Una tempistica sospetta
10 Maggio 2011 da Emilio ContiNel giro di due giorni, sulla stampa locale, sono comparse due lettere di due lettori. 1 La cadenza con cui le due lettere sono state pubblicate suscita qualche perplessità. Per capire bene il perché è necessario che il lettore faccia particolare attenzione alla tempistica e al contenuto delle singole lettere che, apparentemente, si occupano dello stesso tema. Per facilitare il confronto ho evidenziato in grassetto le parti a cui bisogna fare attenzione.
Venerdì 6 maggio 2011 – Viene pubblicata, con il titolo “Viaggio «indimenticabile» per Belgioioso“, la lettera di Denis M. inviata tramite posta elettronica, con la quale il lettore si lamenta di non aver trovato in funzione la navetta che, stando al sito internet, avrebbe dovuto essere in servizio per il trasporto dei visitatori del “Belgioioso fantasy” il giorno 1° maggio. Stando al sito, la navetta doveva fare servizio di trasporto persone dalla stazione ferroviaria di Pavia al castello di Belgioioso. Segue l’elenco delle disavventure capitategli a seguito di tale inconveniente.
Sabato 7 maggio 2011 – Il giorno dopo, quindi, La Provincia pubblica la lettera della signora Anna Tarantino di Milano sotto al titolo “La navetta c’era e funzionava bene“. In questa sua lettera di difesa, ma difesa per chi e perché, la lettrice asserisce che per lei la navetta ha funzionato più che bene, quando a Pasqua (24 aprile) si è recata a Belgioioso per “Officinalia”. Dal momento che il giornale non ha specificato che la lettera è stata inviata per posta elettronica, se ne deduce che la stessa è stata spedita per posta ordinaria.
Primo rilievo – Il fatto che la navetta funzionasse il giorno di Pasqua (24 aprile) non è affatto una prova che la navetta funzionasse anche i 1° maggio. La prova valida sarebbe stata se la signora Anna Tarantino avesse usato la navetta lo stesso giorno di Denis M., ma così non è. Quindi la sua affermazione che “La navetta c’era e funzionava bene”, pur essendo vera, non ha alcun senso!
Secondo rilievo – Mi sembra un po’ strano che una milanese legga la stampa locale di Pavia; a meno che non si tratti di una pavese trasferitasi a Milano e che vuole tenersi aggiornata sugli avvenimenti della sua provincia di origine. Ma questo non ci è dato sapere.
Terzo rilievo – Che è, a mio avviso, il più sospetto. Nell’incipit della sua lettera la signora Anna Tarantino sostiene: “Leggo sul giornale della disavventura capitata ai visitatori del Castello di Belgioioso venuti da Milano sperando di usufruire dell’autobus navetta … che non hanno trovato”. Stando alle sue stesse parole, quindi, la signora afferma di avere avuto notizia delle disavventure di Danis M. leggendo il giornale. Quindi la notizia l’ha avuta solo il 6 maggio 2011. Mettiamo, per ipotesi, che l’abbia letta di mattina durante la colazione. Ma la sua lettera di “risposta” è stata pubblicata immediatamente il giorno dopo (il 7 maggio 2011) senza che sia specificato che l’invio è avvenuto per posta elettronica. Per cui, la signora legge la lettera il 6 maggio mattina; indignata per quanto scrive Denis M. prende carta e penna e scrive la sua lettera; esce di casa, compera il francobollo e imbusta la lettera; la lettera arriva a La Provincia PAVESE prima che questa vada in stampa, quindi prima delle 23/mezzanotte del 6 maggio (stesso giorno di pubblicazione della lettera di Denis M.), dopo essere stata scovata tra le centinaia di lettere che arrivano quotidianamente al giornale e scelta per la pubblicazione.
Tutto questo mi sembra impossibile. Rimane il mistero di una lettera molto dubbia. Sarebbe bello sapere come sono andate realmente le cose. Qualcuno, comunque, pensa sempre di prenderci in giro.
- Entrambe nella rubrica LA VOCE DEI LETTORI de La Provincia PAVESE [↩]
Una risposta a “Una tempistica sospetta”
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10 Maggio 2011 alle 22:04
Cerco di dare una risposta io agli interrogativi del direttore:
Primo rilievo – I bus navetta ci sono e, al contrario delle insinuazioni che si fanno, sono sempre disponibili a qualsiasi ora del giorno e della notte in modo da facilitare l’afflusso in città. Da noi per esempio basta sparare in aria l’apposito razzo segnalatore (ne è stato consegnato uno a famiglia) caricato a fumo negli occhi direttamente dall’amministrazione belgioiosina. Il solerte conducente del bus risponde al richiamo e si precipita, passaggio a livello permettendo, a recuperare l’utente che dalla frazione vuole raggiungere il capoluogo.
Secondo rilievo – Tutti i milanesi leggono la Provincia Pavese. Si sa che è il giornale più venduto a Milano. La rubrica più seguita è proprio quella della posta dei lettori.
Terzo rilievo – Il problema della tempistica spedizione/ricezione/pubblicazione potrebbe porsi solo se si utilizzassero le scarse potenzialità delle derelitte poste italiane. In questo caso la lettrice ha infatti beneficiato delle poste delle terre viscontee. Che notoriamente viaggiano a velocità ben superiori a quelle della luce.