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Giardini*

18 Aprile 2011 da bsìa

* Libera reinterpretazione del “Sistema dei giardini” nell’inserto, a cura della A. Manzoni & C. S.p.A., de La Provincia PAVESE.

 

Il giardino barocco (Barocco come la testa di qualcuno?)

Il giardino dello smog e del rumore, conosciuto anche come ex-statale 234

Il giardino dell’amore (Camporelle a go-go)

Il giardino romantico (Effusioni a piacimento)

Il giardino dei semplici (Non fa per questa amministrazione)

Il fossato (altrimenti detto “fogna a cielo aperto”)

I “jardin de poche”. Orrore!! Chi trova l’errore di chi non conosce il francese?

Il percorso dell’acqua (nera)

Il giardino della pioggia (acida)

Il giardino medievale e il monte Tabor!1 😯

  1. Dove avverrà la trasfigurazione dello Zucca? 🙄 []

Prosa aulica e primaverile

8 Aprile 2011 da bsìa

Dante? Un dilettante! Petrarca? Che coglioni! Manzoni? Uno scribacchino! Tutti gli altri scrittori/poeti nostrani odierni e del tempo che fu? Una manica di illetterati!

Chi regge il confronto di cotal tripudio?

“Un percorso tra i giardini storici della città, collegati da un filo rosso (…) snodandosi fino al giardino del Principe, su cui si affaccia la villa di delizie (…)”

Mè cojoni! 😆

E questo?

“Dall’anno Mille al Settecento attraversando il romanticismo per poi tuffarsi nello stile liberty che ha contraddistinto i primi del Novecento”

Mè cojoni!!! 😯

“(…) i semi di piante tipiche dell’epoca medievale, coltivarle con metodi naturali ormai dimenticati (…)”

Os-cia che delirio!! Se, vacca di quella troia, sono dimenticati, i metodi, come cacchio si farà? Glieli rivelerà l’angelo in sogno? Mica finita:

“(…) prodotti che ambiscono a riprodurre sapori antichi (…)”

Ma cos’è, l’ultima farneticazione di un markettaro della mutua?  😯

E poi arriverà monsieur Taravella. Minchiaaaaaa!! Io, invece, una “tarlà” saprei a chi darla sulla capoccia! 👿

Cazzo, bsìa, è primavera, sbocciano più troiate che fiori. Ma non sarà forse che con ‘sto vento ci sia in giro un po’ di polvere bianca? 😀 Sia come sia, un bel va a da via al cü non glielo leva nessuno!

P.S. I brani citati sono tratti da Nasce il giardino medievale1

  1. La Provincia PAVESE – 8.04.2011 – pag. 22 []

Castighi divini!

1 Aprile 2011 da sgur_di_tri

Sono convinto che certe cose non debbano passare sotto silenzio! Fra queste ci metterei la dichiarazione fatta pochi giorni fa ai microfoni di Radio Maria dal signor Roberto De Mattei! Ora voi vi chiederete: chi è costui, e cosa ha detto di così strabiliante?

Se non lo sapete, ve lo dico io! Roberto De Mattei, storico, creazionista,1 attuale Vice presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), è colui che ha testualmente dichiarato: «Le grandi catastrofi come il terremoto del Giappone sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio» e «sono talora giusti castighi, come il fuoco su Sodoma e Gomorra».

Acciderba, che profondità di pensiero! E così, dopo aver sentito queste affermazioni, mi sono chiesto: se Dio, nella sua paterna bontà, ha deciso di sopprimere su due piedi ben 28.000 giapponesi (tanti sarebbero, ad oggi, gli scomparsi per il terremoto e lo tsunami!), cosa c’era che non gli garbava nei loro comportamenti?

Chissà se Dio, prima di dare il via al terremoto, ha mandato anche in Giappone due angeli per accertarsi come stavano le cose, così come fece con Lot, quando gli anticipò che era sua intenzione distruggere col fuoco le due bibliche città (Genesi 19,1-26)?

Detto questo, è evidente che il Signor De Mattei è libero di pensarla come vuole, quindi continui pure a credere che i terremoti siano castighi di Dio: come si suole dire, sono “affari” suoi! Mi rimane però il rammarico che uno che la pensa così possa continuare a ricoprire la carica di Vice Presidente del CNR! Come dite? Dite che in giro c’è di peggio? Ah, ho capito!

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Chi volesse sentire con le proprie orecchie l’intera dichiarazione del Signor De Mattei, può farlo cliccando qui. Prima di farlo, però, avviso che l’ascolto potrebbe provocare, sia pure in via temporanea, alcuni effetti indesiderati quali una diffusa orticaria e una forma benigna di “imprecatio precox”!

  1. In estrema sintesi, i “creazionisti” sono coloro che credono ai racconti della Bibbia sulla creazione dell’uomo da parte di Dio, e si contrappongono agli “evoluzionisti”, cioè a coloro che invece credono all’evoluzione di darwiniana memoria []

Il fazzolettino verde e la tv!

21 Marzo 2011 da sgur_di_tri

A difendere l’indifendibile, e cioè Silvio B., ormai sono rimasti solo il PdL e la Lega Nord, e quando gli esponenti di questi due partiti lo fanno in tv sembra che parlino all’unisono utilizzando gli stessi argomenti, se non le stesse parole.

Non so se ci avete fatto caso, ma se ci dovessimo basare solo ed unicamente sulle dichiarazioni rilasciate (e se non fosse per la notorietà del politico di turno), penso che nessuno riuscirebbe a distinguere uno della Lega Nord da uno del Pdl!

Così, per riconoscere uno della Lega non c’è rimasto altro che il fazzolettino verde infilato con cura nel taschino della giacca, su cui istintivamente (ed inevitabilmente) cade il nostro occhio di telespettatori.

E se per i leghisti quella strisciolina verde è vissuta come simbolo dell’identità padana, chissà perché dentro di me, invece, smuove un bisogno irrefrenabile, un bisogno che mi  spinge a … cambiare canale!

Diventa anche tu politico: impara ad usare il “condizionale”!

19 Marzo 2011 da sgur_di_tri

Prendo spunto dal post di bsia dell’altro giorno (Dal “Ma anche” al “Ma se…) per parlarvi del “condizionale”, perché ritengo che il “condizionale” sia la forma più utilizzata dai politici quando rilasciano dichiarazioni.

Per il politico l’uso del “condizionale”, specie nella forma semplice del “condizionale presente”, è un “must”, perché consente di dire e di non dire, di esprimere la propria opinione e nel contempo di lasciare spazio anche a qualsivoglia altra soluzione (non per niente in grammatica il “condizionale” viene classificato come il modo della “possibilità”).

Non solo (e qui sta il nostro interesse), ma il “condizionale presente” assume una funzione “politica” solo se viene abbinato ad una specifica tipologia di verbi: i “verbi impersonali”.

I “verbi impersonali” (occorrere, bisognare, convenire, bastare, ecc.) sono verbi che non hanno bisogno del soggetto (che rimane indefinito) così, quando li si coniuga al “condizionale presente”, ecco che, voilà, si ottiene “occorrerebbe…”, “bisognerebbe…”, converrebbe…”, “basterebbe…” e così via). Espressioni che per il politico sono manna piovuta dal cielo!

Non solo, ma è invalso anche l’uso di usare il “condizionale presente” del verbo “essere” (“sarebbe”) assieme a degli aggettivi, in modo tale da ottenere le cosiddette “locuzioni impersonali”, quali, ad esempio: “sarebbe necessario che…”, “sarebbe opportuno che…”, “sarebbe bello che…”, e così via. Altrettanta manna per il politico!

Ah! Quasi dimenticavo un particolare importante: a differenza del “condizionale presente” la forma composta del “condizionale passato” (“sarebbe stato opportuno…”, sarebbe bastato…”, “sarebbe stato sufficiente…”, ecc.) solitamente viene invece utilizzata per criticare duramente gli avversari politici, in quanto consente di commentare situazioni pregresse o eventi non più modificabili!

Che forza il “condizionale”!

Bsiàte – trentunesima puntata

16 Marzo 2011 da bsìa

Notizia: “Inno di Mameli in Regione Lombardia, i leghisti escono dall’aula”

Commento: “Ottimo! Adesso chiudete la porta a chiave e non fateli più entrare!”

Affreschi e rinfreschi

14 Marzo 2011 da bsìa

Bello, ameno, delizioso, incantevole, magnifico, esaltante, affascinante, leggiadro, suggestivo, stupefacente, unico, travolgente, ammaliante, fenomenale, incredibile, meraviglioso, sbalorditivo, sorprendente, strabiliante, straordinario …

No, gente, non sto parlando di me stesso … 😆 ma del nuovo affresco rinvenuto “dans le château” (un po’ d’allenamento con il francese, altrimenti che figure ci facciamo con i gemelli d’oltralpe?).1

Ed è subito sproloquio.2 Bisogna spostare la data, riscrivere la storia perché il maniero non era, come il beota ha sempre creduto, sede per cacce e divertimenti vari, insomma una Arcore d’antan, bensì una fortificazione, ergo struttura militare. 😯 E allora retrodatiamo!! 🙄

Come capisco il nostro “dux”,3 Lui soffre per il fatto che Filighera è di origine romana, mentre il nostro paesello è molto più giovane. Allora bisogno retrodatare e poi ancora retrodatare.

Se però si continuerà a scavare, faremo una scoperta sorprendente. Sembra infatti che sotto al castello ci sia una fortezza megalitica che farebbe spostare le lancette della storia al secondo millennio avanti Cristo. La presenza della fortezza mi è stata rivelata dalla nota medium Dubois! 😉 Così poi Filighera ci farà un bel baffo.

Ovviamente, per festeggiare l’epocale (B. insegna 😐 ) ritrovamento sono in programma festeggiamenti vari e succulenti rinfreschi, nei quali il nostro sgur_di_trì s’intrufolerà con somma gioia. 😛 Un rinfresco è sempre un’ottima occasione per una lezione di storia. :mrgreen: nonché per un po’ di propaganda elettorale.

Ci risentiamo al prossimo affresco (e rinfresco). 😉

  1. Ah, per il colto legaiolo, le tre paroline significano “nel castello” []
  2. La Provincia PAVESE – 10.03.2011 – pag. 22 []
  3. Per il solito legaiolo: dux = condottiero, guida. []

L’incerottato

11 Marzo 2011 da Emilio Conti

L’abbiamo visto tutti: il premier con un enorme cerotto applicato sulla guancia sinistra. Ma, per chi non l’avesse ancora visto lo riproponiamo.

Ma a che cosa serve un cerotto simile? Assolutamente a niente, ma, molto probabilmente, a far scena. “Ma non è stato operato alla mascella, per la sua ricostruzione?”, obbietterà qualcuno. Così è stato detto, ma, proprio per questo, quel cerotto non serve assolutamente a niente.

E lo dico con cognizione di causa, avendo subito un’analoga operazione. Dal momento che l’innesto osseo viene fatto aprendo la gengiva in corrispondenza della zona da ricostruire, il taglio avviene all’interno della bocca e non sulla guancia come quel cerotto potrebbe far credere.

Rimane allora la domanda: perché quel cerotto? Forse per far vedere all’imbesuito (come direbbe bsìa) elettore berlusconiano quant’è stoico il loro idolo. Il messaggio sarebbe: «Visto, gente, che razza di uomo sono? Dopo un intervento in anestesia generale, il giorno dopo sono già a lavorare per “il bene dell’Italia”».

Insomma, l’ennesima sceneggiata a cui questo “leader” ricorre per tenerci un po’ allegri. Perché, come diceva una bella canzone:

“E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam”
1

  1. Ho visto un re []

Il Supereroe leghista e la parola magica!

2 Marzo 2011 da sgur_di_tri

Come si sa le parole hanno una loro forza, ma è altrettanto noto che ci sono alcune parole (le cosiddette “parole magiche) che hanno più forza di altre (infatti per far sì che un rituale abbia effetto è necessario usare precise parole!), e una di queste è sicuramente: “federalismo”!

Ce lo dimostra Stefano Disegni con una sua striscia1 (apparsa su “Il Fatto Quotidiano” del 27.02.2011), che ha per protagonista un nuovo supereroe, “Superpadano, il supereroe leghista”.

  1. Attenzione: la striscia contiene alcune immagini che potrebbe urtare la sensibilità di qualche frequentatore del blog. Non adatta alla visione dei minori! []

Reputazione dell’Italia all’estero!

1 Marzo 2011 da Emilio Conti