Calcolo delle probabilità
27 Novembre 2013 da Emilio ContiLa scienza statistica, materia che mi appassiona un po’, si basa pesantemente sul calcolo probabilistico. Il calcolo delle probabilità, poi, è fondamentale nelle indagini campionarie sia per quanto riguarda il margine di errore sia per determinare se un risultato sia dovuto ad un certo fattore oppure al caso.
Ebbene, la domanda che mi son posto è: “Quante probabilità ci sono che una malattia colpisca la totalità degli esseri viventi di una determinata zona?” La risposta è semplice: nessuna ovvero è IMPOSSIBILE. Per rendersene conto basta pensare alle storiche e tremende epidemie di peste o di vaiolo che, per quanto virulente, non riuscivano a sterminare un’intera popolazione. Una certa percentuale di persone si salvava: chi non contraendo affatto la malattia e chi, pur avendola contratta, guariva spontaneamente.
Ebbene questo pensiero mi è tornato alla mente leggendo l’intenzione del sindaco di far abbattere un intero viale, quello di via Roma ovviamente, con la scusa che “gli alberi sono ammalati“. Se fosse vero, sarebbe un caso da segnalare all’Associazione Statistica Internazionale perché sarebbe il primo e unico caso al mondo di una malattia che colpisce un universo.1
E’ quindi ovvio che ci troviamo davanti alla solita nefanda scusa per giustificare l’ingiustificabile. Magari qualche albero ammalato ci sarà, ma attenzione: non è affatto detto che un tronco vuoto sia sintomo di malattia della pianta anzi, in molti casi, è un evento naturale; tanto è vero che una volta i tronchi cavi si riempivano di mattoni e cemento per impedire che la pianta venisse abbattuta da un forte vento. Ma la pianta rimaneva sanissima.2 E se qualche albero è, perizia alla mano, ammalato lo si abbatta pure, ma poi venga immediatamente sostituito da un’altra giovane e sana pianta dello stesso tipo.
Dunque, visto che è statisticamente impossibile che tutte le piante di un viale possano essere ammalate, visto il precedente dei due tigli abbattuti in via Garibaldi e mai sostituiti, visti i tre alberi abbattuti di piazza della Libertà, mai sostituiti, visti i cinque alberelli (quelli non certamente storici) tagliati in piazzetta La Fouillouse, anche questi mai sostituiti, tutto ciò mi porta a pensare che questa amministrazione comunale ci sta prendendo bellamente, come al solito per altro, per i fondelli e che si appresta a cancellare un’altra parte del patrimonio storico del nostro paese.
Se ciò dovesse verificarsi, il lascito del sig. Zucca rimarrà stampato nella memoria dei belgioiosini fino alla loro morte. Zucca sarà ricordato come il devastatore del verde STORICO di Belgioioso.
- Inteso in senso statistico. [↩]
- La causa è che quando il tronco di una pianta raggiunge certe dimensioni, la linfa, che è il nutrimento, scorre sempre più verso la parte esterna del tronco. La parte centrale, non più alimentata, si sgretola, ma ciò non significa che la pianta sia ammalata o in procinto di morire. [↩]
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