Brava Annarosa
12 Ottobre 2009 da Emilio ContiLeggo sulla stampa locale di oggi1 dell’iniziativa di una cittadina italiana che, stufa di farsi prendere in giro dalle amministrazioni locali, ha deciso di reagire. E lo ha fatto inviando una lettera al ministro Brunetta denunciando lo stato indegno in cui versano le strade della sua zona (Zerbolò) e del muro di gomma su cui il cittadino cozza quando cerca di scoprire i responsabili del degrado.
La situazione denunciata dalla signora Annarosa Perticati dovrebbe essere estesa a tutte le strade della nostra provincia. Più volte questo blog, e da quasi un anno, ha denunciato non solo lo stato disastroso delle nostre strade (asfalto e segnaletica orizzontale da rifare), ma anche la differenza con le provincie limitrofe dove questi lavori sono stati fatti.
La protesta dimostra ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, che ormai siamo noi cittadini a doverci rimboccare le maniche perché questa classe politica, a tutti i livelli, è formata da persone incapaci, fasulle e pure, talvolta, corrotte, a cui l’unica cosa che interessa è il “farsi belli”. Organizzano concerti e vanno a pavoneggiarsi prima che la musica inizi e poi lasciano le strade in condizioni pietose. Il guaio è che nessuno si indigna. Anzi, grande successo, come è accaduto appunto con il concerto dei New Trolls: qualcuno si ricorda le lettere di gratitudine pubblicate su La Provincia PAVESE? D’altra parte cosa speriamo di ottenere da persone cooptate dai partiti? Se il cittadino non può scegliersi i propri rappresentanti, a chi pensate che costoro rendano conto: a noi o ai capi partito? Domanda retorica!
Ad ogni modo, anche se sono molto pessimista sull’esito dell’iniziativa (forse che il Poma non appartiene allo stesso partito del Brunetta?), ringrazio la signora: significa che sono sempre di più le persone – cittadini – che cercano di reagire in modo democratico. E occorre anche che il cittadino, di fronte a scuse puerili, come ad esempio “Non ci sono i fondi”, ribatta “Dimettiti, che non sai fare il tuo lavoro!”.
Si deve arrivare alla “tolleranza zero”!
- il Punto [↩]
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