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La tangenziale: una chimera?

4 Marzo 2009 da Emilio Conti

La tangenziale a Belgioioso sarebbe un tema che dovrebbe essere quotidianamente all’ordine del giorno. Invece dobbiamo leggere sulla stampa locale argomenti di poco o nullo interesse se paragonati alla gravità della sua mancata realizzazione. Adesso si stanno avvicinando le elezioni e vedrete che la questione “tangenziale” ridiventerà di attualità per la campagna elettorale della giunta uscente1 che se ne è tranquillamente dimenticata per cinque anni. In verità quando si insediò l’attuale amministrazione sembrava che la realizzazione dell’opera fosse dietro l’angolo. Chi non si ricorda il nostro compaesano che faceva la spola tra la piazza e il “Listone” a raccogliere le firme per sollecitarne l’attuazione? Anch’io aderii con la mia firma all’iniziativa, pur esprimendo forti dubbi sulla reale volontà dell’amministrazione  di portare a compimento il progetto. Dubbi che si sono rivelati più che fondati vista l’inanità dimostrata a riguardo in questi cinque anni, inanità che divenne lampante quando si diffuse la notizia dello storno, da parte della Provincia, delle risorse destinate al suo progetto, senza che ciò provocasse neppure una minima protesta.

La tangenziale è un’opera che sarebbe dovuta essere presa in considerazione già trenta/venti anni fa. Non era infatti difficile prevedere quale sarebbe stata la dinamica dell’incremento dei veicoli circolanti, anche se non erano ancora all’orizzonte la costruzione delle discariche e dell’inceneritore a Corteolona, le logistiche a Corteolona, Santa Cristina, Chignolo Po, Arena Po. Sarebbe bastato che gli amministratori che si sono succeduti si fossero dimostrati un po’ lungimiranti (ma neanche tanto). D’altra parte, come prendere in considerazione la realizzazione di un’opera simile a Belgioioso quando anche Pavia se ne è disinteressata per anni e solo adesso sta terminando la sua (con quarant’anni di ritardo ed in modo alquanto discutibile)?

E’ personale opinione, però, che qualche timido tentativo in passato ci sia stato. Solo che fu immediatamente affossato dall’opposizione di alcuni operatori economici locali che vedevano nella realizzazione della tangenziale un danno, vero o presunto, alla loro attività. Penso che queste pressioni esistano ancora ed è per questo motivo che il tema “tangenziale” viene così poco nominato anche dalle opposizioni. Ma quali potrebbero essere i “poteri” che si oppongono alla realizzazione della nostra tangenziale?

Agricoltori/proprietari terrieri
Per la realizzazione della tangenziale è evidente che si dovranno acquistare i terreni sui quali dovrà essere costruita. Per quanto congruo sia il prezzo che l’ente pubblico pagherà ai proprietari terrieri/agricoltori, sicuramente non li compenserà del mancato reddito futuro derivante dalla perdita di parte del loro terreno agricolo. E più il proprietario/agricoltore dispone di “poco” terreno e maggiore sarà la sua opposizione alla vendita/esproprio. E’ verosimile, quindi, che questa “categoria” non sia molto contenta della tangenziale e, con ogni probabilità, si opponga alla sua realizzazione.

Distributori di carburante
A Belgioioso la collocazione dei distributori di carburante è stata “concentrata” all’ingresso ovest del paese. Tutti e tre i distributori (Tamoil, Esso e Total) si trovano, infatti, in viale Dante. Se venisse realizzata la tangenziale questi verrebbero tagliati fuori completamente dal flusso veicolare, in quanto la maggior parte del traffico verrebbe “deviato” in corrispondenza della rotatoria che si trova all’altezza della zona artigianale (stando alle voci che circolano è in quel punto che dovrebbe partire la tangenziale): il danno economico è evidente. Di conseguenza o l’ente pubblico garantirà un riposizionamento sulla tangenziale ai suddetti distributori senza oneri oppure si troverà a fronteggiare una fortissima opposizione non tanto e non solo dei gestori, ma dei proprietari dei distributori, vale a dire delle compagnie petrolifere. E sappiamo benissimo che fine fa nel nostro paese chi si oppone ai petrolieri.

Commercianti/Ristoratori
Naturalmente parliamo dei commercianti e ristoratori che hanno i loro negozi/ristoranti in via XX Settembre, piazza V. Veneto e viale Dante. Ancora alcuni giorni fa, parlando della tangenziale, uno di loro sosteneva che la sua costruzione avrebbe rappresentato un danno per la sua attività. Sarà vero? Per quanto riguarda i commercianti il “danno” dovrebbe essere minimo o nullo. Da come si è andato sviluppando il commercio negli ultimi vent’anni, crescita di super/iper mercati, l’effetto “pubblicità” che una volta derivava dal passaggio degli autoveicoli davanti ai negozi ora è praticamente nullo. Ormai, per quanto concerne il commercio al dettaglio, conta moltissimo il passa-parola. Sembrerà paradossale, ma togliere il traffico dalle vie suddette potrebbe rivelarsi un vantaggio per i negozianti: più spazio per le autovetture degli acquirenti, meno pericoli e più tranquillità nel fermarsi a guardare le vetrine, facilità nel carico/scarico merci. I loro timori sembrano, quindi, infondati. Ciò non toglie che se sono psicologicamente convinti di un danno, anche costoro cercheranno di opporsi alla costruzione della tangenziale.
Per i ristoratori, invece, il discorso è diverso. Per loro vale approssimativamente quanto detto per i distributori di carburante, in particolare per quelli le cui entrate derivano, per la maggior parte, dai “viaggiatori” (siano essi camionisti, agenti di commercio, tecnici, ecc) che sostano per la pausa pranzo. L’unica differenza con i distributori di carburante e che, anche per i ristoratori, è importante il passa-parola (bontà del cibo, rapporto prezzo/qualità, ecc.).

Come si è visto la realizzazione della tangenziale va a toccare molteplici interessi. Ne consegue che la sua realizzazione, sebbene debba prevedere adeguate indennità per i soggetti più colpiti, vada perseguita da una persona decisa che non si lasci facilmente condizionare da interessi particolari. Una persona che consideri la carica di sindaco, non come il trampolino di lancio di una possibile “carriera politica” che, obbligatoriamente, lo costringerebbe a “equilibrismi” che non porterebbero ad un nulla di fatto, ma come servizio ai propri cittadini la cui salute, troppo a lungo ignorata,  va finalmente tutelata con ogni mezzo possibile. La domanda è: esiste a Belgioioso una persona simile?

  1. Se ne sono viste le prime avvisaglie con il questionario che la lista Con Zucca Uniti ha distribuito alcuni giorni fa []

Avanspettacolo

1 Marzo 2009 da bsìa

Questa è troppo bella 😀 : “Arriva il principe“. Grandioso! Stupefacente! Mi-ti-co! Arriva Sergio! Sergio chi? Ma Sergio di Jugoslavia! 😯 Che strano 🙄 , ma la Jugoslavia non esiste più! Se ne è andata in disfacimento poco dopo la morte di Tito. Com’è che c’è un principe di qualcosa che non esiste più? 😈 Il principe del u-topos1? Un principe dell’inesistente è un principe inesistente: o no? 😛 Ah, se l’avesse saputo Calvino: avrebbe certamente cambiato titolo al suo libro! 😆

Ma che cce viene a ffà a Belgius? Che cazzo di domanda: ma come atto di sottomissione al roi soleil: il sovrano del regno della Bassa, dove non tramonta mai il sole! 😛 E dove allo zenit risplende sempiterno il suo sorridente lunone. :mrgreen: La cerimonia, ça va sans dire, si svolgerà nel famosissimo castello, ormai più famoso della reggia di Versailles! A quando la venuta di Elisabetta II e di tutti gli altri sovrani d’Europa?

Se fossimo ancora un paese “normale” (come l’eravamo una volta), mercoledì alle ore 16 ad accogliere il nobile ci sarebbe un plotone di giovani (ma anche di arzilli vecchietti) incazzatissimi e urlanti “Viva la Rivoluzione! – Viva la Repubblica!”, agitandogli sotto il naso delle ghigliottine in miniatura. 😈

Ma, ahimè, i tempi son cambiati: al posto dei rivoluzionari ci sarà un assembramento di curiose pensionate/casalinghe (alcolizzate? 😈 ) che si scambieranno le loro opinioni: “Deh, Rusina, t’è vist che bel om?” “Dì pü gnet! E che portamento! Che stile!” “As vèda propi ch’l’è un nobile, no tamme cal platòn lì cal g’hà in fianc! Cha’l rida sempar! S’al g’avarà mai da rid cal paisän lì? Al ma par un urluc!” “Gh’è su la television?” “Sicür, al la färän vèd in sal Regionale ad la Lumbardia” “Alura, Pepina, ta g’la faresat un gir cul nobile, vera?” “Tas, scarusuna, ghèt in ment ammà c’la roba lì” “Oh già, parché ti no nè….” Ecc. ecc.

Al solo immaginare questo scenario mi intristisco e penso in che merdaio siamo precipitati. Mi rifugio quindi nella meditazione trascendentale fino ad arrivare all’illuminazione … ed esclamo:

andate affanculo, teatranti da strapazzo!! 8)

 

  1. Greco = non-luogo []