Ladrocini legalizzati
5 Gennaio 2015 da Emilio ContiCome molti sanno, conoscendomi di persona o tramite i cosiddetti social network, è da molti anni che frequento la vicina Confederazione elvetica: anni fa solo a scopo escursionistico e, da poco più di un anno, per motivi famigliari. Per questa ragione mi capita molto spesso di percorrere le autostrade svizzere e per poterlo fare è necessario apporre all’interno del parabrezza del veicolo un particolare adesivo (vignetta, di cui potete vedere un esempio qui) che autorizza, per un intero anno, la percorrenza sulle suddette autostrade. Il costo del contrassegno è di 33 euro (40 CHF1). Quindi al costo di 33 euro potete percorrere per un anno intero tutta la rete autostradale svizzera
Da noi, invece, ad ogni inizio d’anno, ormai è diventata una prassi, titoloni su tutti i giornali per i vergognosi “adeguamenti” dei pedaggi autostradali. Associazioni dei consumatori indignate (in modo molto tiepido) e solita scusa che le maggiorazioni sarebbero dovute al recupero dell’inflazione. Ora si dà il caso che l’inflazione media registrata in Italia nello scorso anno sia dello 0,26% (vedi qui) mentre gli aumenti dei pedaggi sono dell’ordine del 1,5%: più di cinque volte l’inflazione.2 C’è da chiedersi se la vicina confederazione non abbia inflazione, dal momento che, a mia memoria, sono almeno quattro anni che il costo del contrassegno delle autostrade elvetiche non varia. L’altra considerazione è che a fronte di un aumento ufficiale dell’1,5% nella realtà gli aumenti, non è la prima volta, entreranno in un intervallo che va dal 4% fino al 9%.
E non è finita qui. Sempre con riferimento alle autostrade si sta cercando, in contrasto con quanto stabilito dalla UE, di prolungare di decine di anni le concessioni autostradali senza gara.
Ma noi siamo un popolo di sudditi: mugugniamo mugugniamo e poi paghiamo. L’anno venturo saremo daccapo. A farci spillare soldi dalle tasche siamo dei campioni.
Lasciate un commento
Dovete effettuare il login per inserire un commento.