Ci vuole un bel coraggio
22 Novembre 2010 da Emilio ContiUno dei metodi per verificare la bontà di un ragionamento sta nel verificarlo ipotizzando una situazione estrema. Vediamo di chiarirci con un esempio: se trent’anni fa avessimo ipotizzato che nei paesi limitrofi a Belgioioso si fossero sviluppate diverse attività inerenti ai trasporti ed altre attività economiche; se, come era già evidente allora, avessimo immaginato l’incremento del mercato delle autovetture e dei mezzi pesanti; se avessimo messo in conto, com’era già allora evidente, che il traffico merci avrebbe continuato a utilizzare gli autocarri anziché la ferrovia; se, come dicevo, si fossero fatte queste ipotesi, senza mettere in conto anche eventi straordinari (?), ecco che già allora la necessità per avviare la costruzione della tangenziale a Belgioioso non sarebbe sembrata un’idea stramba.
Purtroppo per noi, però, sono passati decenni senza che nessuna delle amministrazioni che hanno retto le sorti del paese nel periodo citato si è minimamente posta il problema “traffico” a Belgioioso. E’ pur vero che qualche timidissimo tentativo fu fatto: stroncato immediatamente dai commercianti che temevano una perdita di profitto per la paventata deviazione del traffico.
La situazione è andata lentamente peggiorando con gli anni fino a raggiungere il collasso in questi giorni a seguito della chiusura al traffico del ponte della Becca. Mai come in questi giorni si è capito quanto fosse importante muoversi per tempo alla costruzione della tangenziale. Assistiamo addirittura al paradosso che alcuni dei commercianti che erano fieramente contrari alla sua realizzazione, adesso si lamentano del caos che passa davanti ai loro negozi. Cambiare idea è quasi sempre un segno di intelligenza, se viene fatto, però, in tempi non sospetti.
La chiusura del ponte della Becca ha così reso lampante un problema che ormai non è più rinviabile. L’attuale amministrazione, all’inizio del suo mandato, ci ha assicurato che avrebbe fatto di tutto per realizzarla. Annuncio che ci è apparso immediatamente propagandistico tanto da essere diverse volte sbeffeggiato dal nostro bsìa. Adesso ci sarebbe l’opportunità di qualche azione clamorosa, ma dubitiamo fortemente, viste le personalità che compongono la nostra amministrazione, che ciò avvenga.
Ma la chiusura del ponte ha reso visibile a tutti (o così almeno dovrebbe essere) un altro fatto: l’assoluta inadeguatezza del nostro presidente di provincia nella gestione del territorio a lui affidato. Che la nostra provincia sia una provincia grande e molto diversificata, sia geograficamente che economicamente, è un fatto (Bassa, Oltrepo, Lomellina). Ma proprio per questo chi si candida ad amministrarla dovrebbe essere dotato di qualità particolari. Qualità che il sig. Poma ha dimostrato, a nostro parere, di non possedere: strade lasciate in balìa di se stesse (sono tre anni che la manutenzione non viene fatta e anche quest’inverno lo passeremo tra buche e sassi sparati su parabrezza e carrozzerie e sospensioni in pericolo, e non mi si venga a dire che i due chilometri di nuovo asfalto sulla ex statale 234 siano la soluzione dei problemi di quella strada); territorio che frana; disorganizzazione nell’esecuzione di quei pochi lavori che sono stati intrapresi (blocco del ponte sul Po a Bressana per un mese) e adesso blocco del ponte della Becca. Prima ci hanno detto per due giorni, poi per un paio di settimana che sono diventate un paio di mesi (forse c’è anche qualcuno che si diverte a prendere in giro la gente).
I fatti straordinari possono capitare, ma, molto spesso, ciò che ci viene fatto passare per straordinario, di straordinario non ha nulla. Infatti, immediatamente dopo la chiusura del ponte della Becca per il cedimento di un giunto di un pilone, era diffusa la voce tra gli addetti alla regolazione del traffico, Polizia e Polizia municipale, che il fatto fosse più che annunciato sapendo da diversi mesi quale fosse la situazione del ponte. Trovo allora irritante che chi era preposto alla sua manutenzione adesso cerchi di passare per vittima e si faccia fotografare sulla stampa locale mostrando il danno che lui avrebbe dovuto prevenire.
La cosa ancor più assurda è che questo signore si sia ricandidato alla guida della Provincia nelle elezioni del prossimo anno. Assurdo anche l’appoggio datogli da Pdl. E semplicemente pazzesco sarà che molti elettori andranno a rivotarlo, come sempre ciechi e sordi nel valutare il nulla fatto!
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