Lupanare è bello!
2 Ottobre 2013 da Emilio ContiLo confesso: non leggo il “Vivi BELGIOIOSO“. Non perché non ne sia in possesso, ho sempre qualcuno che me ne procura una copia, ma per il semplice fatto, dettato dall’esperienza, che non lo considero un giornaletto degno di chiamarsi tale, ma semplicemente un organo di pura propaganda per il sindaco in stile leninista-maoista.
Questa doverosa precisazione è necessaria a spiegare il fatto che non mi sia accorto che nell’editoriale del sindaco nell’ultimo numero del suddetto giornaletto, come ho appreso leggendo il post di sgur_di_trì, ci fosse il passaggio: “(…) sono stati inventati blog utilizzando in modo fraudolento il nome della città di Belgioioso per attrarre “clienti” come sulle facciate degli antichi lupanari romani. (…)”
Questa semplice frase merita alcune considerazioni. Innanzitutto non ci risulta che un nome di una località (sia esso di paese, città o altro) o di un qualsiasi termine geografico sia sottoposto a copyright. Solo così potrebbe giustificarsi l’uso dell’aggettivo “fraudolento”. Infatti tale termine viene definito, secondo la Piccola Treccani, nel seguente modo: “agg. [dal lat. fraudolentus, der. di fraus fraudis «frode»]. – Di cosa, che è fatta o attuata con frode, che tende a frodare o che costituisce frode: (…)”.1 Se, allora, fraudolento significa “una cosa attuata con frode” occorre anche specificare il significato di frode che, sempre secondo la suddetta enciclopedia, viene definita come: “(…) Atto o comportamento diretto a ledere con l’inganno un diritto altrui (…)”2
Ora, non vogliamo affatto apparire irriguardosi, maleducati o supponenti, doti che siamo lieti di riconoscere ad altri, ma forse qualcuno si dimentica che l’italiano lo conosciamo benino anche noi, per cui non è molto facile turlupinarci. Secondo il sindaco, quindi, chi utilizza il nome di Belgioioso, commetterebbe una frode, cioè a dire si comporterebbe per ledere, con l’inganno, un diritto altrui”.
Ma, di grazia, se qualcuno usa il nome Belgioioso inserito in una testata di un blog, di un sito internet o un giornale che inganno attuerebbe, visto la loro natura pubblica? Basta questo per affermare come l’uso dell’aggettivo “fraudolento” sia completamente sbagliato e fuori luogo. Rimarrebbe la presunta lesione di un diritto altrui. Ma chi possiede il diritto di utilizzo del nome Belgioioso? Solo il sindaco di tale paese? Oppure i suoi assessori? Gli abitanti? E quelli della Bassa? Ecc. ecc. ecc. Forse il sindaco non sa che per i nomi “geografici” non esiste nessun copyright. Perché se esistesse, lo stesso ragionamento che fa per i blog dovrebbe valere anche per il suo giornalino. Non si chiama forse “Vivi BELGIOIOSO“?
Molto interessante anche il paragone che fa tra l’uso della parola “Belgioioso” con la pubblicità dei lupanari dell’antica Roma. Ma i lupanari si facevano concorrenza e sarebbe veramente illogico farsela usando un identico slogan. Ogni lupanare ne avrà adottato uno suo: ad esempio “Venite a provare Demetra la vogliosa”; un altro “Provate le gioie di Fabia la lussuriosa” e un altro ancora “Sperimentate le labbra roventi di Emilia”, ecc. Ma se tutti i lupanari avessero scelto un’unica pubblicità, ad esempio “Provate le gioie di Fabia la lussuriosa”, quanti clienti avrebbero accalappiato? Perché è esattamente questo a cui porta l’illogico ragionamento dell’uso della parola “Belgioioso” nei blog per attirare “clienti”.
In ventiquattro parole, quindi, abbiamo avuto la dimostrazione di: a) una conoscenza dell’italiano piuttosto raffazzonata; b) una conoscenza del diritto approssimativa e c) un’assoluta mancanza di un ragionamento logico. Un bella media, non c’è che dire!
Dovremmo poi offenderci per essere paragonati a dei lupanari? Ma i lupanari erano luoghi di piacere e godimento. Se chi segue i blog prova lo stesso piacere e godimento come il frequentare un lupanare, noi ne saremmo estremamente felici. E i responsabili di questi blog sarebbero, agli occhi di chi sembra non conoscere molto bene la lingua italiana, il diritto e la logica, i tenutari dei suddetti lupanari? Ebbene, per quanto mi riguarda, cosa ci sarebbe di male? Sempre meglio che fare il sindaco!
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