certo fondamento. E poi s’indignano “come avremmo potuto, noi discendenti diretti di Odino, allearci con cotal disomogeneità?” Se questo è il materiale, allora è stato molto meglio così.

Vuoi, poi, che lascino in pace il Migliavacca? Figuriamoci! Deve proprio stargli sui coglioni con quel suo giornalino che gli fa le pulci (sarà mica perché continua a citarmi? 😆 ). Perché il Migliavacca sarebbe una merdaccia per non aver fatto come il Perego che ha incrementato il tesseramento portandolo alla stratosferico numero di 60! 😯 Dai, Migliavacca, essere denigrati da costoro deve essere un motivo di vanto! E concludono il tutto con un perentorio “QUESTI SON FATTI e NON PAROLE!!! E tutto ciò non essendo un brusacrist doc”. A parte che la u del bruciascristo va usata con la dieresi (ma sapranno cos’è? 🙄 ), vedo che l’immigrato (clandestino? 😆 ) se l’è un po‘ presa: che facciamo? Lo respingiamo? 😈

Ma il clou viene alla fine: LORO CONTROLLERANNO COSA FARA’ L’OPPOSIZIONE!!!!!! 😯 Sono talmente incazzati di non essere riusciti ad indebolire Giuzzi che han deciso di fare l’opposizione, non alla maggioranza, ma all’opposizione. 😯 Wow, Il Bobbio (ma sapranno chi è?) ha sacramentato dalla tomba. Qui siamo al ribaltamento di ogni logica!! Opposizione all’opposizione! M-I-T-I-C-I !! Chissà se lo venisse a scoprire il Fukujama (ma sapranno chi è?). Naturalmente “vigileranno” anche che l’immenso rispetti il programma. A cominciare dalla tangenziale? Quella delle terre viscontee? 😈

Dopo tutto ciò non mi rimane che pregare: “O Minerva, grande dea della sapienza, rivolgiti al padre tuo, il possente Giove, e pregalo di scagliare qualche sua saetta sulle teste ottenebrate e che lo splendore della folgore rischiari le loro menti, in modo che finalmente riescano a vedere la soluzione del loro quesito esistenziale: «Quanto fa 2 + 2?»

  1. Il famoso pensionato con baby-pensione-d’oro amministratore del blog 😆 []

Disinformatjia precoce

19 Ottobre 2009 da bsìa

Come dice il Grillo? “Loro non molleranno mai … noi nemmeno”. Ecco, io proprio non mollo su come la stampa locale faccia disinformazione o propaganda.

Ennesimo episodio. Oggi su un “noto” settimanale locale viene pubblicato un articolo a firma R.P. che dovrebbe informarci sulle unioni dei comuni. Esaltazione perché la provincia di Pavia sarebbe la prima in Italia come numero di unioni. E qui devo registrare, ancora una volta, la tempestività e la bontà dei post pubblicati su questo blog. Infatti siamo stati noi a fornire, per primi, le statistiche.1

Dopo questo doveroso autoincensamento 😎 passiamo alla sostanza. E la sostanza è che, con la scusa del record, in realtà si tratta del tentativo mascherato di giustificare la Nuova unione (delle Terre Viscontee – ma il Gian Galeazzo non si rivolterà nella tomba? 😈 ) con il ribadire il concetto che “in pochi è meglio”. Ed inoltre, guarda a volte le coincidenze 😮 , di tutti i comuni presenti nella nostra provincia si riporta solo l’opinione dell’immenso!! Ma non ancora contento di far passare la cazzata che “in pochi si fa più pressione” il nostro/a eroe/ina s’è dimenticato/a una quisquilia. E cioè che questa cazzo di unione non è nata ex-novo, ma da una scissione, meglio sarebbe dire “secessione”, della precedente e più ampia Unione del Basso Pavese. Chi l’ha detto che chi scrive su un giornale deve fare informazione? Trattasi di optional! 👿

E’ proprio vero, l’arte si impara nel praticantato.

P.S. Che si sia risolto il conflitto d’interessi con il famoso MD? 😆

  1. Grazie a sgur_di_trì con il suo post Nuova unione dei comuni: alcune considerazioni []

Viva la cultura

18 Ottobre 2009 da Emilio Conti

Nonostante noi italiani ci vantiamo di essere degli amanti del bello – ci gloriamo di avere il paesaggio più bello, gli artisti più dotati (una volta in gran numero, adesso un po’ meno), gli stilisti migliori – io sono arrivato alla conclusione diametralmente opposta: per amare il bello, e per bello non intendo solo i paesaggi, ma anche, se non soprattutto, le opere d’arte, e non solo quelle grandiose, ma anche  quelle  minori, è indispensabile che all’arte ci si accosti in giovane età e che coloro che sono preposti alla nostra educazione ce la facciano comprendere. Ricordo lo stupore che provai nel vedere una scolaresca, formata da alunni che avranno avuto al massimo otto anni, seduta per terra davanti ad un quadro spettacolare in un notissimo museo parigino attentissimi a seguire la spiegazione  a loro impartita dall’insegnante. Ricordo che dissi, rivolto a mia moglie: “Come da noi”.

Qui, invece, i bambini preferiamo avvicinarli al bello solamente con ore di catechismo, ore di religione e comunioni. Per cui solo più tardi, quando arriveranno alle medie superiori – e non in tutte – incominceranno a studiare un po’ di Storia dell’arte. Tralasciando il tema Musica – altra nota dolente – se i presupposti sono questi trovo molto difficile definirci “amanti del bello” – se non per vanagloria, perché per apprezzare il bello è necessario un minimo di cultura. Che non abbiamo perché  nessuno ce l’ha fornita e solo pochi se la sono fatta da autodidatti. E non è certo organizzando qualche mostra estemporanea di qualche importante pittore che possiamo risolvere il problema perché poi quel che conta sono i risultati. E i risultati sono la continua devastazione del territorio (a proposito di paesaggio) attuata con cementificazioni selvagge e con edifici orrendi, con ristrutturazioni di costruzioni storiche che ne hanno snaturato le sembianze.1

Pretendere, quindi, che i nostri amministratori locali siano sensibili a questo tema risulta essere ottimistico. E infatti adesso vorrebbero far costruire in aree dove tali costruzioni ostacolerebbero la vista di due monumenti rilevantissimi della storia belgioiosina come la chiesa dei Frati e la chiesetta del Morone. Basterebbe ricordarsi di quanto ci è venuta a costare la ristrutturazione della chiesa dei Frati per indignarsi di un progetto simile. Questa chiesa è (era?) il biglietto da visita di Belgioioso per coloro che vi giungono provenienti da Pavia. Una volta il suo campanile si stagliava nitido contro il cielo e lo si poteva vedere in lontananza. Adesso la vista è già un po’ compromessa dalle costruzioni della zona artigianale. Sarà per questo motivo che la si vuole impedire definitivamente? L’opposizione si è dichiarata contraria (ottimo) così come si è detta contraria all’abbattimento della vecchia cabina dell’Enel nella cui area è prevista la costruzione di villette. Il motivo lo ha spiegato chiaramente Giuzzi: “Si tratta di archeologia industriale”. Quale è stata invece la reazione del nostro sindaco? Che se l’è presa con quelli che erano contrari all’acquisto del Castello! Cosa centri l’acquisto del Castello con la preservazione di un edificio credo sia un tema che riguardi più la psicologia che la logica. Constatiamo quindi che a fronte di una valida argomentazione – archeologia industriale – dall’altra parte non ci sono state  contro-argomentazioni per cui si arriva all’inevitabile e solita arroganza. Appunto: il risultato della mancanza di cultura di cui si diceva. D’altra parte non siamo nuovi alle contraddizioni di questo personaggio: ama l’ambiente (a parole, tanto cosa costa?) e poi ti vuol piazzare una “discarica” chimica. Valorizziamo il patrimonio artistico del paese, ma poi se qualche bel condominio ne copre la vista che importa? Basta andare più vicino, no?! Sarebbe anche stato interessante conoscere l’opinione dell’assessore alla cultura. Non dovrebbe essere questo il suo ambito di competenza? Ma, evidentemente, prudenza ha suggerito il silenzio.

P.S. Trovo anche ingiustificabile e piuttosto strana questa continua corsa alla cementificazione del paese da parte di questa amministrazione. Non bastano le oscenità già perpetrate? Ma questa è un’altra storia!

  1. Su questo tema si veda il post L’ultimo angolo []