Un ricordo di Giulio Giuzzi
28 Settembre 2015 da Emilio ContiNon posso dire di essere stato un amico di Giulio Giuzzi, nel significato più profondo del vocabolo. Certo ci conoscevamo da quando si viaggiava sul nostro treno per studiare all’istituto tecnico, ma, allora, due anni di differenza sembravano una distanza incolmabile: noi più vecchi formavamo la nostra compagnia mentre i più giovani la loro.
Un avvicinamento ci fu quando partecipai a una commissione d’esame in Comune proprio quando sindaco di Belgioioso era lui. Ma anche quello fu un episodio unico.
L’avvicinamento definitivo è avvenuto quando decisi di mettere in piedi questo blog. Da quel momento Giulio, che era consigliere di minoranza in Comune, si interessò a questa mia iniziativa e cominciò a inviarmi notizie preziose e molto accurate sulla attività sua e della maggioranza in Consiglio. Non solo, molto spesso mi “intercettava” per le vie del paese e si fermava, lui con la sua bicicletta, a chiacchierare a lungo e piacevolmente. Da allora ho avuto l’impressione di avere a che fare con una persona corretta, precisa, pacata, alla mano e sempre cortese, e anche quando questo blog faceva le pulci al suo gruppo di opposizione, mai una volta ha avuto da recriminare su quanto sostenevamo.
Che fosse gravemente ammalato lo appresi già dallo scorso autunno quando un mio compagno di bevute caffeiniche corteolonesi me lo riferì. E quello che lo colpì maggiormente fu il modo in cui lo informò della malattia: “Me l’ha detto come se mi stesse dicendo che aveva un po’ di mal di gola!”. Non lo conoscevo ancora approfonditamente, ma da quel poco che avevo capito di lui il modo in cui informò il comune amico non mi stupì.
Lo voglio ricordare così, non per la sua carriera politica, non per la sua carriera giornalistica, ma per il coraggio e la dignità con cui ha affrontato quel terribile male. In una parola, voglio ricordare l’uomo.
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