Poste a singhiozzo e altre amenità: parte seconda
18 Agosto 2010 da sgur_di_triNel post “Poste a singhiozzo e altre amenità” dell’altro giorno, Emilio ci dice che bene ha fatto il Sindaco di Belgioioso ad alterarsi e scrivere una lettera di protesta a Poste Italiane e Prefetto per la chiusura estiva del locale Ufficio postale.
Ora, al di là delle osservazioni e delle proposte avanzate dal Sindaco (che possono essere condivisibili), in questa lamentela ferragostana c’è qualcosa, nella tempistica, che non mi ha convinto: perché lo ha fatto solo ora e non prima? Proprio non sapeva che lo Sportello sarebbe rimasto chiuso? Non era stato informato per tempo? E’ stata un’iniziativa improvvisa di Poste Italiane?
Una cosa mi è sembrata alquanto improbabile, se non impossibile (anche se, per carità, tutto può succedere!), e cioè che Poste Italiane d’improvviso chiuda (sia pure temporaneamente) uno Sportello1 senza il supporto della legge (se ciò avvenisse sarebbe da considerare interruzione di pubblico servizio e quindi sanzionabile) e, oltretutto, senza avvisare per tempo il Comune di pertinenza.
E allora ho fatto una ricerca sul sito internet dell’ANCI della Lombardia, e lì ho visto che (in applicazione di quanto stabilito dal “Decreto Ministeriale 28.06.2007 per gli standard minimi degli Uffici postali nei periodi estivi”) Poste Italiane fin dal 29 aprile 2010 aveva predisposto il “Piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali per il 2010″, (vedi qui), che poi aveva inoltrato il 15 maggio 2010 all’ANCI.
A sua volta l’ANCI della Lombardia, in data 19 maggio 2010, aveva chiesto ai Comuni interessati (e quindi presumo anche al Comune di Belgioioso) di inviare alla stessa ANCI eventuali loro osservazioni in merito entro il successivo 28 maggio 2010 (vedi qui). Sarebbe interessante vedere quelle eventualmente inviate dal Comune di Belgioioso.
Dopo di che, Poste Italiane, così come chiaramente stabilito dal Comma 1 dell’Art. 3 (Obbligo di informazione) del Decreto ministeriale, dovrebbe aver fornito nel mese di giugno “preventiva comunicazione ai Sindaci dei Comuni interessati” (ad esempio, potete vedere qui, una copia della lettera inviata da Poste Italiane al Sindaco di Limbiate in data 17.06.2010).
Da quanto sopra – salvo disguidi particolari che potrebbero aver riguardato proprio il Comune di Belgioioso – sembra emergere che Poste Italiane si siano comportate in conformità alla normativa di legge, per cui torno alla domanda iniziale: per quale motivo solo ora, a metà agosto, il Sindaco di Belgioioso ha ritenuto di scrivere una lettera di lamentela sia a Poste Italiane che al Prefetto?
Quasi dimenticavo: girando su internet ho visto che certi Comuni (alcuni anche fin dal giugno scorso) avevano messo sul loro sito un avviso alla cittadinanza informando che il locale Ufficio postale sarebbe rimasto chiuso in alcuni giorni del mese di Agosto.
Di una cosa siamo sicuri, queste cose ai tempi dei Visconti di certo non succedevano…
- Ovviamente un Ufficio postale (così come qualsiasi altro esercizio commerciale) potrebbe essere improvvisamente chiuso senza preavviso in occasione di un evento straordinario (ad esempio: incendio, rapina, allagamento, ecc.), ma non mi sembra sia il caso nostro. [↩]
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