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Ci sono cose che noi umani…

19 Agosto 2010 da sgur_di_tri

E’ di pochi giorni fa la notizia (vedi qui) che la Ministra dell’Istruzione Gelmini e la Provincia di Varese spingerebbero affinché l’Università dell’Insubria di Varese1 attribuisca la laurea “honoris causa” in Scienza della comunicazione ad Umberto Bossi.

Ebbene, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma dobbiamo ammettere che, in fatto di comunicazione, Bossi sa il fatto suo (vedi qui).

I suoi messaggi potrebbero sembrare troppo diretti, ma, secondo me, dovrebbero essere opportunamente interpretati: prendete, ad esempio, il gesto del dito medio (che ultimamente ha ripetuto più volte), non è che in cuor suo intendesse esprimere la volontà di voler … “mediare” fra Berlusconi e Fini? 😯

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Non so voi, ma io non ho ancora capito cosa sia questo “federalismo” in salsa leghista (finora ho sentito solo slogan!), anche perché, oltre a parlare del federalismo “normale” (quello senza aggettivi) e dell’altro federalismo (quello “fiscale”), adesso si parla pure di “federalismo demaniale”.

E allora ho chiesto al “mio” amico leghista di spiegarmi il significato o il meccanismo dei vari tipi di federalismi, e così lui, tutto concentrato, mi ha detto che per arrivare al traguardo finale del federalismo (quello senza aggettivi), prima si deve passare dal “federalismo fiscale” e, prima ancora, dal “federalismo demaniale”, sperando che non ci siano imprevisti.

Al che gli ho domandato: “… e quand’è che si prende una carta dal mazzo delle “probabilità”? Non capisco il motivo, ma è da qualche giorno non mi saluta più! 😈

  1. Per chi se lo fosse dimenticato, l’Università dell’Insubria è proprio quella dove insegna anche il Sindaco di Belgioioso, Prof. Zucca []

Bsiàte – ventitreesima puntata

17 Agosto 2010 da bsìa

Titolo: “Terremoto alle Eolie. La frana sfiora la barca di Schifani”

Commento: “Che frana deludente!”

Bsiàte – ventiduesima puntata

15 Agosto 2010 da bsìa

Il Bingo-bongo “padano” ha blaterato e minacciato, sbavando e sputacchiando: «Milioni di “padani” in piazza contro il governo tecnico».

A sì? E allora io ti mando contro tremila pastori sardi e un diecimila operai FIAT (tutti esclusivamente meridionali 😛 ).  Vediamo come va a finire? Sicuri che la puttanona padana in pelliccia e oreficeria varia, nonché il “ciucciato” e lampadato fighetta lombardo-veneto non si  cagheranno addosso? 😉

Napoleon

12 Agosto 2010 da bsìa

Il maiale Napoleon è furente e si dibatte forsennato nel suo pantano di melma fecale, gettando schizzi dappertutto e insozzando tutto ciò che si trova nelle vicinanze.

Ma dicembre si avvicina. E dicembre non è un bel mese per i maiali!

Episodi che condizionano una vita

2 Agosto 2010 da bsìa

Tutte le scuole di pensiero psicoanalitico sono ormai concordi nel sostenere che gli episodi capitati nell’infanzia e/o nella prima adolescenza incidano profondamente il carattere di un individuo determinandone, quindi, successivamente il suo comportamento. Tanto per fare un esempio banale, il bambino che a Natale riceve in dono un trenino elettrico con cui giocherà per diverse ore, dimostrando così di aver apprezzato il regalo, da adulto potrebbe finire per fare il capostazione o il conducente di treni. Ovviamente può capitare la stessa cosa ad un adulto che da bambino, pur desiderando ardentemente avere in dono un trenino elettrico, non l’ha mai avuto.

Questo è ciò che, pare, sia capitato anche a una certa persona.  Nella prima adolescenza uno zio della persona in questione lo invitò a visitare la mostra di un noto pittore francese. Al giovane Silvio dell’arte non poteva fregare di meno: lui amava giocare con il Lego o esercitarsi a fare lo chançonnier.1 Il giovane non ne voleva proprio sapere di accompagnare lo zio (lui l’arte la odiava proprio, tant’è che ancora oggi non distingue una scultura da un paracarro) e incominciò a snocciolare una quantità incredibile di scuse, tanto che sua madre dovette ricorrere alle maniere forti (due ceffoni e un calcio in culo). Ridotto a più miti consigli dalle amorevoli cure materne, il giovane si rassegnò a seguire lo zio. E da allora la sua vita cambiò!

La mostra era del pittore Gustave Courbet. Silvio guardava distrattamente i dipinti, non è che gli piacessero troppo! Finché non si trovò davanti a quello che segnerà per sempre la sua vita. Gli appassionati di pittura avranno già capito di che quadro sto parlando. 😆  Coloro, invece, che di pittura sono a digiuno e sono curiosi di vedere il quadro che così profondamente colpì l’immaginario del giovane fino all’ossessione, lo possono fare cliccando qui! :mrgreen:

  1. Per gli “eruditi”, soprattutto i legaioli, gemellati coi cugini d’oltralpe specifico la pronuncia della parola: sciansonié 😈 []

Consigli pratici contro l’afa!

22 Luglio 2010 da sgur_di_tri

Sensibilizzato da bsia con i sui recenti post sugli effetti del caldo, vorrei dare il mio contributo alla battaglia del blog contro questa opprimente ondata di calore che stranamente ci sta colpendo in questo mese di luglio e, contro ogni scientifica previsione, potrebbe colpirci anche ad agosto.

Ecco quindi alcuni consigli pratici (senza spendere granché) per coloro che sono rimasti a casa, perché è arcinoto che il troppo caldo – specie se prolungato nel tempo – potrebbe arrecare seri danni alla salute (vedi qui).

Il primo consiglio è quello di vestirsi in modo leggero (evitate dunque l’uso maglioni di lana girocollo, cappotti e doposci!), il secondo consiglio è quello di dotarsi di uno strumento, secondo me, davvero efficace (già in uso nell’antico Egitto): un cartoncino leggero (e, nel contempo, abbastanza consistente) che, opportunamente agitato davanti al viso, vi sembrerà incredibile, spingerà l’aria verso di esso, alleviando così la calura.

Al cartoncino potrete liberamente dare dimensioni diverse, e ciò dipenderà dalla forza che siete in grado di imprimergli (in media può andare da 20 cm. fino anche ad arrivare a circa 30 cm. o più), gli potrete anche far assumere la forma che più vi aggrada e, volendo, potreste impreziosirlo voi stessi con disegni a colori vivaci.

Se al cartoncino in questione fate assumere la forma di un ampio triangolo ottuso (cioè avente un angolo maggiore di 90° e fino a 160/180°) leggermente arrotondato, e se riuscite a pieghettarlo fino al punto che si possa chiudere, allora potreste anche chiamarlo “ventaglio”. E questo credo sia lo strumento contro l’afa decisamente più economico attualmente in commercio.

Bisogna ammettere però che con un attrezzo simile il sollievo è solo temporaneo in quanto, non appena smettete di agitare il cartoncino (o il ventaglio), il caldo potrebbe assalirvi magari ancor più di prima e il continuo muovere della mano davanti al viso potrebbe portare ad un certo affaticamento della parte terminale del vostro arto superiore (e a volte non basta cambiare mano).

Pertanto, seguendo lo sviluppo del progresso tecnologico (non potendo ordinare a qualcun altro di farvi aria: ricordatevi che la schiavitù è stata abolita!) proporrei, in alternativa, l’adozione di un classico “ventilatore” elettrico. Davvero efficace!1

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Se poi né ventaglio e né ventilatore dovessero funzionare, come estrema ratio per combattere l’afa potreste utilizzare i seguenti numeri:

– 4578905122364787

– 1415469230125695;

– 3254784464906364

– 1474451369420145

– 6987001676463570

(Attenzione: non sono numeri di telefono!)

I numeri, per sprigionare tutta la loro forza vitale contro il caldo, vanno usati in questo modo: prima di tutto si devono imparare a memoria, e poi pronunciare in perfetta successione, ad alta voce, senza intervalli e con quell’impercettibile accento toscano tipico dell’entroterra senese.

Vi sembrerà incredibile, ma per un po’ ci si dimentica del caldo! Provare per credere!2

  1. Ma perché si suda quando fa molto caldo? Come è noto quando fa molto caldo, il corpo, per abbassare la temperatura corporea, espelle, tramite le ghiandole sudoripare, un liquido incolore leggermente salato comunemente chiamato sudore (liquido ipotonico, composto di acqua, ioni, urea, immunoglobuline, acidi grassi volatili, colesterolo e, durante sforzi fisici rilevanti, anche di acido lattico) il quale si incolla all’epidermide e forma un sottile strato di aria umida che impedisce la traspirazione. Ed ecco quindi che il ventaglio, così come il ventilatore, muovendo l’aria umida permette l’evaporazione della pellicola di sudore, e in questo modo si sente una piacevole sensazione di freschezza. Ricordatevi anche di bere molta acqua per ripristinare i liquidi persi con la sudorazione (da Wikipedia). []
  2. Attenti però, è necessario attenersi scrupolosamente alle regole sopra citate, perché il benché minimo errore (come quello piuttosto frequente di utilizzare altri tipi di accenti) produrrebbe inesorabilmente l’effetto contrario! Se il rito non dovesse funzionare, i numeri potete sempre giocarveli (e in caso di vincita, facciamo a metà!). []

Camminare . . . e pure al fresco!

17 Luglio 2010 da bsìa

Cazzo: i gruppi di cammino! 😯 Sono dei geni, non c’è che dire. Come inventarsi i “gruppi di cammino” nell’estate più torrida degli ultimi 40.000 anni! 🙄 Camminare sotto ‘sta calura farà anche bene alla circolazione, ma si rischia di restarci secchi per un colpo di calore. Per cui anch’io vorrei dare un contributo per la salute dei miei compaesani. Ma andiamo con calma.

Molti non sanno, o magari avranno intuito, che l’amministratore del sito ed il sottoscritto amiamo stuzzicarci e sfotterci l’un l’altro. Io lo faccio talvolta nei miei post, lui invece è più subdolo e bastardo: è solito inviarmi le foto dei suoi viaggi o escursioni. Capirete gli accidenti che gli rifilo io, povero lavoratore che deve mantenergli la pensione, alla ricezione di tali missive…soprattutto con il caldo che fa. Proprio alcuni giorni fa lo “stronzone” 😛 me ne ha spedito una serie, proprio il giorno prima che leggessi la ferale notizia della “formazione” dei c.d. “gruppi di cammino”. Breve inciso: ma veramente per camminare è necessario l’intervento di un fisioterapista? Chi è che ha bisogno di riabilitazione? Gli unici che conosco io che avrebbero bisogno di riabilitazione non necessitano sicuramente di un fisioterapista, ma di uno psicologo! 😆 Fine dell’inciso.

Oggi poi, perché alle stronzate non c’è mai limite, leggo che Belgioioso si attrezzerebbe per combattere l’ondata di caldo. Adesso si svegliano? E poi, che cazzo di attrezzatura sarebbe quella di segnalare tre numeri verdi (uno dell’Asl,  l’altro non si capisce bene di chi sia e l’ultimo del call center della regione Lombardia) che con il nostro comune non centrano una beata fava? Facile, vero, farsi belli con le organizzazioni altrui? Se non sbaglio, un comportamento simile viene qualificato come “millantato credito”.

Noi però del blog siamo più creativi e abbiamo da proporvi la nostra soluzione. Qui potete vedere il nostro “fisioterapista” all’opera: sicuramente, dove vi farà camminare lui, il caldo non lo soffrirete di certo…però scordatevi di cavarvela con solo un’ora e mezza di marcia! 😈 Indispensabile la partecipazione dell’assessore ai servizi sociali! 😆

Bsiàte – diciottesima puntata

8 Luglio 2010 da bsìa

Ci sarebbe qualcuno, tra i miei compaesani, che è in grado di spiegare al signor (oddio, “signor” forse mi sembra un po’ eccessivo 😐 ) Perego, e all’ottantina di acuti geni,  che i rumeni sono diventati cittadini europei?
Impresa impossibile? Mi sa che avete ragione! :mrgreen:

P.S. E poi, dove lo mettiamo il notevole gnoccame rumeno? 😈 Si capisce che a qualcuno non gli si irrigidisce più manco con lo “stira e ammira”! 😆

Urge premio per la satira politica

5 Luglio 2010 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – http://www.alessandrorobecchi.it/

Come ci assicurano le principali agenzie del regime (Tg1 e Tg5), il cuore di Silvio Berlusconi batte ancora. Anzi, il grande timoniere è tornato, e adesso ci pensa lui a risolvere tutti i problemi sul tavolo (possiede un tavolo di otto chilometri quadrati). Il programma è semplice: sacrificare i finiani, fare una pernacchia al Quirinale, mandare in galera i giornalisti, zittire la magistratura, fermare le indagini, accontentare Bossi, sconfiggere la crisi, vincere il concorso “miss maglietta bagnata” di Cesenatico, e persino capire cosa dice Quagliariello, che è la cosa più difficile.

Mentre lui fa tutte queste cose insieme, i suoi alleati, amici, famigli, camerieri e Cicchitto si agitano per assicurarsi almeno qualcosa di quel che rimarrà dopo il disastro, fosse anche soltanto la comproprietà di Ronaldinho e le cravatte di Galliani. Nel tempo libero fondano correnti politiche il cui programma dice al primo punto: basta con le correnti.

Ora, io vi prego di capire il mio dramma: come fare satira su una cosa simile? Come creare un paradosso più potente di questa catastrofe umana e politica di nome Silvio Berlusconi? Mi arrendo, gente: ci vuole uno più bravo, un principe dell’umorismo, un maestro della satira. E dunque gli cedo volentieri la parola. Ecco qui: “La determinazione con cui questo governo ha saputo affrontare la crisi economica e finanziaria e alcune riforme importanti come il federalismo e l’università dimostra che, senza scuse e accuse di complotti, le cose positive sono alla sua portata”.

Ragazzi, questa sì che è satira politica. La prendo di peso dal fondo del Corriere di ieri. Da collezione. Perché chiedere ancora, nel 2010, “riforme liberali” a un tizio che sta per abbattere la libertà di stampa, o che si vanta dei suoi successi economici mentre un giovane su tre non ha lavoro, è come chiedere a uno squalo di diventare vegetariano di colpo. Su, mangia le alghe, amico! E già che ci sei, fai le riforme. Delizioso. Urge premio per la satira politica.

Sergio o’ guappo

21 Giugno 2010 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – http://www.alessandrorobecchi.it

Pomigliano d’Arco. La proposta delle più note famiglie camorristiche di un ridisegno delle condizioni di lavoro di picciotti, affiliati, collaboratori, compari, fiancheggiatori e indotto, segnano una nuova fase nella dialettica tra maestranze e datori di lavoro. La bozza di accordo prevede turni continui – straordinari, notti, sabati e domeniche – per tutti gli affiliati, revoca del diritto di sciopero e dell’indennità di malattia. Se un picciotto si rifiuterà di bruciare un negozio o di sparare a un rivale anche fuori dall’orario stabilito, sarà immediatamente eliminato. Se gli affiliati delle famiglie non accetteranno queste condizioni, la camorra si vedrà costretta ad andare a chiedere il pizzo in Polonia. In questo caso, la ricaduta sul territorio sarà spaventosa: migliaia di uomini saranno costretti, per mancanza di alternative, ad andare a lavorare alla Fiat.


Cisl e Uil hanno già firmato. Veltroni consiglia di firmare. Marcegaglia dice che è pazzesco non firmare. Colaninno Junior caldeggia la firma. Gino o’Zoppo detto Malacarne sostiene che è meglio firmare, scemi, cornuti, è per il vostro bene. Anche Carmine Sparaspara, detto Ditamozze è intervenuto nel dibattito sostenendo serenamente nel corso di una tavola rotonda che chi non firma sarà sciolto nell’acido. In poche settimane l’opinione pubblica, indirizzata dai grandi giornali, dalle televisioni, dai commentatori di tendenza liberale, dalla sinistra istituzionale e da alcuni strani episodi di autocombustione di case e negozi, si è fatta l’idea che bisogna firmare l’accordo. “Parlare di ricatto è semplicemente offensivo – ha detto in un comunicato Gaspare Chittemmuorto, detto o’ Scannatore -. Ma quale ricatto e ricatto, semplicemente ci spariamo int’a capa!”.

In questo clima di concordia e serenità, i guaglioni andranno a votare sì al referendum indetto per ratificare l’accordo: basterà qualche goccia di sangue sulla scheda.