Kiosk
12 Luglio 2015 da Emilio ContiSe andate a fare un giretto nel vicino canton Ticino vi imbatterete in edicole che sono segnalate con l’insegna kiosk. Sono edicole tutte particolari perché oltre a vendere giornali e riviste, commerciano anche in tabacchi, cioccolato (di tutti i generi e tutti i tipi), bibite, articoli di souvenir, ecc.
Ho pensato a queste particolari rivendite quando ho appreso che la nostra amministrazione ha emesso un bando per l’assegnazione di un chiosco per la vendita di generi alimentari. E indovinate un po’ dove verrebbe collocato tale chiosco? Sul Listone!
La notizia l’ho appresa frequentando un noto social network perché non è apparsa sulla stampa locale. I commenti che ho letto sono tutti condivisibili: da chi si preoccupa per i bar della piazza 🙄 a chi teme che il chiosco venga posizionato esattamente dove è stato abbattuto il tiglio che, lo ricordo per le menti più labili, doveva essere sostituito con un altro (campa cavallo). Penso che il timore espresso dal nostro concittadino abbia una probabilità di verificarsi pari al 90%. C’è anche chi propone una collocazione diversa, ad esempio nel fantasmagorico giardino di villa Trespi. Improbabile, perché troppo defilato (e poi stiamo parlando di un giardino privato!).
Ebbene, quali saranno le conseguenze di quest’altra cervellotica trovata? Che il Listone diventerà un immondezzaio con bicchieri di carta, tovagliolini, bottigliette, pezzi di panini o focaccine sparpagliati un po’ ovunque. Non devo preoccuparmi di questa eventualità? Che sciocco che sono: non è forse la nostra città un preclaro esempio di nitore urbano con torme di mezzi e uomini dediti alla raccolta rifiuti?
A questo punto perché non fare come in Svizzera! L’edicola ce l’abbiamo già, diamogli l’autorizzazione per la vendita di generi di ristoro! Almeno eviteremo la costruzione di un “accrocchio” che stravolge l’estetica del nostro giardino pubblico per antonomasia nonché la vista del favoloso maniero.
P.S. Certo che mangiare la bagna cauda di sera, e non avere più lo stomaco di una volta, genera pericolosi incubi. Però lo stomaco con su tanti bei pelazzi quello c’è ancora!
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