Strane epidemie
21 Giugno 2014 da Emilio ContiDopo l’epidemia, che poi si scoprì epidemia non era, dei tigli di via Roma, adesso pare che il “morbo” abbia colpito anche alcuni tigli di via Dante. Come al solito il tutto documentato, ça va sans dire, da fior di perizia. Fior di perizia che però non parla solo ed esclusivamente di abbattimento, ma anche di potatura solo che, come metodo di guarigione della pianta, non è mai stato adottato.
Adesso, dopo i timori per i tigli del Listone, pericolo che però non credo sia svanito, ci troviamo, come si diceva, di fronte ad un déjà vu per quanto concerne i tigli di via Dante. Oggi ho fatto un giretto per quella via e ho constatato che un tiglio è già stato abbattuto, ma ce ne sarebbero altri che dovrebbero seguire analoga sorte. Allora ho scattato la foto che pubblico più sotto e ho notato una strana coincidenza. Non riuscite a vederla anche voi? Guardate bene da dove a dove è stato tirato il nastro bianco-rosso (cliccateci sopra per ingrandire).
Cara sindaco, ho appreso con soddisfazione che nell’ultimo consiglio ha ripreso l’assessore Zucca e il consigliere Costa dichiarando che nel futuro non tollererà più eventuali battibecchi, così dimostrando un bel carattere forte. Benissimo. Allora, se le piante sono ammalate, abbattiamole pure, se non se ne può fare a meno … Però poi si ripiantino alberi della stessa specie. Altrimenti, come diceva il saggio, “pensar male si fa peccato ma …” E, inoltre, come già avevano cinicamente pronosticato i nostri sgur_di_trì e bsìa (vedi Il prodotto non cambierà e Se il buongiorno si vede dal mattino) nulla è cambiato e nulla cambierà.
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