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Lega Nord: ai confini della realtà!

21 Marzo 2010 da sgur_di_tri

Quando una forza politica ha esaurito la sua capacità di “proposta” (come io penso sia oggi la Lega Nord) ha una sola alternativa per sopravvivere: “coltivare” il proprio elettorato, cercando di compattarlo.

E questo lo può fare in due modi: presentarsi come se fosse sotto assedio, esasperando in modo strumentale gli argomenti, oppure lasciare trasparire tranquillità, puntando sulla rendita di posizione. Fra queste due alternative, la Lega Nord sembrerebbe aver scelto la seconda strada come propria linea di condotta per la campagna elettorale per le Regionali.

Infatti, non so se anche voi lo avete notato, ma nei pochissimi programmi di approfondimento rimasti (e cioè in qualche televisione privata) gli esponenti leghisti, forse consapevoli di aver raggiunto il massimo consenso possibile, parlano in modo pacato e non interrompono la controparte (diversamente da come avveniva poche settimane fa).

Ma in questo piano qualcosa è andato storto, perché, nei mercati di Sansepolcro e di altri paesi della Provincia di Arezzo, alcuni rappresentanti leghisti, hanno distribuito del sapone per lavarsi le mani nella malaugurata ipotesi si venisse a contatto con qualche immigrato (vedi qui). Mi chiedo come mai i leghisti dell’aretino non hanno rispettato la “linea” del partito: forse perché si trovano ai confini della Padania?

Sentendo queste cose, in tutta sincerità, non mi viene da sorridere e non penso nemmeno sia “folklore politico”, a me sembra invece di vivere in un’oscura dimensione.

P.S. Per il titolo mi sono ispirato all’omonima serie televisiva “Ai confini della realtà”, di cui qui potete vedere la sigla iniziale.

Non offendiamo lo Zimbabwe

16 Marzo 2010 da Emilio Conti

Botta e risposta

11 Marzo 2010 da sgur_di_tri

«Non si sente più parlare di crisi né di occupazione. Urgente prendere decisioni» «Siamo preoccupati e delusi perché l’economia italiana va ancora male ed è necessario e urgente prendere decisioni per tornare a crescere. A pochi giorni dalle elezioni non si sente più parlare di programmi».

«Il tema dell’economia e della crisi, compresi gli interventi per sostenere la crescita, le imprese e l’occupazione, è scomparso dal dibattito politico. Il “richiamo forte alla politica” è quindi quello di concentrarsi su questi temi, che sono i temi che veramente interessano alle persone, alle imprese e ai lavoratori».1

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Sempre nella giornata di ieri il Governo, con il consenso (non dimentichiamolo mai) sempre puntuale della Lega Nord, ha provveduto a far approvare anche dal Senato la legge sul “legittimo impedimento” e a bloccare il “prolungamento della Cassa integrazione”.

  1. Per scoprire chi è quel “menagramo” che, nella giornata di ieri, ha rilasciato queste dichiarazioni, cliccate qui. []

Resistere! Resistere! Resistere!

9 Marzo 2010 da sgur_di_tri

Il Decreto “salva listas” è ormai cosa fatta! Un bel trucchetto non c’è che dire. Un Decreto Legge che  “interpreta” senza cambiarla la Legge elettorale, ma, di fatto, ottiene lo scopo desiderato: far rientrare le liste del Pdl per le prossime Elezioni regionali in Lazio1 e Lombardia.

Neanche i bambini all’asilo “interpretano” a piacimento le regole del gioco, quando la partita è iniziata (le nuove regole potranno valer per la prossima partita, oppure, al limite, ci si mette d’accordo tutti per adottarle da subito). Il fatto di imporre una propria “interpretazione” è invece un atteggiamento tipico dei prepotenti e degli attaccabrighe!

Ora, secondo me, dovremmo esprimere democraticamente tutta la nostra indignazione, e davvero sperare che questa triste pagina possa aver aperto gli occhi anche a tutti quegli italiani che, pur  votando Centrodestra, hanno ancora a cuore la giustizia e la libertà.

Perché, arrivati a questo punto, non so cos’altro bisogna aspettare affinché l’Italia intera prenda coscienza che siamo in “emergenza democratica”, per l’arroganza della Destra berlusconiana, con il supporto sempre puntuale della Lega Nord.

Penso infine che queste siano giornate importanti, che mi hanno fatto ricordare una cosa in particolare, e cioè che la Libertà di cui abbiamo goduto in questi anni, non è un bene sceso improvvisamente dal cielo, ma è stato duramente conquistato con la Resistenza, e che ora spetta a noi il compito di difenderla democraticamente.

P.S. Per comprendere pienamente i fatti di cui stiamo parlando, eccovi il testo del Decreto Legge 5 marzo 2010 “Interpretazione autentica di disposizione del procedimento elettorale e relativa disciplina di attuazione” (tratto dal sito del quotidiano “La Repubblica”), che, appunto,  “interpreta” gli Art. 9 e 10 della Legge n. 108 del 17.02.1968 (Legge per le Elezioni regionali) e l’Art. 21 del Decreto Presidente della Repubblica n. 445 del 28.12.2000 (Testo unico in materia di documentazione amministrativa). Nel Decreto Legge c’è anche un richiamo agli Artt. 1, 48, 77 e 87 della Costituzione Italiana, che qui unisco per comodità di consultazione.

  1. Da notizie dell’ultim’ora, sembra che per il Lazio il Decreto “interpretativo” non sia bastato per far rientrare la Lista del Pdl, in quanto la Regione Lazio (a differenza della Regione Lombardia) dispone di una propria Legge Elettorale (vedi qui) per l’Elezione del Presidente della Regione. Legge Regionale che non è stata  citata nel nuovo Decreto (non si conoscono i motivi di questa dimenticanza: forse sarà sfuggito in fase di stesura del testo o che altro), e che quindi non dovrebbe sottostare ad “interpretazione”. Dico dovrebbe perchè la materia è delicata, per cui assisteremo a ricorsi e a controricorsi delle parti. Sta di fatto che la situazione, almeno per il Lazio, non sembra ancora definita completamente. []

Care pirla, cari pirla

7 Marzo 2010 da bsìa

di Marco Travaglio1

Care pirla, cari pirla che avete consumato diotrie a studiarvi le norme elettorali fino all’ultimo codicillo in corpo 2, avete consumato scarpe andando in giro a raccogliere firme regolari, vi siete congelati stazionando per ore ai banchetti per convincere i passanti a sottoscrivere le liste, avete rinunciato al tempo libero per inseguire gli autenticatori in capo al mondo e vi siete svegliati alle tre del mattino per presentarvi per tempo agli uffici elettorali, questo discorso a reti unificate è dedicato a voi imbecilli ancora convinti di vivere in uno Stato di diritto, in una democrazia fondata su elezioni regolari, cioè conformi alle leggi vigenti. Spiacente di informarvi, casomai non ve ne foste ancora accorti, che viviamo in un regime fondato sulla legge del più ricco e del più forte … […]

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?p=4&id_blog=96578

P.S. http://www.youtube.com/watch?v=2StAKAlrU5k

  1. il Fatto Quotidiano – 7.03.2010 []

Lettera a Napolitano

7 Marzo 2010 da Emilio Conti

Egregio Presidente Giorgio Napolitano,

quando ero piccolo il mio insegnante di Educazione Civica delle Scuole Medie mi ha insegnato che il ruolo del Presidente della Repubblica è quello di garantire l’equilibrio dei poteri e il rispetto delle regole democratiche dettate dalla Costituzione Italiana. Sono pertanto cresciuto con una grossa fiducia e speranza nella figura da Lei ricoperta e con un buon giudizio della nostra Repubblica Democratica fondata sul lavoro e conquistata con il sangue dei partigiani; una fiducia e un buon giudizio completamente crollati a causa del Suo atteggiamento “da Ponzio PIlato” nei confronti del c.d. “decreto salva liste” con il quale una singola parte politica ha arrogantemente aggirato uno dei più basilari principi della democrazia: le pari opportunità nella comperizione elettorale; e l’ha fatto mediante uno stravolgimento lampo delle regole, sfruttando impropriamente e nel proprio interesse il privilegio/responsabilità di essere al governo del paese, tutto per far fronte alla propria comprovata inefficienza.

Mettendo quella firma, Lei non ha fatto altro che infliggere l’ennesimo duro colpo ad un paese già di per se malato di arroganza, prepotenza, legge del più (economicamente) forte, malaffare e cattiva politica. Da Cittadino onesto, mi auguro che la Sua invidiabile esperienza politica e umana possa aiutarLa a comprendere la gravità di tale fatto e a rassegnare le dimissioni da un ruolo che non è degno di ricoprire: quello di Presidente di tutti gli italiani.

Ottavio Ragozzino

La fogna

5 Marzo 2010 da Emilio Conti

Nel marzo del 2005 si scoprì che centinaia tra le firme raccolte per la presentazione, per le elezioni regionali nel Lazio, della lista Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini erano false.  Ecco alcune dichiarazioni di esponenti del centro-destra sull’episodio:

Le firme sono macroscopicamente false! Procure e uffici preposti escludano le liste presentate in modo irregolare! Giovanardi

Le autorità competenti facciano controlli a campione sull’autenticità delle firme!Tajani

E’ una truffa agli elettori! Landolfi

E’ una partita a carte truccate, qui si gioca sporco, la campagna elettorale va combattuta ad armi pari. Storace

Il 12 marzo la lista della Mussolini fu cancellata. Queste le reazioni:

Ha raccolto firme false, è finita.Storace

Quando ci sono le elezioni bisogna rispettare le regole.Martuscello

Diamo un premio ai pochi che han messo la firma vera.Gasparri

Possono capitare 2, 3, 10 firme contestabili, ma qui si parla di centinaia! Pecioni! Dicono di aver dietro falangi, poi non mettono insieme 4 firme regolari.La Russa

E’ un reato associativo, un attentato alla democrazia. Cosa c’è di più antidemocratico che falsare la competizione elettorale con firme false?Gasparri

Predicano bene e razzolano male, parlano di moralità e poi ricorrono a mezzucci.Calderoli

Le regole vanno sempre rispettate. E’ giusto che ci sia un controllo rigoroso degli eventuali abusi e che siano puniti coloro che ne hanno commessi. Gli organi preposti verifichino se le firme sono corrette o false.FORMIGONI!! 😯

Non è una vicenda politica, ma giudiziaria. La democrazia è in pericolo, ci sono profili penali. Vanno cancellate le liste con firme false e vanno perseguiti quelli che le han facilitate. Il capo dell’associazione si chiama Prodi.Gasparri

Voglio sanzioni ancor più gravi della semplice esclusione delle liste: chi raccoglie firme false fa una truffa elettorale.Maroni

Decidano i giudici. Moltiplichiamo i controlli: sono regole fondamentali per la democrazia.Alemanno

S’impongono controlli a tappeto anche con l’ausilio di osservatori internazionali su tutte le liste in tutt’Italia.Capezzone

Falsari.Matteoli

Comportamento disgustoso e immorale della sinistra che non condanna chi viola le leggi.Bondi

Bastava che la Mussolini raccogliesse qualche migliaio di firme in più. La Russa

Le firme van raccolte onestamente secondo la legge.Castelli

Poi venne scoperto che le firme false erano state infilate da qualcuno dello staff di Storace per cui il Consiglio di Stato riammise la lista Alternativa Sociale. Queste le reazioni:

Sconcertante.Landolfi

I giudici stabiliscono il principio di illegalità, gli elettori puniranno i truffatori.Bartolini

Forzatura gravissima.Cicchitto

Abnorme.La Russa

Pagare gli stipendi ai consiglieri di Stato solo il 31 febbraio.Gasparri

Pagina vergognosa della storia italiana.Giovanardi

Sentenza paradossale: riammettere una lista con firme false. Per salvaguardare la correttezza democratica del voto, il Consiglio di Stato avrebbe dovuto occuparsi del fatto principale, cioè delle firme false, e non di un cavillo.BERLUSCONI!!

Lega Nord: alla ricerca dell’invisibilità?

3 Marzo 2010 da sgur_di_tri

Nei giorni scorsi abbiamo parlato di come potrebbe essere la campagna elettorale di Formigoni per le prossime Regionali (vedi il post dell’8 febbraio scorso), questa volta invece abbiamo pensato come potrebbe svolgersi la campagna elettorale della Lega Nord, la quale, pur presentandosi da sola, anche stavolta si ripropone come insostituibile stampella del ciellino Formigoni.

Sulla base delle prime esternazioni dei maggiori esponenti leghisti, si potrebbe ipotizzare che la campagna elettorale della Lega Nord sarà caratterizzata da una accentuata moderazione, con l’abbandono di quei toni accesi che spesse volte, nei dibattiti televisivi, hanno distinto la presenza dei rappresentanti leghisti (alla costante ricerca di visibilità).

La consegna potrebbe essere quella di lasciar scorrere in modo sommesso la campagna elettorale, al fine di “incassare” la rendita di consensi che, magari con il conforto di qualche sondaggio, si pensa di aver accumulato nei mesi scorsi con campagne che, come tutti sappiamo, erano evidenti strumentalizzazioni politiche.

Parliamo, ad esempio, del problema “sicurezza”, che la Lega Nord non sembra avere più in calendario dopo la clamorosa ritirata sulle ronde (vedi il post del 24 novembre 2009), e dopo aver accantonato il problema zingari.

E che dire poi dell’altro cavallo di battaglia della Lega: e cioè del problema dell’immigrazione clandestina? Sembra anch’esso, al momento, del tutto abbandonato. Faccio un solo esempio: dopo i fatti di Via Padova a Milano, dove immigrati nordafricani e sudamericani (quindi extracomunitari) si erano scontrati duramente, ci si aspettava una dura reazione della Lega (non dimentichiamo che da anni governa Milano insieme al PdL). Invece, dopo che qualche dirigente leghista aveva prospettato rastrellamenti casa per casa, è subito seguita l’immediata smentita dei vertici: fermi tutti, non è proprio il caso (vedi qui).

E della campagna della Lega sul crocefisso nelle scuole? Anche con questo argomento, dopo un po’ è meglio chiudere! La gente non capirebbe se si dovesse insistere più di tanto, con tutti i problemi che ci sono in un Paese “piegato” dalla crisi economica e da una disoccupazione crescente (a questo proposito, non ricordo che la Lega Nord abbia mai chiesto di porre seriamente questi problemi all’ordine del giorno del Governo, nonostante sia saldamente alla testa del Paese, sempre con il PdL!).

Ma, allora, quali saranno i temi che gli esponenti leghisti porteranno nelle prossime tribune televisive? E’ presto detto, sono più che convinto (e anche stavolta sono pronto a scommetterci) che parleranno di tre argomenti ben precisi, e cioè: di “come abbiano lavorato bene i Ministri leghisti”, di “come in Italia ci sia bisogno di maggiore legalità” e, per finire, di “come la Lega Nord sia saldamente radicata sul territorio”.

Tralascio i primi due argomenti in quanto abbastanza fumosi, mentre vorrei soffermarmi brevemente sul cosiddetto “radicamento sul territorio”, perché, detto così, parrebbe perfino che la Lega Nord abbia un rapporto costante (quasi a livello “condominiale”) con la gente e ne raccolga di continuo le istanze, per portarle avanti. Personalmente, non mi sembra che le cose stiano così, anche perché non ricordo un’iniziativa concreta promossa dalla Lega a favore delle persone colpite dalla crisi economica.

E allora mi chiedo: il “radicamento sul territorio” di un partito dipende forse dal fatto che ogni tanto si vede un gazebo nella piazza del paese?

Corruzione: una nuova Tangentopoli?

20 Febbraio 2010 da sgur_di_tri

Le clamorose notizie di questi ultimi giorni hanno riportato alla ribalta delle prime pagine dei giornali e dei Tg nazionali il grave  problema della corruzione in Italia (cosa che noi del blog avevamo messo in evidenza già nel Novembre scorso – vedi qui). Corruzione che, come denunciato l’altro giorno dalla Corte dei Conti (vedi qui), sembra ormai dilagare nella  Pubblica Amministrazione con un aumento vertiginoso delle denunce nel corso del 2009 (mi chiedo chissà quanti saranno i casi non denunciati!).

Di fronte a questi fatti, la classe politica sembra quasi si voglia autoassolvere, sostenendo che sono casi isolati, che si tratta – come ha fatto il Presidente del Consiglio (vedi qui) – soltanto di “qualche birbantello” (usando un’immagine quasi identica a quella – ormai entrata nella storia – di Bettino Craxi quando definì Mario Chiesa “un mariuolo che getta un’ombra su tutta l’immagine di un partito”), e negando fermamente che ci sia un “sistema di corruttele” o che dietro si celi una nuova Tangentopoli. Staremo a vedere l’evolversi delle indagini per avere o meno conferma di ciò.

Intanto cominciano a spuntare “esperti” che ci spiegano, più o meno approfonditamente, i motivi di questa situazione, affermando, ad esempio, che tutto ciò potrebbe dipendere dal fatto che abbiamo ancora una Pubblica Amministrazione antiquata e farraginosa, che è necessario “migliorare”. E allora, come non ricordare il famoso slogan liberista “meno stato, più privato”, con cui si era dato avvio alcuni anni fa alla “privatizzazione” di Settori della Pubblica Amministrazione, facendoli così gestire a privati (nell’illusione che tutto quello che si privatizza diventa migliore) e sperando che, oltre al risanamento dei bilanci, si avrebbe avuto, conseguentemente, uno Stato più moderno ed efficiente, al passo con gli altri Paesi europei.

Privatizzazione” che, lo voglio ricordare, è stata ampiamente messa in pratica nell’Italia di questi ultimi anni, come, ad esempio, lo si è fatto con la scuola (dove i soldi pubblici vanno sempre di più agli istituti privati, come accade qui in Lombardia per merito di Formigoni, mentre le scuole statali cadono a pezzi e la Gelmini attua il più grande licenziamento di massa mai visto nella storia di questo Paese), con la sanità (vedi qui), lo si sta facendo con l’acqua (vedi qui), lo si è cercato di fare in questi giorni con la Protezione Civile Spa (vedi qui)  e lo si cercherà di fare fra un po’ anche con la prevista Difesa Spa (vedi qui), e magari con altri settori nel prossimo futuro.

Fermo restando che siamo tutti favorevoli (e chi non lo è) alla modernizzazione dello Stato (snellimento degli iter operativi, informatizzazione e controlli efficaci), ritengo invece che la maniera con cui finora si è “privatizzato” non abbia portato a migliorare i servizi offerti dai Settori  interessati e, men che meno, a debellare/contenere il fenomeno della corruzione, ma solo a ridefinire (verso l’alto) i costi dei servizi e a sottrarre enormi flussi di denaro pubblico ad un doveroso controllo democratico.

Personalmente sono del parere che, per combattere la corruzione, non bastino i richiami all’etica, ma bisognerebbe innanzitutto far rispettare con rigore le leggi che già ci sono, aggiornandole poi con nuove norme ad hoc, come, ad esempio, la non punibilità del primo denunciante (vedasi qui l’ipotesi esposta da Piercamillo Davigo, Consigliere della Corte di Cassazione ed ex componente del Pool “Mani pulite”) e l’obbligatorietà della trasparenza nella contabilità aziendale, e che, quando i colpevoli vengono scoperti (e accertate le singole responsabilità), non si debba fare altro che aprire loro le porte delle “patrie galere” (come peraltro avviene in tutto il resto del mondo). Questo anche a rischio di passare per un pericoloso “giustizialista”.

Di tutto, di più: e la crisi?

15 Febbraio 2010 da Emilio Conti

I cittadini italiani che hanno ancora un po’ di senso della democrazia e della decenza è da qualche tempo che, di fronte alla continua fiumana di escrementi che fuoriesce dalle istituzioni, si stanno domandando, dopo aver preso un gastroprotettore per evitare di vomitare, cosa stia facendo questo governo per fronteggiare la crisi.

E’ ormai da due anni che siamo in mezzo al caos economico-finanaziario e in questo periodo, anziché vedere i nostri governanti darsi da fare per fronteggiare adeguatamente una situazione economica grave, assistiamo a una moglie che dà del malato al capo del governo, veline (per non dire volgarità) che vengono candidate si sa fin troppo bene per quali meriti, escort, trans e droga (ma lor_signori non finiranno certamente come il povero Cucchi). E l’attività parlamentare? Due anni concentrati su lodo Alfano, Legittimo impedimento, Processo breve, Lodo Alfano costituzionale, guerra a Sky, guerra a YouTube e ad Internet in generale.

Non pago di tutto questo, l’arzillo vecchietto continua impunemente a girovagare per il globo terracqueo raccontando barzellette di dubbio gusto (eufemismo), pronunciando battutacce che neanche al bar Sport e trovando pure chi batte le mani e sghignazza. Miserie italiche!

E la crisi? Va bene che siamo l’unico paese con un ministro dell’economia che non è un economista ma un tributarista che non fa altro che sfornare condoni (sempre meglio comunque di una Carfagna, per dire), ma cosa si è fatto veramente contro la crisi?

Per un anno intero, e forse anche di più, li abbiamo sentiti dire che la crisi non c’era. Che chi parlava di crisi era un uccello del malaugurio e che a furia di parlarne poi la crisi si sarebbe verificata. Ministri che spargevano, complici i media, ottimismo sciagurato. Ma, dopo più di un anno, anche il più rimbecillito degli italiani aveva capito che la crisi c’era, eccome!

Allora si è cambiata strategia (da buoni pubblicitari quali sono) e hanno aggiustato il tiro: la crisi c’è ma l’Italia è messa meglio degli altri stati. Sarà vero? I dati sono questi. Nell’ultimo biennio, anni 2008 e 2009, il PIL italiano è sceso del 5,9% (-1% nel 2008 e -4,9% nel 2009): quasi sei punti percentuali in meno in due anni. Secondo l’ultimo Economic outlook dell’Ocse, nello stesso periodo il PIL Usa è sceso del 2,1% e del 2% quello della Francia (solo un terzo del nostro); in Spagna il PIL è sceso del 2,7%; in Germania del 3,9%; nel Regno Unito del 4,1%. Solo il Giappone è al nostro livello: -6%.

Visto però che i numeri non mentono, allora anche loro hanno tirato fuori il loro bel numeretto che consisterebbe nel tasso di disoccupazione che in Italia sarebbe ben minore che nel resto d’Europa. Ma, da buoni pubblicitari, sono riusciti a taroccare pure quello, calcolando tra gli occupati i lavoratori in Cassa integrazione!! 😯 Geniale! Solo che una persona che percepisce l’assegno di Cassa integrazione significa che è una persona che NON lavora. E una persona che NON lavora pare chiamarsi disoccupato! Se, quindi, si aggiungono tutti coloro che sono in Cassa integrazione allora il tasso di disoccupazione dell’Italia diventa superiore a quello degli altri paesi industrializzati europei.

Altra storiella che ci hanno propalato è quella secondo la quale usciremo dalla crisi prima e meglio degli altri. Qualche giorno fa il governatore di Bankitalia ha rivelato che il tasso di crescita per l’anno in corso dovrebbe attestarsi allo 0,7%, sempre che tutto vada per il meglio, e non è detto. Visto che gli altri paesi cresceranno in media di più dell’!% e visto che, sempre gli altri paesi,  devono recuperare una perdita del PIL inferiore alla nostra, qualcuno saprebbe spiegarmi come faremo a uscire prima e meglio dalla crisi?

Ma non preoccupiamoci: adesso è il momento delle massaggiatrici e istruttrici di salsa. La plebe può attendere. Al massimo può salire su qualche tetto.