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Burocratese potenzialmente pericoloso

8 Novembre 2014 da Emilio Conti

In questi giorni noi belgioiosini abbiamo ricevuto l’avviso di pagamento Tari. Al terzo paragrafo della lettera si legge testualmente: “A TITOLO DI CONGUAGLIO PER L’ANNO 2014” (vedi fig. 1). La lettura di quella frase mi ha lasciato piuttosto stupito, perché usare la parola “conguaglio” anziché “saldo” come doveva evincersi dal precedente avviso di pagamento dove venivamo “pregati” di provvedere al pagamento di due rate della Tari, rate espressamente definite come “acconto” (vedi fig. 2)? Perché la parola “conguaglio” NON è sinonimo di “saldo”. Infatti saldo viene definito, tra l’altro; come “somma che si paga per chiudere un debito”. A maggior ragione se ci si trova a che fare con degli acconti. Ha, quindi, sempre una connotazione debitoria: saldare significa pagare. Il conguaglio, invece, può configurare sia una posizione debitoria che una creditoria. Pensate all’utenza del gas metano: se il consumo periodico viene calcolato per presunzione (consumo presunto) si può verificare il caso che al momento del calcolo effettivo del gas utilizzato le somme che avete già pagato superino quello che effettivamente dovevate pagare e, di conseguenza, il conguaglio sarà a vostro credito (somma che usualmente viene detratta dall’utenza successiva). I due termini, saldo e conguaglio, non sono sinonimi.

Se fosse solo una mera questione di terminologia, ci si potrebbe anche passar sopra. Il fatto è che tutto quanto abbiamo più sopra chiarito ha un impatto sul modello F24 e precisamente alla colonna “rateazione/mese rif.” Se infatti andate a vedere la suddetta colonna dei due precedenti F24 (quelli inerenti alla prime due rate di acconto) vedrete che per la prima rata (chiaramente indicata nella lettera) il valore indicato era “0101” e per la seconda “0201”. Se, allora, quello che abbiamo ricevuto fosse, come io penso, il saldo della Tari ciò doveva essere indicato come terza rata e riportare nella colonna di cui sopra il valore “0301”. E invece? Invece il cosiddetto “conguaglio” viene segnalato come 1a rata (???). E infatti la colonna “rateazione/mese rif.” riporta “0101”.

Probabilmente tutta questa bella confusione (del nostro ente locale, ovviamente) non avrà nessuna conseguenza, ma non vorrei che tra quattro o cinque anni uno zelante impiegato dell’ufficio imposte ci pianti una bella grana. Quindi tenete bene a mente questo post che sarà sempre a disposizione in caso di necessità.

Certo che essere chiari per i nostri burocrati è un’impresa impossibile! Altrimenti come farebbero a prenderci bellamente per i fondelli?

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