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Un’altra lettera

30 Ottobre 2013 da Emilio Conti

Di seguito pubblico un’altra lettera del Fraschini indirizzata a La Provincia PAVESE che, al momento, non è stata pubblicata. Va precisato che la lettera era stata scritta come reazione all’iscrizione di Zucca al Pd. Dopo quello che è successo all’elezione del segretario della locale sezione, credo che la vergogna espressa nella lettera sia stata condivisa da parecchi iscritti a quel partito.

— §§§ —

Spett.
LA  PROVINCIA  PAVESE
P  A  V  I  A

Grato se vorrete pubblicare questa mia lettera invio cordiali saluti.

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La sinistra viene  accusata di giudicare  come “ traditori “ i politici che fanno il salto del fosso, passando dalla riva  sinistra alla riva destra, mentre considera eroi e santi  quelli che fanno il salto contrario. Ora, a Belgioioso, a conferma di questa accusa (ma il fatto riguarda solo la sede provinciale) succede che il sindaco Zucca,  che di salti a quanto risulta ne ha fatti parecchi, passando a ogni tornata elettorale da una riva all’altra, e sempre dalla parte ritenuta vincente (salvo poi  andare incontro a cocenti delusioni),  approda alla fine sulla riva sinistra del fosso, accolto a braccia aperte e con la solenne benedizione dell’onorevole Alan Ferrari, del consigliere regionale Giuseppe Villani e della dirigenza provinciale. Tutto questo alla faccia dell’autonomia del circolo di Belgioioso, all’insaputa del suo segretario e degli  iscritti.
E’ un comportamento disonesto, vergognoso, senza giustificazione alcuna, e offensivo verso chi ha creduto nel PD e nella sua volontà di cambiamento (a Pavia solo a parole).
Come  può  un partito accettare l’ adesione di chi, anche nelle ultime elezioni provinciali  si  è schierato contro il suo candidato ?  Vecchia, sordida politica, che non cambia mai, che se ne infischia degli iscritti, dei simpatizzanti. Le motivazioni poi di questo ennesimo voltafaccia risultano tristemente penose:  “Convinto da Renzi” “Non sono io che cambio (questa poi è incredibile) ma è il PD”, “Percorso cominciato da molto tempo”, “Con il PD locale c’è sempre stato dialogo (ma quando mai ?).  E poi le dichiarazioni dei dirigenti del partito : “Il PD è un partito aperto (anche a Scilipoti ?), “Ogni novità (ma quale?)  suscita discussioni che vanno comunque superate”.
Stendiamo poi un pietoso velo su chi sollecitato e spinto si iscrive al partito all’ultimo momento (e lo fa a Pavia e non nel circolo di Belgioioso perché forse si vergogna) e  la cui tessera  serve  solo per il giorno delle votazioni:  poi  sparisce, fino alla prossima tornata. Scandaloso poi che queste adesioni non vengano comunicate al circolo locale.  Che onestà! Che trasparenza! Che vergogna!

Belgioioso 23/10/2013

FRASCHINI GIUSEPPE

Per favore, basta parlare della chiusura estiva delle Poste!

28 Ottobre 2013 da sgur_di_tri

Una settimana fa stata è pubblicata all’Albo pretorio on-line del Comune di Belgioioso una Delibera del Consiglio Comunale che ci ha lasciato letteralmente stupefatti. Stiamo parlando della Delibera n. 69 del 16.9.2013 avente per oggetto: “Mozione dei Consiglieri Savi, Giuzzi, Bianchi e Daidone sui disservizi e le lunghe code di attesa presso l’Ufficio postale di Belgioioso“.

Con questa mozione  la minoranza ha chiesto a Sindaco e Giunta di impegnarsi nelle sedi competenti perrisolvere le criticità del locale Ufficio postale dovuto soprattutto all’apertura a giorni alterni nei giorni estivi(sic!).

La prima domanda che mi viene in mente è questa: ma a lor signori non gli viene in mente di raccogliere un minimo di informazioni prima di presentare una mozione? Noi del belgioioso-rock ad esempio (che non siamo dipendenti, né ex dipendenti delle Poste) della chiusura estiva dell’Ufficio postale di Belgioioso ne abbiamo parlato diffusamente e a più riprese sul blog (ecco qui di seguito i post con i quali annualmente abbiamo commentato le lamentele ferragostane degli amministratori viscontei):

– nel 2012 con il post Cara posta, con questa nostra veniamo noi a dirvi …;
– nel 2011 con il post Belgioioso e le Poste: carteggio 2010/2011;
– nel 2010 con ben due post Posta a singhiozzo e altre amenità e Posta a singhiozzo e altre amenità – parte seconda.

Per tre anni consecutivi infatti l’Amministrazione comunale di Belgioioso, guidata dal Prof. Zucca, ad agosto si è lamentata sdegnata per la riduzione dell’orario delle poste a Belgioioso, e noi ogni volta a fargli presente come stavano le cose.

E quest’anno, dopo tre anni consecutivi passati a ripetere le stesse parole e nella speranza di non dover nuovamente leggere i  soliti ed inutili “pianti” ferragostani degli amministratori viscontei, abbiamo voluto giocare d’anticipo, pubblicando a luglio un post, per così dire, “scaramantico” (vedi qui).

Giunti quasi alla fine di ottobre abbiamo ingenuamente creduto di averla scampata, e invece così non è stato perché al posto della maggioranza che quest’anno sull’argomento è stata muta, ecco che, ahi noi!, ci ha pensato l’opposizione in Consiglio comunale a rinverdire i fasti (nefasti) degli scorsi anni, presentando il 4 settembre 2013 una mozione avente per oggetto principale proprio la chiusura estiva dell’Ufficio postale di Belgioioso.

Per favore, non se ne può più con questo Ufficio Postale che chiude ad agosto! Dopo quattro anni siamo ancora qui a parlarne?  Suvvia, ma è così difficile sapere che per cercare di migliorare il servizio nel periodo estivo c’è un momento preciso per farlo, e questo non è certamente a settembre e nemmeno ad agosto?

Sarebbe sufficiente che gli amministratori viscontei (minoranza compresa) facciano un piccolo sforzo e che, in primavera (verso maggio), si leggano le informative che su questo argomento annualmente l’ANCI della Lombardia manda ai Comuni interessati!

Per finire, crediamo che il problema delle code all’Ufficio Postale di Belgioioso si debba affrontare in generale, guardando a ciò che succede nel corso dell’intero anno, e non limitarsi al periodo estivo! O no!?

Le bellezze della neo città – prima parte

13 Ottobre 2013 da Emilio Conti

Con questo post inizia una serie di video per mostrare visivamente in quale stato versa la nostra città  e quali dovrebbero essere gli interventi da effettuare. Preciso che sono alle prime armi per quanto riguarda l’uso di una videocamera e questo si vede soprattutto nelle zoomate e nei cambi di inquadratura, che risultano un po’ veloci, e in un’inquadratura che voleva centrare un buco nella parete trasparente di un’area di sosta riuscita parzialmente (causa riflesso sul display per cui non si riusciva a distinguere chiaramente ciò che si stava inquadrando) e di questo mi scuso anticipatamente promettendo di fare pratica.

Iniziamo dalla pista ciclabile che collega la “città” con la sua zona artigianale. Alcune doverose precisazioni sul video: innanzitutto l’inquadratura iniziale verso il guardrail serve a far vedere che non è ancora stato messo in sicurezza proprio nella parte che riguarda i ciclisti. La presenza di spigoli vivi, che avevamo già evidenziato tempo fa con un serie di fotografie, risulta essere potenzialmente molto pericolosa in caso di cadute dei ciclisti stessi. Inoltre vedrete delle inquadrature, verso il lato sinistro, non molto comprensibili senza una spiegazione: quelle inquadrature segnalano le zone dove una volta c’erano della piante che sono morte e che non sono state sostituite (in alcune si vede ancora chiaramente il mozzo del tronco reciso). Vedrete anche delle piante molto giovani: se sommiamo il numero di queste con quelle che mancano si scopre che metà delle piante originarie sono morte e solo in minima parte (e anche questa in uno stato di salute che non può certo definirsi florido) sostituita. Da notare, inoltre, lo stato in cui versano le luci!

Non ho voluto aggiungere né miei commenti alla ripresa né una colonna sonora musicale: ho lasciato semplicemente i rumori di fondo dei veicoli che transitano per rimarcare il livello di traffico che transita nella nostra “città” senza che ancora si intraveda la possibilità della realizzazione di una tangenziale, sempre più necessaria, e neanche la volontà di farla.

 

Primo soccorso

11 Ottobre 2013 da Emilio Conti

Segnalo un’altra delle interessanti iniziative che l’Associazione Disegnamo.il Domani, stavolta con la collaborazione della Croce Azzurra, ha organizzato per questa sera alle ore 21 presso il salone comunale. Il tema dell’incontro è, come potete anche vedere dalla locandina riportata sotto (cliccateci sopra per ingrandire),  il “primo soccorso”, vale a dire cosa bisogna fare in caso ci si trovi di fronte a incidenti domestici, ostruzione delle vie aeree e urgenze mediche.

Anche questa volta, dunque, un argomento di notevole interesse che, si spera, possa attirare l’attenzione di molti nostri concittadini.

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Il danno e la beffa

5 Ottobre 2013 da Emilio Conti

Mi chiedo quando arriverà il momento in cui i cittadini si decideranno a dire “BASTA” e incominceranno ad inc… “arrabbiarsi” di brutto contro questa classe politica di incapaci. Ormai, per quanto riguarda la Provincia di Pavia, siamo alla presa in giro totale (per non dir di peggio).

Gli automobilisti, poi, sono quelli più angariati: strade da far schifo, multavelox dappertutto, limiti di velocità cervellotici e rosso stop assurdi (e molto spesso non a norma). E adesso, come se non bastasse, arriviamo alla farsa. Apprendo infatti dalla stampa locale di oggi la notizia che, se fossimo in un paese di cittadini normali, avrebbe dovuto scatenare una rivolta, titolo: “Prossima neve, obbligo catene” sottotitolo “L’amministrazione provinciale dimezza i fondi per pulire le strade. Multe fino a 335 euro”1

Veniamo a sapere che la Provincia non avrebbe più fondi per far fronte alla pulizia delle strade in caso di nevicate. Nonostante i notevoli incassi derivati dalle multe a raffica elevate tramite gli autovelox, questi signori ci vengono a dire che non hanno soldi. E allora che fanno? Quello che fanno sempre i politici italiani: gli scarica_barile: “Vi obbligo a mettere le catene da neve o gli pneumatici termici”. Che grandi amministratori. E lo dicono senza vergognarsi, senza arrossire. E guai a noi se non lo facciamo, perché si rischiamo multe fino a 335 euro. E sono gli stessi che non essendo in grado di riparare il fondo ultra sconnesso di una strada provinciale non han trovato di meglio che imporre il limite di velocità dei 30 all’ora SU UNA STRADA EXTRA URBANA!!!!

Tu lavori una vista come lavoratore dipendente, paghi le tasse fino all’ultimo centesimo, poi vai in pensione e ricominci a pagare le tasse fino all’ultimo centesimo: ma perché si pagano le tasse? Forse per avere dei servizi? E no, caro mio, tu le paghi per farti prendere per i fondelli! Sono sempre stato ferocemente contrario agli evasori fiscali, ma di fronte a questi provvedimenti chi può fa benissimo ad evadere. Non solo quindi non ti danno i servizi che ti spettano, ma ti puniscono pure se non ti adegui alle scempiaggini che partoriscono.

Mai una volta che li ho sentiti dire: “Ci han tagliato i fondi e non abbiamo più soldi per le nostre indennità”: MAI! Per quelle i soldi ci sono sempre.

E’ da tempo che questo blog chiede le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici della Provincia perché non è in grado di svolgere adeguatamente il suo compito istituzionale. Addirittura le aveva preannunciate lui stesso se non gli avessero consentito di riparare le strade della provincia che versano in condizioni disastrose. Le strade sono ancora lì e adesso salta fuori pure questa ennesima stangata. Ma dimettersi no, vero?

Chiudo rivolgendo a questi “signori” una domanda: perché se voi non avete i soldi per quale motivo dovrebbero averli  i cittadini per acquistare pneumatici termici o catene? La crisi c’è solo per gli enti pubblici?

Fateci un favore:

ANDATEVENE!!!!

  1. La Provincia PAVESE – 5.10.2013 – pag. 21 []

Com’è bello fare sport in città – seconda parte

30 Settembre 2013 da Emilio Conti

Qui la prima parte

Eccoci alla seconda serie di foto. Come nel precedente post, nessun commento. Ognuno giudichi con la sua testa.

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Eppur si muove?

25 Settembre 2013 da Emilio Conti

Apprendo oggi dalla stampa locale1  che la Provincia con un ordinanza bloccherà ai mezzi pesanti, dalle 7 alle 9, il traffico sull’ex statale dei Giovi nel tratto passante per Cava Manara a seguito dell’elevato inquinamento registrato da Arpa. Il blocco partirà dal 7 ottobre e terminerà il 10 giugno (evidentemente del 2014).

E’ lecito sperare che una misura simile venga adottata anche per l’ex statale 234 nel tratto passante per Belgioioso? Oppure l’inquinamento registrato non sarà a livelli tali da giustificare l’intervento?

  1. Cava, ex statale vietata ai camion dalle 7 alle 9” – La Provincia PAVESE – 25.09.2013 – pag. 20 []

Com’è bello fare sport in città – prima parte

24 Settembre 2013 da Emilio Conti

Stamane mi è capitato tra le mani il giornaletto “Pavia in tasca”. In copertina una giovane fanciulla intenta a sollevare un peso. Il titolo recitava: “A.A.A. ATTIVITA’ SPORTIVA CERCASI”. E come sottotitolo “Pavia fa il pieno di sport”. Che lo sport, fatto in modo corretto, faccia bene è una verità assodata. Ma per fare sport occorrono anche impianti adeguati.

Qui sotto troverete una prima serie di foto, la prima parte, (cliccateci sopra per ingrandire) di come appaiono alcuni ambienti degli impianti sportivi della nostra “città”. Non voglio fare commenti. Ognuno giudichi da sé.

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Qui la seconda parte.

Si continua

23 Settembre 2013 da Emilio Conti

Sta quasi diventando un’abitudine! Ancora una volta, una lettera inviata alla stampa locale, è stata pubblicata leggermente accorciata. Credo di fare cosa gradita nel pubblicare, nella sua interezza, la lettera del nostro concittadino, anche perché l’analisi che svolge è di notevole interesse.

— @@@ —

Amministratore del mio paese per 20 anni della vituperata “Prima Repubblica” ho avuto la fortuna di testare sul campo le idee lungimiranti in materia di governo locale del prof. Valerio Onida sotto la cui guida mi sono laureato in Diritto Regionale con una tesi sui comprensori: una sorta, questi, di “aggeggi istituzionali” rapidamente scomparsi dalla architettura degli enti che si dovrebbero occupare di amministrazione pubblica. Già alla fine degli anni settanta si parlava infatti non tanto di eliminazione della Provincia quanto del  suo superamento o meglio della ridefinizione dei suoi compiti. Paradossalmente infatti si era intuito che la crisi dell’ente locale non stava innanzitutto nella Provincia quanto nel Comune, pensato e costruito, in termini di competenze, tal quale il Comune di inizi del novecento. Quando le dinamiche sociali e produttive di un qualsiasi comune delle nostre provincie erano ristrette nei propri confini o poco più in là aveva senso un ente locale che provvedesse a tutto dall’anagrafe all’edilizia, dall’artigianato alla pubblica assistenza. Se questa struttura aveva retto sino ai primi anni sessanta di lì in poi le dinamiche socio-economiche – inevitabilmente sovra comunali indotte dalla industrializzazione spinta che ha cambiato il volto dell’Italia – hanno posto una domanda di riforma, parzialmente risolta con la Regione degli anni settanta.

Quale la ricetta: i “servizi alla persona” da attribuire al Comune mentre tutto ciò che attiene al governo del territorio e alla sua regolamentazione socio-economica si consegni ad un ente intermedio di “area vasta”. La vicenda della riforma del governo locale si è trascinata sino ai giorni nostri e non si sa se riusciremo a vederne i risultati. Nel frattempo, in mancanza di una scarsa chiarezza nella attribuzione delle competenze amministrative e alla conseguente loro sovrapposizione tra Comune/Provincia/Regione, si è lasciato spazio allo scempio del territorio. I Sindaci dei comuni dei nostri paesi (mi riferisco alla Bassa ma gli altri non sono da meno), fatta eccezione per pochi isolati casi, hanno dato il via libera, anche in buona fede, ad una cementificazione selvaggia con piani artigianali e commerciali elefantiaci , localizzazione di logistiche sempre più gigantesche, nuove costruzioni abitative a scapito di necessari recuperi edilizi in zone centrali, moltiplicazione di rotatorie (un tempo la moda era il comune denuclearizzato oggi un comune esiste se ha la rotatoria), impianti grandi e piccoli di smaltimento dei rifiuti.

Al termine della mia “carriera politica” avevo partecipato ad una entusiasmante stagione di collaborazione coi colleghi degli altri comuni della Bassa che, alle prese con il nascente impianto Ecodeco di Corteolona, lo avevano accettato come impianto di bacino zonale nell’ottica che ognuno deve smaltire i propri rifiuti. Da quella esperienza di lavoro unitario non ideologico, forti della consapevolezza della necessità per i nostri paesi  di un governo che fosse sovra comunale, nasceva la prima Unione dei Comuni che ne raccoglieva una trentina, la più vasta della Lombardia. Tutto purtroppo finiva di lì a poco nella frantumazione dell’Unione in tante piccole unioni e in inincidenti consorzi. La miopia di molti sindaci, piccoli Podestà, alcuni i più malati di protagonismo altri vocati all’inseguimento di sogni di grandezze granducali, hanno affossato tutto. Rimane la bellezza purtroppo sfiorita dei nostri paesi e la necessità di una vera riforma del governo locale.

CARLO GRIGNANI

Aumma aumma

19 Settembre 2013 da Emilio Conti

Sono due gli argomenti che vorrei trattare in questo post.

1

Sono appena tornato dalle vacanze e, passando per piazza Vittorio Veneto, ho visto che la facciata del Bar Londra è coperta da un imponente ponteggio. “Guarda”, mi sono detto, “staranno rifacendo il tetto” e la cosa è morta lì! Ma nel pomeriggio un trafelato conoscente si è fiondato in casa mia e mi ha investito: “Hai visto il Bar Londra?”. Ovviamente ho risposto affermativamente. “E lo sai cosa stanno facendo? Lo stanno innalzando di un piano!”.

Sono rimasto allibito. Ho chiesto al, sembrerebbe, ben informato conoscente se fosse sicuro di quello che stava sostenendo anche perché la voce dell’innalzamento di un piano del bar era circolata qualche tempo fa e questo blog ne aveva scritto augurandosi che quello che stava circolando in “città” fosse falso.1 E, infatti, di quell’innalzamento non se ne sentì più parlare. Adesso ci risiamo. E siamo di fronte ad un copione già visto. E il copione è quello del tiglio abbattuto in via Garibaldi. Prima circola la voce, poi, forse per smentire, per qualche tempo non succede niente, ma poi, all’improvviso, ecco che la voce che circolava tempo addietro si materializza. Adesso sembra, e sottolineo sembra, che il permesso per l’innalzamento sia frutto di un do ut des, vale a dire in cambio dell’asfaltatura (per altro incompleta) di via Strambio. Male lingue? Chi lo sa! Certo che al sindaco va riconosciuta un perseveranza nel perseguire i suoi obiettivi da far invidia a Berlusconi. Rimane una domanda: ma se quanto mi è stato riferito è vero, l’opposizione che intenzioni ha? Se ne starà lì, ancora una volta, a inveire contro il destino cinico e baro?

2

Certe volte, a leggere la stampa locale, più che avere notizie dettagliate si ha a che fare con veri e propri messaggi in codice che richiedono, per la decifrazione, uno sfrenato uso dell’immaginazione. E’ il caso, almeno secondo il mio modesto parere, dell’articolo apparso ieri sulla stampa locale2 dal titolo “Rifiuti, spiraglio per i Comuni della Bassa” dove veniamo informati che c’è stato un incontro tra Provincia e Convenzione ambientale della Bassa Pavese con A2A (che nell’articolo si omette di specificare essere la proprietaria dell’inceneritore di Corteolona). Quale lo scopo dell’incontro? “A2A è sembrata disponibile in merito alla fornitura di servizi aggiuntivi3 che alleggerirebbero le casse municipali”. E più avanti: “Ci sarebbe comunque uno sgravio per le tasche dei cittadini”.  E inoltre: “Abbiamo chiesto maggiori benefit con l’eventuale riduzione delle tariffe di smaltimento o contributi economici annuali da utilizzare per interventi sulla viabilità, riparazione dei danni alle infrastrutture, soprattutto cedimenti alla rete fognaria determinati dal passaggio di mezzi pesanti e ulteriori interventi di compensazione ambientale”.4 Tutte queste dichiarazioni, così come quella successiva, sono di Stefania Pernice presidente della Convenzione ambientale. Domanda: ma perché A2A dovrebbe concedere tutto ‘sto ben di dio? Rivelatrice potrebbe essere quest’altra dichiarazione? “Avevamo chiesto di tenere conto che questa parte del Pavese si accolla l’onere di ospitare un impianto di queste dimensioni, con ricadute negative, in termini di inquinamento e di traffico”. Altra domanda: cosa vorrà dire quando parla di “impianto di queste dimensioni“? Di che impianto si tratta? E di quali dimensioni? Azzardo un’ipotesi? Si sta forse parlando, ma non si dice (perché sta male?), del famoso inceneritore di Corteolona che si ha l’intenzione di triplicare? Se la mia intuizione è corretta, allora qui siamo di fronte a una trattativa con la quale si sta barattando la salute dei cittadini (è la stessa Pernice che parla di “ricadute negative, in termini di inquinamento o di traffico“) per un po’ di denaro, con il beneplacito di sei Comuni, all’ampliamento del suddetto inceneritore? E tutto questo mentre altri 11 Comuni si stanno battendo per bloccare l’ampliamento dell’impianto e nonostante che, non più tardi di domenica scorsa, sulla stampa locale5 siano stati pubblicati i dati dell’incidenza dei tumori all’apparato respiratorio (ma secondo me bisognerebbe indagare anche su altri tipi di tumore) in provincia di Pavia che sono del 17,7% più alti della media nazionale e del 10,8% di quella lombarda. Questo blog ha sempre sostenuto come la posizione del sindaco di Belgioioso, in merito, sia apparsa da subito ambigua. Avevamo anche pronosticato che il sindaco della “città” non si sarebbe opposto all’ampliamento dell’inceneritore se solo gli avessero offerto una contropartita (vedi quanto scritto al punto 1). Ancora una volta possiamo affermare che avevamo previsto tutto?6

  1. A questo proposito si legga il post L’ultimo angolo pubblicato il 4 novembre 2008, quindi ben cinque anni fa []
  2. La Provincia PAVESE – 18.09.2013 – pag. 21 []
  3. Quali non viene specificato []
  4. Chiarimento: questa dichiarazione fa riferimento al fatto che la riduzione di 1,59 euro a tonnellata di rifiuti sarebbe insufficiente. []
  5. Contro l’inceneritore scatta il ricorso al Tar firmato da 11 Comuni” – La Provincia PAVESE – 15.09.2013 []
  6. Parlo ovviamente di Zucca perché è comunque lui che si sta trascinando dietro la stessa Pernice e gli altri cinque sindaci. []