Episodi che condizionano una vita
2 Agosto 2010 da bsìaTutte le scuole di pensiero psicoanalitico sono ormai concordi nel sostenere che gli episodi capitati nell’infanzia e/o nella prima adolescenza incidano profondamente il carattere di un individuo determinandone, quindi, successivamente il suo comportamento. Tanto per fare un esempio banale, il bambino che a Natale riceve in dono un trenino elettrico con cui giocherà per diverse ore, dimostrando così di aver apprezzato il regalo, da adulto potrebbe finire per fare il capostazione o il conducente di treni. Ovviamente può capitare la stessa cosa ad un adulto che da bambino, pur desiderando ardentemente avere in dono un trenino elettrico, non l’ha mai avuto.
Questo è ciò che, pare, sia capitato anche a una certa persona. Nella prima adolescenza uno zio della persona in questione lo invitò a visitare la mostra di un noto pittore francese. Al giovane Silvio dell’arte non poteva fregare di meno: lui amava giocare con il Lego o esercitarsi a fare lo chançonnier.1 Il giovane non ne voleva proprio sapere di accompagnare lo zio (lui l’arte la odiava proprio, tant’è che ancora oggi non distingue una scultura da un paracarro) e incominciò a snocciolare una quantità incredibile di scuse, tanto che sua madre dovette ricorrere alle maniere forti (due ceffoni e un calcio in culo). Ridotto a più miti consigli dalle amorevoli cure materne, il giovane si rassegnò a seguire lo zio. E da allora la sua vita cambiò!
La mostra era del pittore Gustave Courbet. Silvio guardava distrattamente i dipinti, non è che gli piacessero troppo! Finché non si trovò davanti a quello che segnerà per sempre la sua vita. Gli appassionati di pittura avranno già capito di che quadro sto parlando. Coloro, invece, che di pittura sono a digiuno e sono curiosi di vedere il quadro che così profondamente colpì l’immaginario del giovane fino all’ossessione, lo possono fare cliccando qui!
Lasciate un commento
Dovete effettuare il login per inserire un commento.