Brutta aria e sprechi
5 Agosto 2010 da Emilio ContiNon sono affatto meravigliato, anzi, lo avevo previsto. Come preannunciato, dunque, sembra che i venticinque sindaci abbiano dato il via libera al raddoppio dell’inceneritore di Corteolona,1 passando la palla della decisione alla Regione. Pensate che l’autorizzazione al raddoppio non verrà concessa? Proposta sostenuta da un sindaco Pdl (Dossena), in una Provincia presieduta da un presidente Pdl (Poma) e con la Regione governata da un Pdl (Formigoni)? Sarebbe un miracolo!
Interessanti le dichiarazioni di alcuni sindaci. Il nostro che tuona che dell’ampliamento non ne vuole neanche sapere, ma, poiché c’è sempre un ma: “[…] se venisse autorizzato, allora sarebbe necessario che questa volta fossero attuati efficaci sistemi di controllo”. O bella! Questo starebbe a significare che prima di “efficaci sistemi di controllo” non ce n’erano? Controlli efficaci in Italia? Quando? Dove? Ad ogni modo, prendiamo atto della dichiarazione di Zucca.
E siccome bisogna sempre abituarsi a leggere tra le righe, diventa ancor più interessante la dichiarazione del sindaco di Chignolo Po: “La riduzione dal 50 al 30 percento, di cui parla Ecodeco, (degli inquinanti [N.d.R.]) è relativa ai termini di legge, bisogna invece che avvenga in valori assoluti”. Questa dichiarazione si sarebbe dovuta spiegare meglio. Lo faccio io con il solito esempio: se, per ipotesi, l’attuale impianto emette la quantità 100 di inquinanti, se venisse raddoppiato la quantità passerebbe a 200. Nel caso, quindi, che l’abbattimento arrivasse, nella migliore delle ipotesi, al 50%, ci troveremmo sempre di fronte ad una emissione di 100 (ridurre del 50% 200 dà appunto come risultato 100), vale a dire che non ci sarebbe alcun cambiamento rispetto alla situazione attuale. Nella peggiore, la riduzione del 30% darebbe come risultato un’emissione di inquinanti di 140 (200 – 200 x 30 / 100 = 140) e quindi un peggioramento della situazione. E comunque, la dichiarazione del sindaco di Chignolo Po ha il grande merito di strappare il velo ipocrita che gli attuali inceneritori “non emetterebbero nessun inquinante” (noi, però, la sapevamo e da molto tempo). Credetemi, ne emettono, eccome!
Per quanto riguarda Belgioioso, invece, scopriamo che i 120 pioppi cipressini (credo che sia questo il nome della pianta) piantati lungo la pista ciclabile siano stati abbandonati alla loro sorte in questa torrida estate e che siano rinsecchiti2 e quindi stiano andando verso la morte (se morti non lo sono già). La constatazione è stata fatta dal solito Migliavacca (che sembra essere l’unico a fare un po’ di opposizione). Ovviamente polemica la replica del sindaco che avrebbe ingaggiato un pool di agronomi che avrebbero dichiarato che le piante sono sì in sofferenza ma che si riprenderanno. Senza alcuno stile, e piuttosto volgare, l’accusa rivolta al Migliavacca: “Prendo atto dell’interesse che il nostro concittadino sta dimostrando nei confronti della pista ciclabile, visto che si era battuto perché non venisse realizzata”. Come al solito siamo alla menzogna perché, e non spetterebbe a noi prendere le difese del Migliavacca (ma lo facciamo volentieri vista certa arroganza), la contrarietà del nostro compaesano era rivolta alla priorità; non che la pista fosse inutile, ma sarebbe stato prioritario costruire le piste ciclabili di comunicazione con i paese vicini (Filighera e Torre de’ Negri). Addirittura sorprendente l’accusa di interesse verso un’opera realizzata. Visto che i soldi che sono stati utilizzati sono i nostri, anche se non si era d’accordo, qualcuno vuole forse impedirci anche di interessarci delle opere fatte, visto e considerato che, se Migliavacca avesse ragione, il sig. Zucca ci ha fatto buttare al vento ben 9000 euro?
Lasciate un commento
Dovete effettuare il login per inserire un commento.