Les citoyens*
3 Dicembre 2008 da bsìaE’ da un po’ di tempo che ho il sospetto che i nostri amministratori siano soggetti ai fumi delle sostanze chimiche che vorrebbero stoccare nell’area ex-Dolma. Fumi che, a quanto sembra, hanno gli stessi effetti della cannabis! Le sostanze non ci sono ancora, fortunatamente, ma i loro effetti sono già visibili.
Non si può spiegare altrimenti la serie di minchiate che in questo periodo stanno partorendo le loro menti obnubilate.
L’ultima partorita da questi geni, stando alla stampa locale1, sarebbe l’attivazione della procedura per il riconoscimento dello status di città per il nostro paese. Ebbene sì, io continuerò a identificare Belgioioso con la parola “paese”, alla faccia delle manie di “grandeur” di qualche megalomane. Perché, ed è bene che i nostri compaesani lo sappiano, l’unica e vera conseguenza di un tale riconoscimento sarà, a differenza di quanto sostengono lor signori, un bell’aumento del costo della vita. Ne sentivamo sinceramente la mancanza, in questo bellissimo periodo di boom economico!
A meno che lo scopo non sia un altro. Visto che il termine “cittadino” è stato usato nella Rivoluzione francese ed i nostri gemelli, francesi appunto, lo usano con orgoglio, non potendo vantare una tale gloriosa discendenza sua acutezza aggira l’ostacolo facendo diventare il paese una città. Indi per cui: abitanti della città = cittadini. Così, quando il sindaco di La Fouillouse arriverà, sua sboraggine potrà pavoneggiarsi con un bel “Aussi les belgiousins sont des citoyens!”
P.S. Il solito uccellino canterino mi ha appena rivelato che continuano le gozzoviglie in cascina, con contorno di officianti, servi, lacchè, cortigiane. Spumante a fiumi! Stavolta era la volta dei commercianti. Visto che i nomi dei partecipanti sono noti, perché non preparare una bella “black list” da usare in caso di vittoria elettorale al grido di “Non si fanno prigionieri”?
* I cittadini
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