Sondaggisti in erba
21 Febbraio 2009 da Emilio ContiE’ da qualche giorno in distribuzione presso diversi negozi del nostro paese un questionario realizzato dalla lista “Con ZUCCA UNITI” che avrebbe lo scopo, stando a quanto dichiarato nel foglio di presentazione, di aiutare tale lista “a scrivere un programma di azioni serio, concreto […]”. Evidentemente qualcuno ha scoperto che il nostro capo del governo agisce in base ai sondaggi e ha deciso di seguirne l’esempio.
La prima cosa che colpisce è che, a quanto sembra, a circa tre mesi dalle elezioni locali l’attuale amministrazione non ha ancora ben chiaro cosa inserire nel proprio programma e per questo motivo cerca consiglio ai cittadini.
Ma quello che interessa è il questionario che risulta essere, non so quanto volutamente, piuttosto approssimativo per le seguenti ragioni:
- non si fanno domande riguardanti questioni diverse ma che prevedono un’unica risposta;
- quando si richiede una valutazione qualitativa occorre fornire una serie di risposte che permettano un’espressione il più rispondente possibile all’opinione richiesta. Nel caso in questione, dare solo tre possibilità (poco, abbastanza, molto) significa escludere chi è “completamente contrario” ad un certo aspetto. Sarebbe stato quindi più corretto aggiungere anche questa valutazione. Meglio ancora sarebbe stato richiedere un valutazione numerica (ad esempio dare un voto a 0 a 5 dove 0 (zero) avrebbe significato disaccordo totale e 5 accordo completo;
- non è corretto inserire domande generiche.
Alcuni esempi
Prima domanda: “Sei d’accordo con le politiche di sviluppo territoriale che favoriscono o accompagnano nuovi insediamenti industriali e/o sviluppano nuovi Consorzi fra comuni sulle politiche economiche?” Questa domanda prevede un’unica risposta, ma potrebbe esserci qualcuno che è contrario a nuovi insediamenti industriali ma favorevole a Consorzi tra comuni. O viceversa. In questi casi una risposta precisa sarebbe impossibile.
Terza domanda: “Il Comune di Belgioioso fa parte della ‘Convenzione polizia locale fiume Po’ con altri nove comuni per mettere insieme mezzi e uomini. Sei d’accordo con questa scelta?” Le risposte possibili sono: poco, abbastanza, molto: e se qualcuno fosse completamente contrario?
Decima domanda: “Abbiamo avviato un nuovo piano di edilizia economica convenzionata per far avere a tutti, in questo momento di crisi, case a prezzi bassi. Concordi con questa politica?” E’ una domanda generica perché a Belgioioso non si sa assolutamente nulla di questa iniziativa. Inoltre è una domanda con una risposta scontata: sarebbe come chiedere ad un assetato se vuol bere!
E potrei continuare (quasi tutto il questionario è così). Che dire? Un tentativo di sondaggio strapaesano, alla “viva il parroco” per intenderci. 😆
Chiudo con una domanda: chi ha messo i soldi per la stampa delle copie del questionario? Trattandosi di un’iniziativa di una “parte politica” c’è da augurarsi che il costo di questo “sondaggio” non venga messo sulle spalle del contribuente belgioiosino.
Una risposta a “Sondaggisti in erba”
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30 Marzo 2009 alle 10:29
E’ evidente che il questionario era una forma di volantino elettorale.