Bilancio di un Comune: l’avanzo di Amministrazione
11 Agosto 2010 da sgur_di_triIn questo post vogliamo dare qualche cenno su cos’è l’Avanzo di Amministrazione di un Comune. Si ha un Avanzo di Amministrazione quando, in fase di Rendicontazione contabile annuale, il Comune “scopre” che le entrate hanno superato le uscite effettive. L’Avanzo di Amministrazione risulta dal seguente calcolo: al Fondo di cassa di fine esercizio si aggiungono i Residui attivi e si sottraggono sia i Residui passivi che i Residui di stanziamento: se si ha un risultato positivo, si ha un Avanzo di Amministrazione; se invece si ottiene un risultato negativo si ha un Disavanzo di Amministrazione.
I Residui attivi sono in genere i crediti non incassati dal Comune.1 I Residui passivi sono i debiti accertati ma non pagati nell’esercizio (pagamenti rinviati negli esercizi successivi). Per Residui di stanziamento si intendono le somme che il Comune aveva previsto di spendere (impegno contabile) per effettuare un investimento nell’esercizio, ma per le quali di fatto non ha ancora iniziato il relativo procedimento di spesa (in sostanza aveva deciso di spendere ma che in effetti poi non lo ha fatto!).
C’è da dire che negli ultimi anni non pochi Comuni hanno fatto registrare un Avanzo di Amministrazione anche di importo considerevole2 evidenziando in tal modo come abbiano speso molto meno di quanto avessero previsto.
Ora, se un Comune fosse una qualsiasi azienda privata, di fronte ad un corposo Avanzo di Amministrazione, bisognerebbe fare i complimenti agli Amministratori per essere riusciti a raggiungere un risultato così importante: un’azienda che in tempo di crisi economica riesce a fare un utile consistente è veramente ammirevole!
Purtroppo (o per fortuna, dico io) il Comune non è affatto un’azienda privata, ma – e spero che questo sia chiaro a tutti – è un Ente pubblico il cui scopo NON è quello di fare utili, ma di erogare servizi ai cittadini utilizzando fino all’ultimo le entrate che ha a disposizione (vedasi i vincoli di Bilancio di cui al nostro post del 30.6.2010)!
Ecco infatti come la Corte dei Conti – Sezione Regionale di controllo della Lombardia in data 25 marzo 2009 ha definito l’Avanzo di Amministrazione:3
“….. omissis ..….
L’Avanzo di Amministrazione si configura quale risparmio pubblico, ovvero eccedenza di risorse sottratte ai contribuenti e agli utenti, rispetto alle previsioni di spesa per i servizi da erogare. Perciò l’Avanzo di Amministrazione non è dunque classificabile come utile di gestione, e se superiore alle percentuali fisiologiche rapportate alle entrate correnti, può rappresentare un sintomo di eccessivo prelievo fiscale, non coerente con le reali esigenze di spesa dell’ente locale.
….omissis …… “
Concetto molto chiaro. In sostanza, l’Avanzo di Amministrazione, essendo da considerare come risparmio pubblico (e non un utile aziendale), quando è consistente (superiore alle percentuali fisiologiche rapportate alle entrate correnti), non rappresenta oggettivamente un fatto positivo per i cittadini, anzi “può rappresentare un sintomo di eccessivo prelievo fiscale”.
Per cui viene spontaneo chiedersi: gli Amministratori locali decidono in modo premeditato di spendere meno di quanto formalmente previsto nel Bilancio di previsione, allo scopo di formare un “gruzzolo” da spendere negli esercizi successivi? Oppure, l’Avanzo di Amministrazione si determina senza una precisa volontà degli stessi Amministratori?
Il dubbio ovviamente resta, perché, come è noto, gli Amministratori hanno la possibilità di verificare in corso d’anno l’andamento delle entrate e delle spese, controllarne gli scostamenti rispetto alle previsioni e, se del caso, mettere in atto gli opportuni aggiustamenti.
- Con qualche eccezione [↩]
- E’ del tutto ragionevole che in fase di rendicontazione di fine anno ci sia una qualche differenza fra entrate e uscite (è ovvio che non saranno mai uguali!). Differenza che possiamo definire fisiologica quando è contenuta in poche migliaia di euro, ma quando la differenza (specie se si tratta di Comuni di piccole dimensioni) è notevole allora qualche domanda sorge spontanea. [↩]
- Vedi qui il testo integrale del parere. [↩]
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